Il ragazzo biondo uscì dalla cucina infuriato, chiudendo dietro di sé fortemente la porta.
-dovresti disinfettare i graffi che ti ha fatto- disse Yoongi, Jimin toccò quelle ferite e bruciavano come il demonio.
-si- disse -grazie per essere entrato...non so da dove ha preso così tanta forza- disse riferendosi a Bambam.
-sta per andarsene, ti chiedo che non racconti a nessuno quello che è successo- chiese – e se ti chiedono il perché è andato via Bambam, di solo che ha avuto una emergenza con la sua famiglia, solo questo. Per favore-
Cosa? Ha detto "per favore"?
-non ti preoccupare, non lo saprà nessuno-
-va bene- disse mentre usciva dalla cucina.
Rimase solo, bagnò un poco la pezza e molto delicatamente si pulì i graffi, questo fin quando non entrò Taehayung in cucina.
-ciao Jiminie- lo salutò con un sorriso e lo guardò -cosa ti è successo sulla faccia? – chiese.
-no niente- disse mentre si toccava i graffi.
-come niente? E come te li sei fatti? – chiese un'altra volta.
- è successo che praticamente ho trovato un gattino in giardino e lo preso in braccio, però credo che non gli sono piaciuto-
-che selvaggio- disse Tae.
-vedi tu...e tu, cosa farai? – chiese Jimin.
-sono venuto per mangiare qualcosa per poi andarmene a scuola, oggi torno tardi, ho molti lavori e rimarrò in biblioteca- disse Tae mentre prendeva una bottiglia di latte dal frigo.
-vuoi che ti prepari qualcosa di speciale? – chiese Jimin.
-no grazie prenderò solo del latte con dei biscotti- rispose Tae mentre dava un sorso al bicchiere di latte che aveva in mano -hey, ho visto Bambam fare le valigie, se ne va?
-si, si è presento un'emergenza in famiglia e deve ritornare-
-ahh, sono contento, era ora che se ne andasse. Bene si sta facendo tardi- lo salutò dandogli un dolce bacio sulla fronte.
Jimin andò in sala dove Woozi stava finendo di prepararsi per andare a scuola come Tae.
-se già pronto per andare a scuola? – chiese Jimin mentre ordina la camicia del piccolo.
-si- rispose Woozi -Yoongi ha detto che mi avrebbe portato lui-
-sei pronto, Tofu? – chiese Yoongi mentre scendeva dalle scale.
-si già lo sono- rispose Woozi mettendosi lo zaino sulla spalle -ciao Jiminie! Ti voglio bene! – disse per poi baciare la guancia di Jimin.
Yoongi e Woozi uscirono dalla casa. Il piccolo gli aveva detto ti voglio bene, era la prima volta che glielo diceva e si sentiva speciale, definitivamente quel piccoletto stava diventando in qualcosa di fondamentale nella sua vita come lo era suo fratello.
Suo fratello.
Si era completamente dimenticato che suo fratello era ricoverato in ospedale, corse verso il telefono di casa e digitò velocemente il numero di cellulare di sua madre, lo digitò fin quando non ascoltò la dolce voce di sua madre.
-Minnie sei tu! – rispose allegramente sua madre dall'altra parte della linea.
-si mamma sono io, ho chiamato per sapere come sta mio fratello- chiese Jimin.
-figlio noi siamo già a casa, tuo fratello lo hanno fatto uscire e sta già meglio- lo informò la donna attraverso il telefono.
-bene mamma- sorrise -cercherò uno di questi giorni di venire a casa vedervi! Quando avrò del tempo libero. E anche per accordare una data per le riabilitazioni di Kookie- chiarì.
-ti staremo aspettando per quando succederà Jiminie- disse sua madre.
-va bene mamma, ora ti lascio, ho molte cose da fare e Jin oggi non viene a lavorare, dopo ti chiamo, ti amo- disse per poi chiudere.
Ora si sentiva soddisfatto, prima se ne andato Bambam dalla casa e ora suo fratello già stava meglio, questo era veramente molto incoraggiante per lui, come dicono, dopo la tormenta esce il sole, ed oggi era perfettamente soleggiato.
Ora era diretto al seminterrato della casa, un luogo dove non era mai entrato per la quale ora doveva fare una pulizia generale di quel luogo, chiedeva che per favore non ci sarebbero stati ragni, quegli insetti non erano molto di suo gradimento, perché al solo vederli gli faceva schifo. Scese le scale e aprì quella vecchia porta con le chiavi che Jin gli aveva lasciato.
La porta si aprì con il tipico suono di casa da paura, che produsse dei brividi freddi dentro Jimin, all'apertura si rese conto che era una stanza completamente piena di polvere, tutto scuro e disordinato, accese la luce e questa fece vedere la stanza completamente piena di reliquie, scatole con libri, mobili coperti da dei teli con un filo di polvere e molte altre cose interessanti, diede un sospiro.
(...)
Dopo un po' di tempo quei mobili facevano vedere la brillantezza dopo averli puliti. Ora stava pulendo un grosso mobile che si trovava in fondo alla stanza, fin quando una scatola nera cadde ai suoi piedi facendo vedere delle foto e regali.
Si abbassò per raccogliere tutte quelle cose, ma quelle foto chiamarono molto la sua attenzione.
Quelle foto erano di Yoongi, di diversi anni.
Alcune erano di lui a scuola. Altre erano lui mentre faceva...Aegyo?? E una che aveva, chiamato molto la sua attenzione, era di Yoongi con una strana espressione.
L'ultima foto, se le presa per se... infatti la conservò nella sua tasca...
Più giù nella scatola vide altre foto, quelle foto erano di Yoongi e del suo ex-fidanzato ormai morto. Vide anche una collana d'oro, con un cuore, quel cuore si apriva e mostrava una foto del fidanzato di Yoongi, era veramente molto bello.
Si vedevano molto felice loro due insieme, è stato un peccato che sia morto e lui sta soffrendo in quel modo.
-cosa stai facendo con quelle cose? -
E DOPO UN PO DI TEMPO SONO TORNATA PER VOI A TRADURRE UN NUOVO CAPITOLO. SPERO CHE VI PIACCIA E BUONA LETTURA.
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Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...