Halloween

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Oggi è il 31 ottobre, ovvero Halloween.

È la festa più attesa dell'anno dopo Natale, ovviamente, almeno per i bambini e i miei coetanei.

Io e i miei amici siamo a casa a girarci i pollici,ci eravamo incontrati a casa di Diego, per metterci d'accordo sul cosa fare stasera.

“Io propongo di uscire e bere come se non ci fosse  un domani” fece spallucce Gian, sempre il solito.

“Non lo so amore, è la stessa identica cosa che facciamo da quattro anni a questa parte” parlò il mio migliore amico, passando il braccio dietro le spalle del suo fidanzato

“Allora fottiti amore” gli sorrise di rimando il suo ragazzo

Sorrisi a quella scena, erano davvero carini inseme.

Dopo l'ultima battuta ci fu silenzio per almeno una buona mezz'ora, evidentemente occupati a capire cosa fare per quell' Halloween 2021.

Poi come una manna dal cielo, il nano che avevo tra le braccia parlò

“Raga, Valerio mi ha mandato un invito per la festa di Halloween di stasera.” era leggermente concentrato mentre a parole sue leggeva quell'invito, era davvero bello.

“Beh Tanc leggi, chi aspetti?” Diego parlò ed io gli allungai una manata dietro la testa.

Non doveva mettergli fretta,punto.

“Idiota” borbottò,era tenerissimo Tancredi quando era calmo e pacifico, “Dice che si terrà a casa di suo padre, nel lato nord di Roma, di travestirci in modo da non riconoscere nessuno, e dice anche esplicitamente che tra noi 4 solo Gian e Diego devono sapere rispettivamente i loro costumi, poiché fidanzati. Ci è andata male baby” si rivolse a me buttandomi un occhiata

Sorrisi imbarazzato e arrossì per il nome che mi aveva affidato il mio migliore amico.

“C'è l'alcool?” domandò Gian

“Dice che ci sarà più alcool a casa sua stasera, che in una confraternita statunitense” affermai leggendo dal telefono di Tanche

Cosa? Era con la testa sulle mie gambe, ed io avevo libero campo visivo.

“Ragazzi, credo che abbiamo trovato l'impegno per stasera.” sorrise perfido Diego

Quello era pazzo nell'ultimo periodo, non sapevo se ridere o preoccuparmi.

Era presto, erano a mala pena le 16.00, e sull'invito c'era scritto che dovevamo esseri li per le 22.00

Decidemmo quindi di farci una partita alla play, che indovinate un po', finì alle 20.00 passate.

“Merda è tardi,dobbiamo andare” si alzò Gian dalle gambe del suo ragazzo lasciandogli un bacio

“Non vestirti troppo sexy amore” il mio migliore amico gli lasciò una pacca sul sedere, mentre si avvicinò a me per lasciarmi un bacio sulla guancia

“A stasera teddy” si avvicinò tanche che mi lasciò un bacio tra i capelli, quello stupido soprannome lo odiavo

Per questo gli lanciai un occhiataccia truce, a cui mi rispose con un occhiolino.

Era uno stupido soprannome che mi aveva dato perchè tendevo ad abbracciarlo e richiedere coccole, che non mi dava quasi mai, troppo spesso.

“Veniamo a noi Lelino, allora, a meno che tu non abbia fatto un corso di trucco e parrucco, e penso proprio di no, abbiamo bisogno dell'aiuto di mamma” si alzò dal divano Diego

Rotai gli occhi al cielo, era proprio un bambino.

Perchè fomentarsi per una stupida festa, dove ci saranno miliardi di persone azzeccate che puzzeranno di merda ovunque?

Os TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora