capitolo 38

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quando già era salito sulle scale, si fermò alla porta.

Entro o non entro? In entrambi i casi, devo entrare.

Sospirò e aprì lentamente la porta. Yoongi dormiva ancora. Stava dormendo con un braccio teso -lì era dove era stato Jimin fino a poco prima-

Era molto bello.

Chiuse la porta e camminò verso il letto, si sedette al bordo del letto e toccò lo stomaco di Yoongi, facendolo sussultare. Quando aprì gli occhi incontrò il viso di Jimin, che lo guardava mentre si strofinava gli occhi.

-scusami se ti ho svegliato, se fosse per me ti avrei lasciato dormire- disse -però ha chiamato tua madre e vuole che vai ora alla banca, ti ha mandato dei soldi e vuole che lo vada a cercare prima che la banca chiuda-

-va bene- disse in un sussurro con la voce di appena svegliato.

Dio mio, potrei morire in questo momento.

-vuoi fare colazione? –

-no grazie, non ho fame. Tu hai fatto colazione? –

-no-

-allora, accompagnami e ti invito a fare colazione-

Ho sentito bene? Credo che in questi giorni stia diventando sordo.

In quel momento, si ricordo del suo piano per aiutare Yoongi ad uscire dalla sua trance, questa sarebbe una grande opportunità che non avrebbe certamente perso.

-lo dici seriamente? Non ti da fastidio che io...? –

-no- lo interruppe -così come stai va bene, lasciami cambiarmi e usciamo... - Yoongi guardò Jimin -lasciami rimediare per i momenti in cui ti ho trattato male-

Oh, dio mio...

(...)

-che ti succede ragazzo? – chiese Jin nel rendersi conto della strana attitudine di Jimin.

-ti senti bene? – chiese Ryewook.

-si, ho solo le vertigini- mentì – Jin, dovrai incaricarti della cucina e della casa per un po'... devo uscire- Jimin arrossì.

-uscire? Dove? –

Glielo dico o no? Bene tanto lo avrebbe saputo quando ci avrebbe visto uscire insieme dalla casa, e tornare insieme, e poi che c'è di male?

-accompagnerò Yoongi- Ryewook sputò l'acqua che stava bevendo.

-ora dovrò pulire! – disse Jin.

-chi accompagnerai a chi? – disse come se aveva ascoltato la cosa peggiore del mondo.

-a Yoongi- lo guardò -che c'è di male? –

-io credo niente- disse Jin -lo accompagnerai solo alla banca? –

-no, mi ha invitato anche a fare colazione-

-bene, non sapevo che avevi questo rapporto amichevole con il figlio dei tuoi capi- disse Ryewook, il suo viso era teso, come se era arrabbiato.

-vado a vedere se è pronto- disse Jimin cambiando il tema -ci vediamo-

Perché Ryewook attuava in quel modo? Che gli succede al mondo?

(...)

-sei pronto? – gli chiese Yoongi dopo aver sceso le scale.

-si- gli sorrise -lo sono-

-andiamo-

I due salirono sull'auto di Yoongi. Jimin si sentiva raro, era la prima che andava in auto con lui. Per essere sinceri, era nervoso, e molto.

Un Semplice ImpiegatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora