20.Numbers

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"I think it might wash away tonight

Awaken from this never-ending fight

It takes more than meets the eye

This war we're fighting is not just rotting"

Courtesy Call-Thousand Foot Krutch


Nei giorni successivi i due ragazzi si lasciarono trasportare dall'animo delle feste.
Harry il 26 dicembre aveva deciso di andare alla Tana per stare un po' con la famiglia Weasley,come facevano solitamente negli ultimi anni. Draco invece decise di restare a casa,dopo essersi scaldato un piatto di pasta si era messo a mangiare da solo. C'era stato silenzio,cosa ormai rara in quella casa visto che non c'era momento in cui lui e il moro non parlassero. Che lo facessero per cose serie o per prendersi in giro non aveva molta importanza.

Il pranzo a casa Weasley era stato imbarazzante,a tratti un disastro. Ginny non riusciva a guardarlo in faccia nonostante il moro fosse seduto proprio di fronte a lei,Ron e Hermione. Era pentita,ma questo Harry non lo poteva sapere. Ron lo guardava,incapace di proferire parola e intervenendo solo quando Hermione,che di tanto in tanto lanciava un sorriso di circostanza al moro, dava vita a una conversazione.
George e Angelina,Bill e Fleur sembrarono totalmente estranei alla situazione,mentre Molly e Arthur rimasero amichevoli come sempre,ma un po' distanti.
Harry capì che tutti loro sapevano ciò che era accaduto con la più piccola degli Weasley,più di una volta ringraziò mentalmente il calore confortante di quella casa,nonostante tutto.
Purtroppo però non durò molto. Quando Arthur domandò come stesse andando al lavoro Harry raccontò per filo e per segno i passi dell'intera indagine,alternandosi di tanto in tanto a Ron. Il moro,preso dal discorso,si rese conto solo quando vide l'intero tavolo sussultare di aver nominato Malfoy.
Nessuno si preoccupò di stemperare la tensione,la signora Weasley chiese se avessero voglia di un'altra fetta di dolce.

<< No grazie Molly,va bene così >> passò una mano dietro la nuca e guardò Hermione,un pesante silenzio calò sul tavolo,Harry decise che era ora di andarsene. Erano solo le 4 del pomeriggio.

Hermione lo seguì e lo chiamò poco prima che lui aprisse la porta

<< Harry >>

<< Hermione,non inizia- >> lo interruppe

<< A me va bene >>

Lui la guardò confuso << Cosa? >>

<< Malfoy >> rispose lei << Se questo tuo avvicinamento può servire al vostro lavoro,a farti stare tranquillo o a qualsiasi cosa ti stia servendo,a me va bene,lo vedo dai tuoi occhi che stai bene. Anche- >> si fermò un attimo per voltarsi e controllare che il marito non la stesse guardando << -anche Ron,inizia a capirlo >>
il moro la guardò ad occhi spalancati,poi la abbracciò con forza

<< Grazie Herm >> sussurrò. Lei gli passo una mano sulla schiena e ancora stretta a lui parlò un'ultima volta

<< Però se vengo a sapere qualcosa che non mi va bene,giuro che lo Crucio >>

Harry si staccò ridacchiando,poi annuì e aprì la porta di casa,mentre alle sue spalle una Hermione con lo sguardo lievemente preoccupato e un sorrisetto sghembo parlava a sé stessa

"Prima o poi capiranno" si disse.

Erano le 18.22 del 29 dicembre.
Harry e Draco passavano i giorni a Grimmauld Place,avevano giocato qualche volta a scacchi magici,bevuto,letto e soprattutto lavorato. Dopo quei giorni di festa Harry si era sentito altamente in colpa per aver praticamente abbandonato il caso,mentre i suoi colleghi ci lavoravano ogni giorno. Riceveva una lettera ogni sera da ogni membro della squadra,con il resoconto delle scoperte del giorno,anche se poche o insignificanti.

guilt and feelings-DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora