Con delicati e lenti passi Jimin saliva le scale con due piatti tra le sue mani, dove c'era la colazione per due persone, e aprì la porta con il piede.
Yoongi lo guardò e si accomodò sul letto, preparandosi per godersi una ricca colazione con Jimin.
-ecco qui- disse mentre lasciava i due piatti sul letto, Yoongi si spostò un po' per far spazio sul letto.
-siediti- disse e Jimin obbedì timidamente.
Insieme mangiarono mentre ridevano e parlavano, in una occasione Yoongi gli diede un boccone a Jimin facendo in modo che quest'ultimo si vergognasse. Sentì come delle dita si posavano sul suo mento e alzavano il suo viso e Yoongi lasciò un bellissimo e tenero bacio sulle labbra di Jimin. Lui sarebbe che sarebbe di nuovo successo e ora stava succedendo.
Le labbra di Yoongi erano suavi e morbide, se avesse potuto Jimin lo avrebbe baciato fino alla fine del mondo, però era fisicamente impossibile. Ringraziò che i piatti erano stati appoggiati sul mobile, perché se no... si sarebbe tutto sparpagliato a terra.
Il bacio che all'inizio era tenero, ora stava diventando più passionale, si lasciavano portare solo da quello che sentivano.
Yoongi lo stese sul letto mettendosi sopra di lui, facendo attenzione a non schiacciarlo. Era da tempo che non baciava in quel modo un ragazzo e ora stava succedendo.
-Yoongi... - gemette Jimin tra le sue labbra, era eccitato, non si era mai sentito così, sapeva che se non fermasse quello che stava succedendo, potrebbe passare ad una tappa più seria -Y-Yoongi – gemette di nuovo.
-dimmi-
-credo che stiamo andando m-molto veloce-
-scusami- Yoongi si alzò dal letto, tendendogli una mano a Jimin per aiutarlo ad alzarsi.
-non devi scusarti... è stato qualcosa che veniva da entrambi-
-hai ragione. Spero che non ti abbia mischiato il raffreddore- Jimin sorrise. Yoongi si stava preoccupando per lui e questo era un bellissimo gesto da parte sua.
-devo andare, dovresti stenderti, qui fermo dubito che migliorerai-
-lo farò-
Potevano due persone che si odiavano amarsi? La risposta era si, uno non comanda il cuore tantomeno il destino. Ora tutto stava cambiando, già non potevano guardarsi alla faccia senza sentire la necessità di baciarsi, senza sentire chimica che ora si sentiva molto più forte.
(...)
-Jihonie? – chiamò Jimin mentre cercava Jihoon che non era da nessuna parte.
-sono qui! – disse Woozi mentre usciva da sotto la scrivania.
-mi accompagnerai a vedere Jungkook? – chiese Jimin aiutando Jihoon ad alzarsi da terra.
-si, si!! Voglio vedere Kookie-
(...)
Insieme andarono da Jungkook e ora si dirigevano verso la riabilitazione del minore.
Quando arrivarono, la dottoressa gli stava aspettando.
Tre ore di riabilitazione furono necessarie per Jungkook, il quale si incontrava stanco, però felice per la sua avance fatto oggi, aveva fatto alcuni passi da solo. Jihoon era felice mentre aiutava il suo amico nel trattamento, era qualcosa di nuovo per lui, però amava lo stesso aiutarlo.
(...)
Dopo essere passati da casa di Jimin per lasciare Jungkook, andarono direttamente a casa dei Min.
-vado in camera mia a lavarmi- Jimin annuì e guardò come il minore saliva le scale.
Jimin rimase a guardare nel vuoto, la sua mente era bianca, poco dopo ritornò alla realtà, come un flash, la prima cosa che gli venne in mente era Yoongi, doveva andarlo a vedere.
Camminava lentamente per le scale, era stanco, forse poteva rilassarsi mentre parlava con Yoongi...
O anche dormire di nuovo con lui, chi lo sa?
Quando apri la porta della stanza di Yoongi, lo vide nel letto dormendo. Sembrava così tenero.
Lo sveglio o no? Una parte di me vuole, perché ne ho bisogno, però l'altra parte diceva di no, che forse lui voleva riposare perché non si sentiva bene, che faccio?
Pian piano si avvicinò al letto, era attento e preoccupato in caso lo svegliava. Era così bello mentre dormiva con la respirazione lenta.
Si sedette al bordo del letto e mise una mano sulla fronte del ragazzo, aveva ancora la febbre e stava aumentando. Doveva chiamare il medico, non poteva lasciarlo così senza che un dottore lo visitasse.
BENE RAGAZZI E ANCHE OGGI E' FATTA. SPERO VI PIACCIA. OGGI NON ERO MOLTO IN VENA, MA LO FATTO LO STESSO PER VOI, PERCHE' VOLEVO DONARVI UN MOMENTO PER VOI COME IO FACCIO QUANDO TRADUUCO LA STORIA O SCRIVO SEMPLICEMENTE.
BENE CI VEDIAMO PORSSIMAMENTE, BYE BYE WATPADIANI.
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Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...