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PRESLEY'S POV

Pioveva ancora a dirotto da almeno un paio di giorni. Niente sole, niente piscina, niente passeggiate nei vigneti o in paese. La maggior parte del tempo l'avevamo passato tutti chiusi in villa tra giochi da tavolo, film e pop corn. La sera, invece, a stordirci tra alcool e racconti grotteschi . Loro, anche perché io ero un po' più fortunata e riuscivo ad accontentarmi della lettura del libro che mi aveva consigliato la signora Maria, o spendevo il tempo dipingendo in camera mia finché Deva non veniva a studiare, dati gli imminenti esami dell'ammissione all'Università.

«Stai sempre con questo coso in mano.» Nathan, seduto accanto a me, mi sorrise levandomi via il libro dalle mani mentre Harry seguì con lo sguardo il gesto. «Goditi il film.» Allungò la ciotola delle patatine per poi stapparmi una birra che rifiutai gentilmente.

«Ti ha detto che non la vuole!» Ringhiò il riccio catturando anche l'attenzione degli altri mentre cercai di smussare la situazione, accettandola.

«Dai...» ridacchiai imbarazzata portando a me gli occhi di Nathan «...che sarà mai una birra!» La portai alla bocca e ne sorseggiai un po' minacciando Harry telepaticamente. «Comunque l'ho già visto il film, è per questo che leggo.»

«Allora ne mettiamo un altro.»

«Col cavolo! Vabbè che il film è palloso...» disse Naomi seduta nel divano opposto, incollata all'inglesino e a Santi «...ma siamo in sette e sinceramente mi sembra un po' esagerato cambiare il film solo perché la signorina l'ha già visto.»

«Scherzava, tranquilla.» La rasserenai mentre sua sorella sollevò gli occhi al cielo, stanca del comportamento della biondina dai capelli a caschetto. Non capivo nemmeno per quale ragione ce l'aveva tanto con me, nonostante dopo quell'episodio in cui le gettai dell'acqua in conseguenza alla sua spiacevole battuta, avevo più volte provato ad attaccare bottone. Forse in fondo Rob aveva ragione sul suo conto. Naomi era così ed io stavo solamente perdendo il mio tempo.

«Di che parla il libro?» Domandò curioso dandoci un'occhiata e sfogliandone velocemente le pagine. «È bello?»

Annuii abbozzando un sorriso e spiegandogli in poche parole che fosse una meravigliosa e nostalgica raccolta di vecchi ricordi, scritti da diverse persone, mentre udii qualcuno sbuffare. Naomi...

«Sentite, che ne dite se giochiamo a qualcosa tipo strip poker, gira la bottiglia , obbligo o verità....» tentò di convincerci fissandoci uno ad uno «...questo film è una merda!»

«Io ci sto.» Fu Santiago ad appoggiarle l'idea, stiracchiandosi, mentre Robert gli lanciò un'occhiata ammiccante che mi fece sorridere, soprattutto quando notai l'espressione terrorizzata che comparve sul volto sbiancato del messicano. Mi vide e deglutì, lanciandomi segnali di aiuto.

Il cugino di Nathan andò in cucina a procurarsi dei bicchierini e dell'alcool che posò sul tavolo al centro, mentre tutti aspettammo che ci spiegasse quello che aveva in mente. «Giochiamo a non ho mai....» riempì i bicchieri di quello che intuii fosse Brandy «....ma con l'alcool dato che siamo tutti maggiorenni.»

«Ovvero? Non ho mai giocato a questo gioco.» Chiesi non avendo la più pallida idea di come funzionasse. In realtà chiesi solo affine di tirarmi indietro nel caso le regole non mi sarebbero piaciute.

«Diciamo che non è proprio una sorta di gioco, bensì sono più delle dichiarazioni e dei segreti piccanti ed imbarazzanti che ognuno di noi rivelerà.» Sorrise, come se non vedesse l'ora di vedere quali scheletri nascondessimo negli armadi. «Il bello è che più si andrà avanti a bere e più ci sarà da divertirsi.»

Eh...mah...insomma.

«Le dichiarazioni verranno fatte a turno e il gioco può essere continuato fino a quando i giocatori lo desiderano.» Appuntò riaccomodandosi. «Ad esempio, Peps, "Non ho mai scritto un libro." Non berrò ma chiunque abbia mai scritto un libro, deve farlo. Capito?»

Agrodolce - vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora