4.Trust

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"Maybe if we went another way

I wouldn't be regretting the decisions that i made"

maybe-Machine Gun Kelly

<< Io e Ben abbiamo eseguito ulteriori ricerche sulla famiglia di Gregolovith e abbiamo scoperto- >> Hailey si fermò per guardare Harry con un sopracciglio alzato. Sembrava fidarsi di quel ragazzo,ma sapeva bene chi fosse Malfoy e il ruolo che aveva giocato la sua famiglia durante la Seconda Guerra Magica. Era fin troppo incerta al momento per fidarsi di lui.

<< -delle cose interessanti >> concluse. Forse a tempo debito e solo se l'altro le avesse dato motivo di farlo,si sarebbe fidata.

Malfoy dal canto suo si stava divertendo molto nel vedere che non avevano idea di come relazionarsi con lui,ebbe voglia di ridacchiare,ma gli passò velocemente nello stesso istante in cui Ben gli chiese di esporre i fatti della sera in cui Nott era stato ammazzato.
Voltò le spalle e si sedette nuovamente con fare elegante sullo sgabello che aveva occupato in precedenza con la voglia di mordersi le nocche di una mano e far traballare il piede contro il pavimento per il nervoso. Contegno,si disse mentalmente.
Sbuffò svogliatamente per nascondere un respiro tremulo,quando mai lui si era sentito fuori posto?

<< Stavo dormendo quando ho sentito le urla. Io e Nott ci facevamo compagnia,per quel poco tempo in cui lui non era del tutto strafatto. Non ho idea di che ora fosse,ero troppo spaventato per farmi vedere,ero ancora nascosto dietro l'angolo quando ho sentito i lamenti di Nott cessare. Ho sbirciato,l'uomo era già molto lontano,alto e robusto. Aveva vestiti babbani ma non l'ho visto in faccia perché era di spalle,di certo però la sua carnagione non era scura,ho intravisto una delle sue mani prima che potesse metterla in tasca >>
E' stato straziante,aggiunse nella sua mente.

Gli Auror lo stavano guardando con attenzione,Ron prendeva degli appunti veloci su una pergamena e Blaise manteneva lo sguardo basso,indeciso se avvicinarsi a Draco o no per stringerlo in un ulteriore abbraccio. Decise che,forse,lo avrebbe fatto in un altro momento.

Nel breve silenzio che seguì la sua testimonianza,Draco guardò i presenti con una smorfia di sufficienza e attesa,si sentiva nervoso. Potter aveva detto che sapeva che non era stato lui,ma ciò non escludeva che il resto della squadra non la pensasse allo stesso modo. Era logico e matematico che chiunque avesse visto Draco Malfoy,dopo ben tre anni di assoluto silenzio,su una scena di omicidio lo avrebbe sbattuto al fresco senza nemmeno dargli il tempo di dire "Quiddich".

Ma Potter era stato addirittura gentile e accogliente con lui. Ma che diavolo era successo al mondo là fuori?C'era forse stata un'apocalisse e lui era l'unicos sopravvissuto? O magari stava solo navigando nella follia e quello era solo uno dei suoi tanti incubi. Sperò di svegliarsi presto.

Harry strinse i pugni,incazzato con sé stesso per non avere un briciolo di prova utile che potesse incriminare il bastardo che si stava divertendo a giocare a Cluedo con le persone sbagliate.
Guardò Malfoy,che ruppe il silenzio con voce dura.

<< Non gli ho visto la bacchetta >>

In quel momento Draco si chiese se senza saperlo avesse sviluppato poteri che non avevano bisogno dell'uso della bacchetta,perché sembrò che avesse lanciato un Petrificus Totalus su tutti i presenti solo parlando.
Quando si ridestarono,Potter uscì di fretta e furia tarscinandosi dietro Malfoy,verso il suo ufficio.


<< Malfoy era un'ottimo pozionista e tra i migliori del nostro anno,secondo solo ad Hermione,sono sicuro che saprà rendersi utile a questo caso >> annunciò ai colleghi,poi aveva camminato a passo spedito per il corridoio,sicuro che l'altro lo stesse seguendo.


Draco era nell'ufficio del Capo Auror ad aspettare il sottoscritto con il pranzo. Decise di iniziare a girovagare per quella che teoricamente sarebbe stata la sua dimora per un po'.
Inizialmente era rimasto disgustato dal disordine che regnava sovrano in quella stanza,ma ora dovette ammettere mordendosi le guance che il mobilio e l'atmosfera erano comodi,eleganti e accoglienti. Ma tanto non avrebbe mai fatto un complimento a Potter,le sue opinioni rimanevano private. Buttò un paio di cartacce nel cestino già pieno all'angolo della scrivania e si fermò davanti alla lavagna posta sul muro,accanto alla libreria. Fissò attentamente ogni centimetro del pannello di legno.

guilt and feelings-DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora