la spa

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LUI

"ti rendi conto di cosa stai per fare?" Parlai, cercando di provocare una reazione.

"cosa sto per fare?" chiese Sanem perplessa, mentre giocava con i lacci delle sue scarpe. "stai per andare in una spa ... da sola ... con un altro uomo ... abbandonando me e Bianca qui!"

Sperai che quella sequela di accuse riuscisse a convincerla. Si voltò ad osservarmi con aria divertita.

"per prima cosa non vado da sola ma con le mie colleghe, e secondo ... non vado con un altro uomo ma con il mio capo e ... non vi sto abbandonando, sto solo usufruendo di un regalo ... sarà solo per un'ora!" concluse, trattenendo a stento un risolino.

Storsi la bocca. E arricciai il naso.

"non metterti in costume!"le intimai, imbronciandomi. Sanem scoppiò a ridere.

Poi si mise in piedi, si avvicinò, posò una mano sulla mia guancia e si chinò. Adagiò le sue labbra sull'altra guancia libera, e senza distaccarsi troppo disse in un sussurro "ci vediamo stasera!"

Poi uscì di casa, senza dimenticare di voltarsi un'ultima volta con uno sguardo a dir poco malizioso.

Non mi aveva dato una risposta.

Non aveva nemmeno provato a convincermi di stare tranquillo. Si sarebbe spogliata?

Era davvero così divertita dalla mia gelosia?

E soprattutto per quale ragione le importava così tanto quella spa? Che ci fosse una ragione segreta?

Perché sembrava così entusiasta? Forse voleva provocarmi.

Forse le piaceva molto più l'idea di suscitarmi gelosia, che l'idea stessa del centro benessere.

Ero pieno di domande e pieno di forse estenuanti, sebbene privo di risposte valide. Ciò nonostante, avevo deciso che non l'avrei seguita.

Non volevo violare la sua libertà. Mi fidavo di lei. Così cercai di tenermi impegnato.

Passò a trovarmi Eric.

"ehi padre solitario!" cercò di mettere il dito nella piaga

Bianca, intanto, era placidamente addormentata nella sua culletta.

Ignorai mio fratello. Mi misi in piedi e mi diressi verso la cucina per preparare un tè. O magari una tisana calmante.

Estremamente calmante ...

Mio fratello si lasciò cadere sul divano. Preparai le due bevande fumanti e tornai da lui.

Sbuffai. Non avevo fatto altro per tutto il giorno.

Lanciai uno sguardo a Bianca per accertarmi che stesse ancora dormendo.

"dov'è che è andata Sanem?" chiese mentre allungava una mano per afferrare il bicchiere. "in una spa!" liquidai la risposta

"wow forte! "esclamò, poi cambiò espressione "adoro i massaggi hawaiani e i massaggi con le candele!"

Di cosa stava parlando?

Non avevo mai messo piede in una spa. Ne sapevo ben poco.

Dovette notare la mia espressione assorta. Volevo saperne di più, e per fortuna parlò.

E solo quando provò a spiegarmi con tecnicismo le varie peripezie praticate nelle spa, capii che effettivamente avrei dovuto essere allarmato davvero.

"i massaggi hawaiani sono una combinazione di movimenti dolci e profondi tramite mani e avambracci, di solito delicatamente adagiati sulla schiena!" disse con aria di chi sapeva perfettamente ciò che stava dicendo.

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