35.A human being AND a magician

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"I remember walking in the cold of November

Hoping that I make it to the end of December"

Zero-Imagine Dragons

7 Settembre 2012
12.15

Harry guardava il thé nella tazzina che aveva tra le mani.
Era scuro,il suo profumo era intenso,si mischiava a tutto ciò che aveva attorno.
Erano passati solo due giorni da quando aveva rimesso piede a Grimmauld Place dopo ben 11 anni. A lui sembravano essere passati solo pochi minuti,ma non era così.
Tutto era cambiato: le persone che lo circondavano ora erano un po' di più,non lavorava al Ministero -probabilemente non sarebbe più stato in grado di farlo- ,il suo ufficio però era ancora lì,in attesa del suo ritorno. La sua casa non era più la stessa,la sua vita non era più la stessa.
Ed Harry se ne rese conto in quel momento,seduto su una poltrona dall'aria comoda di fronte ad una donna meravigliosa in una stanza piena di quadri.

<< Com'è stato il ritorno a Grimmauld Place,Harry? >> gli domando la preside McGrannit,le mani incrociate in grembo.

Era seduta elegantemente dietro la scrivania,una lunga serie di rughe le decoravano il viso. Era invecchiata,com'era normale che fosse dopo undici anni,ma Harry continuava ad ammirare la sua vitalità attraverso i suoi occhi ancora luminosi.

<< Bene,credo. Devo solo- >> non sapeva come continuare la frase. La verità era che si sentiva smarrito nella sua stessa casa << abituarmi >>

<< Oh,si certo. Biscotti? >> la donna prese con due dita un piattino posato vicino al bordo della scrivania e lo spostò verso Harry. Erano sempre gli stessi,pensò sorridendo e annuendo. Ne prese uno solo per educazione.

Tenne il biscotto in una mano,decise di inzupparlo nel thè,magari sarebbe stato più buono.

<< Preside McGranitt >> lei fece un cenno con la mano,interrompendolo << Suvvìa Harry,chiamami Minerva >>
Lui sorrise in risposta,lievemente imbarazzato.

<< Crede >> il moro esitò. Era opportuno chiedere una cosa del genere? << Crede che sarò un buon padre? >>

La domanda rimase sospesa nel silenzio. Lei prese un biscotto e lo morse,masticò con lo sguardo basso,sembrava stesse riflettendo.
In fine,gli rivolse un sorriso a labbra strette.

<< Albus e Scorpius sono dei ragazzi molto fortunati. Hanno dei genitori che li amano molto,anche se sono certa che lo dimostrano in maniera differente. E' vero,lei non gli ha visti crescere e per questo ha una paura immensa di deluderli. Ma lei,signor Potter,deve essere cosciente del fatto che hanno ancora molti anni davanti,e lei con loro. Si fidi,se le dico che lei saprà essere un buon padre >>

Harry sospirò,la McGranitt aveva utilizzato un tono formale,significava che fosse molto sicura di sé e di quello che stava dicendo,

<< Come fa a saperlo? Io- >> il moro si bloccò,sentì la tazza tremolare insieme alle sue mani << Ho paura di deluderli,perché sono Harry Potter >>

La donna sembrò realizzare solo in quel momento quanto fosse fragile la persona che aveva di fronte.

<< Il Grande Harry Potter,il Prescelto,il Bambino Sopravvissuto,l'Eroe del Mondo Magico. Lei ha sempre avuto molti soprannomi signor Potter,ma lei non è solo colui che ha sconfitto Voldermort. Lei non è solo il bambino con una cicatrice sulla fronte e un paio di occhiali tondi,con gli occhi di sua madre e il carattere di suo padre.
Lei è anche una persona coraggiosa,piena di passione,determinazione,capace di perdonare ma anche di provare sofferenza,disperazione,frustrazione,odio. Lei non deve vedersi come una persona perfetta signor Potter,nessuno lo è. Lei è umano,non è solo un'arma o un personaggio di fama internazionale,è in grado di provare qualsivoglia emozione. Questo,lo renderà certamente un buon padre,signor Potter >>

Harry sentì gli occhi inumidirsi,si morse il labbro e fissò la tazza di thè che aveva tra le mani,una lacrima sfuggì al suo controllo. La asciugò all'istante e alzò lo sguardo,la McGranitt lo guardava da dietro la sua tazza di thè con occhi lucidi.

