CAPITOLO 2: Ghirlande d'autunno

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La settimana successiva è stata veloce, affollata da innumerevoli "ultime cose", come le ha chiamate Anne. Le dichiarazioni di addio dovevano essere fatte e ricevute, che fossero piacevoli o meno, a seconda che le persone che chiamavano e che venivano chiamate fossero in sintonia con le speranze di Anne, o che pensassero che lei fosse troppo presa dal fatto di andare all'università e che fosse loro dovere "abbassare un po' la cresta".

L'A.V.I.S. diede una festa d'addio in onore di Anne e Gilbert una sera a casa di Josie Pye, scegliendo quel posto, in parte perché la casa del signor Pye era grande e conveniente, in parte perché si sospettava fortemente che le ragazze Pye non avrebbero avuto nulla a che fare con la relazione se la loro offerta della casa per la festa non fosse stata accettata. È stato un momento molto piacevole, perché le ragazze Pye sono state gentili, e non hanno detto e non hanno fatto nulla per rovinare l'armonia dell'occasione - cosa che non era loro abitudine. Josie è stata insolitamente amabile - tanto che ha anche fatto notare con condiscendenza ad Anne,

"Il tuo nuovo vestito ti sta piuttosto bene, Anne. Davvero, ti sta molto bene".

"Come sei gentile a dirlo", risponde Anne, con occhi danzanti. Il suo senso dell'umorismo si stava sviluppando, e i discorsi che l'avrebbero ferita a quattordici anni stavano diventando ora solo cibo per il divertimento. Josie sospettava che Anne ridesse di lei dietro quegli occhi malvagi; ma si accontentava di sussurrare a Gertie, mentre scendevano le scale, che Anne Shirley si sarebbe data più che mai delle arie ora che andava all'università - vedrai!

Tutta la "vecchia folla" era lì, piena di allegria e di spensieratezza giovanile. Diana Barry, rosea e con le fossette, all'ombra del fedele Fred; Jane Andrews, ordinata, sensibile e semplice; Ruby Gillis, la più bella e brillante in una camicetta di seta color crema, con gerani rossi nei capelli dorati; Gilbert Blythe e Charlie Sloane, che cercavano entrambi di stare il più vicino possibile all'inafferrabile Anne; Carrie Sloane, pallida e malinconica perché, così si diceva, suo padre non avrebbe permesso a Oliver Kimball di avvicinarsi a lei; Moody Spurgeon MacPherson, il cui volto rotondo e le cui orecchie discutibili erano più rotonde e discutibili che mai; e Billy Andrews, che stava seduto in un angolo tutta la sera, ridacchiava quando qualcuno gli parlava, e guardava Anne Shirley con un sorriso di piacere sul suo ampio e lentigginoso volto.

Anne sapeva in anticipo della festa, ma non sapeva che lei e Gilbert, in quanto fondatori della Society, avrebbero ricevuto un "indirizzo" e un "segno di rispetto" molto lusinghiero - nel suo caso un volume di opere teatrali di Shakespeare, in una stilografica di Gilbert. Era talmente colta di sorpresa e contenta delle belle cose dette nel discorso, lette nei toni più solenni e ministeriali di Moody Spurgeon, che le lacrime annegavano il luccichio dei suoi grandi occhi grigi. Aveva lavorato duramente e fedelmente per l'A.V.I.S., e questo le scaldava il cuore il fatto che i membri apprezzassero i suoi sforzi con tanta sincerità. Ed erano tutti così gentili, amichevoli e gioiosi - anche le ragazze Pye avevano i loro meriti; in quel momento Anne amava tutto il mondo.

La serata le piacque moltissimo, ma la fine della serata rovinò tutto. Gilbert fece di nuovo l'errore di dirle qualcosa di sentimentale mentre mangiavano la cena sulla veranda al chiaro di luna; e Anne, per punirlo, fu gentile con Charlie Sloane e permise a quest'ultimo di tornare a casa a piedi con lei. Ha scoperto, tuttavia, che la vendetta non fa male a nessuno tanto quanto a chi cerca di infliggerla. Gilbert se ne andò a piedi con Ruby Gillis, e Anne li sentiva ridere e parlare allegramente mentre bighellonavano nell'aria fresca e frizzante dell'autunno. Evidentemente si stavano divertendo molto, mentre lei si annoiava terribilmente con Charlie Sloane, che parlava ininterrottamente e non diceva mai, neanche per caso, una cosa che valesse la pena di ascoltare. Anne ogni tanto dava un "sì" o un "no" assente, e pensava a quanto fosse bella Ruby quella sera, a quanto fossero brutti gli occhi di Charlie al chiaro di luna - peggiori persino della luce del giorno - e che il mondo, in qualche modo, non fosse un posto così bello come credeva che fosse la sera prima.

Anne Dell'IsolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora