Alla fine, tornarono a casa, durante il ritorno Jihoon non si stancava di dire quanto si era divertito con "el galleto" (NON SAPEVO COME TRADURLO QUINDI LO LASCIATO COSì DATO CHE TRADOTTO ERA GALLETTO E NON MI PIACEVA) – così era come Jihoon lo chiamava-
-Jimin vado in camera mia- disse Jihoon mentre saliva le scale.
Jimin rimase solo in sala, vide Tae seduto sul sofà mentre leggeva o vedeva qualcosa sul suo cellulare.
-ciao Taetae- lo salutò Jimin mentre si sedeva accanto, era da giorni che non lo vedeva e voleva sapere il perché della sua scomparsa.
-ciao Jiminie-
-dove sei stato? È da giorni che non ti vedo-
-sono stato un po' occupato in questi giorni- rispose mentre scriveva qualcosa a telefono.
-un ragazzo, vero? – chiese Jimin.
-p-perché dici questo? – quella domanda lo aveva preso alla sprovvista.
-per il luccichio nei tuoi occhi, perché io sempre noto questo dettaglio-
-Ahh Jimin! – sospirò -non posso mentirti, credo di essermi innamorato-
-è una cosa normale, Taetae. Mi hanno detto che l'amore è il sentimento più bello che un essere umano possa sperimentare-
-lo so Jimin, però devo confessare che è la prima volta che mi sento così-
-e... mi dirai chi è? Come si chiama? –
-si chiama... Hoseok e ho una foto che posso mostrarti di noi-
(RAGA PURTROPPO NON HO LA FOTO DA MOSTRARVI)
-siete molto dolci, siete fidanzati? –
-ancora no... bene devo andare. Vado a lavarmi così poi dopo vengo a cenare- si alzò dal sofà e salì le scale.
(...)
Jimin stava quasi per finire la cena, cucinare era qualcosa che amava fare, sua madre gli aveva insegnato molte cose in cucina.
-ciao Jiminie- Jimin si spaventò, non sapeva che Ryewook era ancora in casa.
-mi hai spaventato Wookie-
-mi dispiace, venivo solo a salutarti- sorrise -bene e un'altra cosa... - si portò una mano in testa sui capelli.
-che cosa? – chiese Jimin mentre si puliva le mani con uno straccio.
-volevo... bene, se tu... volevi uscire domani sera a una... vuoi andare a mangiare qualcosa domani sera insieme? – gli chiese terminando così la frase.
Jimin solo sorrise, sarebbe bello uscire un po', Ryewook era una bella persona, non poteva dirgli di no.
-sarebbe un piacere, certo che voglio- sorrise Jimin.
-allora domani sera, alle 9 vengo a prenderti- avviso senza smettere di sorridere.
-va bene- accettò Jimin, lui solo sorrise, gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Va bene uscire con Wookie? No? Si? Che ha di male? Sono libero e posso fare quello che voglio e con Ryewook ho molte cose in comune -tranne quel giorno in cui ogni conversazione con lui era incomoda- si uscirò con lui, tanto ho già accettato.
(...)
Un altro giorno nuovo. Il clima non era male, non faceva né freddo, né caldo. Si alzò con animo e lasciò il quadro di Yoongi sul comodino testa in giù.
Non si era dimenticato che oggi iniziavano le riabilitazioni di Kookie e della cena alle 9 con Ryewook.
Si sorprese molto mentre entrava in cucina, c'era Jin che preparava la colazione, era da alcuni giorni che non lo vedeva, solo gli avevano detto che era malato e che non poteva venire al lavoro.
-Jin! Che sorpresa rivederti- Jin si girò e osservò Jimin con un caldo sorriso.
-come puoi vedere, ho vinto la malattia ragazzo- disse con tono trionfante.
-mi da molta allegria che sei tornato-
-ciao Jimin, ciao signore- salutò Ryewook mentre entrava in cucina.
-Ryewook, lui è Jin, anche lui lavora qui, non si era presentato perché era malato e non poteva venire al lavoro-
-un gusto signore- disse Ryewook con una inclinazione.
-Ag ragazzo, solo Jin- gli chiese -non mi piace che mi chiamano signore, sono nel pieno dei miei 30 anni-
(...)
Jimin come tutte le mattine stava andando in camera di Jihoon per svegliarlo che doveva andare a scuola, però all'aprire la porta, vide lui steso di fianco al letto di Jihoon, in un piccolo sofà era steso che stava dormendo.
Aveva passato tutta la notte lì?
Si avvicinò a lui, si vedeva che era scomodo su quel sofà. Stirò la sua mano e gli toccò la guancia dolcemente per svegliarlo, lui a poco a poco iniziò a muoversi e a svegliarsi.
Perché merda i tuoi occhi devono essere maledettamente perfetti?
PER OGGI è TUTTO, CI VEDIAMO PROSSIMAMENTE CON I NUOVI CAPITOLI. COMMENTATE E VOTATE.
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Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...