guilt and feelings-Drarry

16.Past

"All the things you said in my head

Ricocheting off the bed

Nothing left what a mess

Oh my god it never ends"

BLENDER-5 Second of Summer

<< Allora Hermione,raccontami un po' come va al San Mungo >> disse subito Blaise mentre le riempiva il bicchiere di vino rosso.

<< Andava meglio quando c'eri tu,Blaise. Almeno prima eravamo in due a dover sopportare gli sproloqui del capo >> Malfoy guardò la riccia aggrottando le sopracciglia. Aveva davvero detto una cosa del genere a un Serpeverde,ma soprattutto -a Blaise Zabini?-
Blaise ridacchiò.Malfoy percorse con uno sguardo l'intero tavolo. Zabini,da perfetto padrone di casa quale dimostrava sempre di essere,era seduto a capotavola. Alla sua destra c'erano Ron,Hermione e Neville,alla sua sinistra Ben,Hailey,Harry e il biondo. Tutti avevano già iniziato a parlare amichevolmente e Draco,in quella confusione tipica dei Grifondoro che occupavano gran parte della tavola,si sentì scaldare il cuore. Era una sensazione strana,mangiare in quel modo. Nell'ufficio di Harry,escluse le sere a bere sul divano,un silenzio tombale aveva sempre fatto capolino nella stanza quando consumavano i pasti. Lo stesso era stato quando era un adolescente e mangiava con i suoi genitori nell'enorme sala da pranzo del Malfoy Manor. Solo ad Hogwarts,ricordò,i pasti erano accompagnati da chiacchiere e risate,proprio come in quel momento.
Malfoy,dopo anni,anche senza Pansy,Tyger e Goyle al suo fianco,anche senza le mura della Sala Grande a circondarlo,si sentì di nuovo a casa.

<< Allora,Malfoy,so che stai dando una mano a un caso al Ministero >> disse Neville mentre metteva in bocca un cucchiaino con la torta al cioccolato.

Seduti a tavola da più di tre ore,era arrivato il momento dell'ultima portata,la mezzanotte sarebbe scattata di lì a un'ora. Neville parlava con estrema tranquillità con Malfoy,partecipando di tanto in tanto alle conversazioni di Hermione e Hailey.
Dopo ore a parlare e a rimpinzarsi di cibi preparati dagli elfi domestici di casa Zabini,Draco sentiva il caldo divorarlo con lentezza.
Aveva già sbottonato la prima asola del colletto,ma aveva ancora l'impressione di brancolare tra le fiamme dell'inferno. Aveva voglia di alzare le maniche,ma non era sicuro di poterlo fare. Era diverso dal farlo in ufficio,davanti al moro che - Malfoy lo sapeva per esperienza- non avrebbe mai accennato all'argomento con l'intenzione di offenderlo.
Al tavolo tutti avevano continuato a parlare animatamente,ridendo di tanto in tanto grazie all'Idromele che il padrone di casa aveva offerto in abbondanza. Magari se lo avesse fatto non se ne sarebbero nemmeno accorti,pensò.
Sospirò frustrato.

<< Diciamo che sono stato obbligato,ma non mi dispiace >> lanciò uno sguardo fugace ad Harry che,impegnato a finire la sua porzione,non partecipava a nessuna conversazione e si voltò. Una goccia di sudore scivolò lungo la sua tempia e scomparve all'altezza dell'orecchio. Neville ridacchiò.
Malfoy riprese a mangiare la sua fetta in silenzio,Paciock non gli domandò nient'altro,impegnato a terminare la sua.
Harry si guardò intorno. Il camino scoppiettava ancora, riscaldando l'ambiente. Le camicie di tutti erano state sbottonate quasi per metà. Si guardò le braccia nude fino ai gomiti,quelle del biondo erano ancora fasciate dal tessuto della camicia. L'alcool aveva reso le labbra e le guance rosa a tutti,perfino a Malfoy,che quando si accorse dello sguardo indagatore del moro,lo fissò interrogativo. Harry fece scivolare gli occhi sul braccio sinistro dell'altro,lo guardò nuovamente negli occhi.
Malfoy,il sudore lungo la nuca,sentiva la paura di rovinare quel poco che ancora si poteva rompere. Per il moro la serata era andata piuttosto male,Ron non gli aveva rivolto la parola. Sentiva un vuoto al petto che non sapeva come colmare.
Si disse che non sarebbe potuta andare peggio. Il biondo lo minacciò con lo sguardo e il moro gli diede una gomitata nelle costole che lo fece quasi strozzare con una forchettata.
Malfoy lo fulminò per la terza volta in due minuti. Wow,tempo record,pensò il moro.