Jiminie, mi accompagneresti al centro commerciale? - chiese Jihoon mentre lo guardava con dolcezza.
-chiaro Jihoonie - il minore sorrise soddisfatto - vado a cambiarmi -
-va bene, vado anch'io a cambiarmi - disse mentre andava verso l'armadio - ci vediamo giù-
Jimin uscì dall'abitazione di Jihoon ed entra dentro la sua, si mise un po' di profumo da macio e anche un po' di trucco, uscì dalla stanza e vide Jihoon seduto in salotto e andò verso di lui, quando il minore si girò vide jimin e rimase a bocca aperta.
-cosa? - chiese Jimin - mi vedo male? - richiese mentre si toccava la faccia, in cerca di qualche imperfezione.
- No Jimin tutto il contrario - sorrise - stai molto bene.
-molto bene? Ahahah non farmi ridere, bimbo - quella voce..... Jimin la conosceva bene e sapeva che si trattava del castano testa vuota che stava scendendo le scale.
-non è per ridere, bambam - rispose Jihoon mentre appoggiava le mani sul bacino - jiminie è molto bello e potrei anche dire che è più bello di te - ammise Jihoon. La faccia di bambam si deformò completamente e fulminò con lo sguardo il minore.
-come ti permetti a mentire in questa maniera moccioso? Sai che è un peccato mentire! - lo sgridò egli mentre lo prendeva fortemente dalle braccia Jihoon per muoverlo fortemente.
-Hey! - disse Jimin - lascialo, non ti mettere allo stesso livello di un bambino molto più piccolo di te - però bambam non lo ascoltò e continuò a farlo ancora, mentre Jihoon lo guardava impaurito.
-ti ha detto di lasciarlo - Jimin si girò per vedere da dove proveniva quella voce, e incontrò Taehyung - non tornare a toccare mio fratello bambam e sono serio quando parlo - disse minaccioso
-OHHHH! l'intellettuale! - disse scherzosamente - non hai da fare i tuoi doveri?
-tu ancora non mi conosci, io non sono yoongi che ti sopporta - rispose arrabbiato davanti a quello che ha visto, Jimin solo guardava la scena, e si avvicinò di più a Jihoon, il quale lo abbracciò immediatamente a lui dal bacino, e Jimin appoggiando le sue braccia sulle spalle del piccolo.
-E allora che mi rispetti - chiese furioso.
-con quale faccia chiedi rispetto se sei il primo che non rispetta nessuno? - rispose Taehyung arrabbiato..... molto arrabbiato.
-sei un inutile - disse bambam.
-non più inutile di te bambam, e già lo sai non voglio venire a sapere che hai toccato un'altra volta Jihoon, e in più: stai lontano da lui almeno di un metro, o avrò l'obbligo di cacciarti di casa e dirlo hai miei genitori, ho dei testimoni - disse mentre guardava Jihoon e Jimin - tu decidi, non lo prendere come una minaccia, ma come una avvertenza -
Bambam non dice più niente e se ne andò sbattendo la spalla con quella di Taehyung, definitivamente non aveva opzioni.
-stai bene? - chiese Taehyung a Jihoon.
-si - rispose con un sussurro.
-bene e tutto passato, andiamo a mangiare un gelato per dimenticare questo brutto momento - gli dice Jimin a Jihoon - lo vuoi? -
-si, non me lo perderei mai - sorrise contento - taetae, vieni con noi? - lo invitò.
-se non vi da fastidio - disse mentre si faceva il timido.
-cosa credi? - disse Jimin - andiamo -
(.....)
Jimin, Taehyung e Jihoon arrivarono alla gelateria, dove ognuno chiese il suo gusto preferito, si sedettero ad un tavolo per godersi il proprio gelato, risero e parlarono, i tre sembravano fratelli.
-devo andare al bagno - avvisò Jihoon mentre si alzava dal suo posto per andare verso il bagno.
-sai una cosa? - Jimin lo guardò - a volte penso bene le cose e sento un lieve sospetto che bambam è stato colui che ti ha spinto in piscina, solo sospetto, non sono sicuro-
Un altro... - pensò Jimin.
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Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...