HARRY'S POV
Stufi, ritornammo a casa prima del previsto, anche se i cugini se ne andarono via quasi subito mentre io e Santi passeggiammo per le vie affollate e rumorose della città dove la mia attenzione fu catturata da una piccola gioielleria che creava pezzi unici. Ogni cosa era realizzata a mano e diversa da tutte le altre, sia per la composizione che per il design o il numero ed il colore dei cristalli applicati.
Trascinai di forza il mio amico all'interno del negozio nonostante fece un po' di storie, ancora scioccato per la faccenda di Robert. «Stai cercando qualcosa per Peps?»
Annuii dando un'occhiata a quelle meraviglie che sarebbero state rese ancora più belle, se possedute da lei. «Le voglio comprare qualcosa. Le vorrei comprare tutto, in realtà.» Adocchiai una lampada di cristallo a forma di sfera con minuscole stelline al suo interno e subito la presi tra le mani pensando gliene servisse una, anche se continuai a girare per il negozio volendole comprare anche qualcosa di più particolare che le sarebbe rimasto per sempre.
«Lo stai facendo perché Nathan le ha regalato il ciondolo?»
«No!» Risposi poco prima che una commessa sulla quarantina ci raggiungesse. «Ho solo voglia di farle un pensierino.» Era da tanto che non gliene facevo.
«Come posso aiutarvi?» Esclamò gentile con un'inglese abbastanza comprensibile, mentre la informai che cercavo qualcosa che rispecchiasse il carattere e la bellezza di Presley.
«È per la sua ragazza.» Aggiunse Santiago, rendendole il compito più semplice mentre la donna ci mostrò delle collane e dei bracciali. Per carità, bellissime, ma non volevo donarle un altro stupido ciondolo che avrebbe indossato assieme a quell'orribile collana che le aveva regalato quell'idiota.
«Voglio qualcosa che possa indossare...-»
«Una spilla?» Mi interruppe mentre corrugai la fronte, fissandola. Ma che cazzo! Una spilla? E cos'era, mia nonna?
«No, no.» Gesticolai guardando da solo mentre i due mi seguirono curiosi, finché lo trovai ed il mio volto si illuminò di felicità. «Questo!» Un bellissimo cerchietto dorato e dal design floreale, con dei piccolissimi girasoli dai petali di gemme. Sembrava una tiara magica per quanto fosse bello ; degno di una principessa quale lei fosse. Pensai a come sarebbe stata felice e che probabilmente lo avrebbe indossato ogni giorno quando scriveva o dipingeva, affinché i capelli non le finissero in faccia. Pagai i regali e ce ne andammo. Giunti alla villa, la vidi seduta su uno sdraio trascinato non a caso accanto al bordo piscina dove Nathan si era seduto tenendo le sue gambe a penzoloni all'interno dell'acqua. Non si era cambiato, il che significava che erano lì già da un po' e la cosa mi infastidì.
«Qualcuno ti ha anticipato, amico mio!» Ci pensò il messicano a rincarare la dose, con tanto di pacca consolatoria sulla schiena mentre notai quel viscido accarezzarle la caviglia nonostante lei la spostava imbarazzata. Tesi la mascella raggiungendo rabbioso la dependance a grandi falcate, rifiutandomi di assistere a quella scena o avrei sicuramente combinato una strage, e la cosa avrebbe giocato a mio svantaggio.
«Ciao bello, com'è andata poi con la biondina?» Fu proprio lui a scavarsi la fossa con le sue stesse mani mentre mi girai a guardarlo in cagnesco cercando di comprendere il meccanismo dei suoi luridi giochetti. Lei invece abbassò gli occhi, quasi delusa.
«Come?»
«Quella del bar, la svedese.» Ridacchiò pensando che così facendo, Presley avrebbe pensato male di me...e ci stava riuscendo dato che la ragazzina non fiatò, non prendendo parte alla discussione.
«Fai poco lo spiritoso con me!» Ringhiai a quel figlio di puttana. «Stai giocando con il tizio sbagliato, Nat.»
«Oh, tranquillo! Te la prendi per così poco?» Sbottò alzando le mani in aria arrendendosi non appena avanzai un po' di più. «Fatti due risate, fratellino.»
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Agrodolce - vol.2
Fanfiction{Sequel di Agrodolce} Presley trascorrerà l'estate nel cuore della Toscana immersa in paesaggi mozzafiato di vigne ed uliveti, piccoli borghi e feste campagnole per riprendersi quella spensieratezza che la tragica notizia della scoperta che l'amore...