<< Grazie,Minerva >>

Non seppe dire altro. Tutto quello che Harry avrebbe voluto sentirsi dire,per anni,era stato finalmente detto. Sentiva un nodo allentarsi attorno al suo cuore,non si era nemmeno mai reso conto che fosse lì.
Lui non era solo il Prescelto,l'Eroe del Mondo Magico che non poteva deludere nessuno. Lui era Harry,solo Harry.

La McGranitt sorrise,ma una voce smorzò l'atmosfera calda nella stanza.
<< Credo che il ragazzino sia cresciuto,in modo del tutto differente dal padre,fortunatamente >>

Harry riconobbe all'istante quella voce,così aspra e profonda. L'avrebbe riconosciuta tra centinaia,anche dopo 14 anni.
Piton lo guardava dall'interno del suo quadro con entrambe le sopracciglia alzate. Si trattenne dallo spalancare la bocca dallo stupore. Non aveva minimamente pensato a tutti i quadri dei presidi appesi nella stanza.
Un'altra persona si aggiunse alla conversazione.

<< Suvvìa Severus,non vorrai mica rievocare vecchi ricordi al signor Potter >>

Harry fissò gli occhi di Silente attraverso le piccole lenti rotonde dei suoi occhiali. Sorrise.

<< Severus,Albus,non ricominciate a litigare vi prego >> la McGranitt,con voce esaperata,alzò gli occhi al cielo e dedicò ad Harry un sorriso divertito. Lui prese un respiro profondo.

<< Grazie,a tutti e tre >> disse << per tutto quello che avete fatto per me >>

Minerva e i due uomini lo guardarono stupiti,il suo era stato un ringraziamento inaspettato. Nonostante Silente avesse pianificato la sua vita e la sua morte,per il Bene Superiore,nonostante Piton lo avesse odiato ma accettato e protetto, unicamente per sua madre. Nonostante tutto,i tre professori,nonché Presidi di Hogwarts,lo avevano visto crescere e -soprattutto- fatto crescere,grazie ai loro insegnamenti.
Silente si asciugò una lacrima da sotto l'occhio,la Preside -ad occhi lucidi- finì di bere il suo thè con le mani tremanti. Harry sorrise,un paio di lacrime sfuggirono.

<< Potrei vomitare >> l'ex-professore di Pozioni aveva le labbra strette e un'espressione disgustata sul viso. Sperava che almeno quella mascherasse la sua voce tremante.

Passarono un paio di minuti di silenzio,nessuno osò dire una parola o emettere un rumore.
Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio,la Preside McGranitt si schiarì la voce.

<< Avanti >>

Neville entrò trafelato,con un manico di scopa spezzato in mano.
<< Preside McGranitt-oh,ciao Harry >> Neville fissò i suoi occhi rossi << ho interrotto qualcosa? >>

<< No,tranquillo Neville >> rispose subito il moro. La McGranitt lo guardò stupita.

<< Beh Preside,un ragazzino del primo anno è andato a sbattere contro una delle torri del castello durante l'ora di Volo,è in infermeria. I genitori vorrebbero parlarle >>

La McGranitt sospirò mettendosi una mano nei capelli ormai bianchi,Harry decise che era arrivato il momento di andarsene. Si alzò posando la tazza vuota sulla scrivania.

<< Preside McGranitt,la lascio al suo lavoro. E' stato un piacere >> scambiò con lei un grande sorriso,che venne ricambiato.

Quando si avvicinò alla porta dell'ufficio e Neville si scostò per farlo uscire,il moro gli mise una mano sulla spalla e si avvicinò al suo orecchio.

<< Un primino che va a schiantarsi contro una delle torri del castello durante la prima ora di Volo mi ricorda qualcuno,per caso lo conosci? >> sussurrò.

Neville ridacchiò,gli diede una pacca sulla spalla << Ben tornato,Harry >>

Il moro sorrise << Grazie Neville >>

guilt and feelings-DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora