PRIMA DI LEGGERE QUESTO CAPITOLO VI DICO DI FARE ATTENZIONE A QUELLO CHE LEGGERETE. BUONA LETTURA.
-io non ti conosco, non ci tengo a farti sapere i miei problemi-
-buono, e va bene, solo che esci di nuovo cerca di avvisare- lo calmò Yoongi.
-okay avviserò- sospirò -perché sei cosi, Yoongi? – chiese.
-cosi come? –
-so quello che è successo- di colpo inghiottì saliva nel vedere la faccia che Yoongi gli aveva rivolto -del... del tuo fidanzato...-
-chi cazzo te lo ha raccontato? – chiese alzandosi furioso.
-ti da fastidio che io lo sappia? – chiese alzandosi come Yoongi.
-certo che mi da fastidio! Sei solamente un maledetto impiegato – criticò nervoso.
-sei un cretino – grugnò Jimin.
-EHH? Sono così, non ti interessa niente di me! – rispose arrabbiato – quando ti offri in modo spudorato a mio fratello penso che sei un.... – le sue ultime parole furono interrotte per uno schiaffo da parte di Jimin, nessuno mai lo aveva insultato in quel modo, però ovviamente Yoongi doveva essere il primo.
-devi rispettarmi – gridò.
-che merda devo rispettare di te? – rispose guardandolo in modo schifato.
-a volte sei cosi ripugnante, mi sembri un maledetto... - preferì zittire la sua bocca – lascia stare, non voglio passare il tempo ad insultarti –
-cosi mi piace, che ti stai zitto, dici solo stupidaggini – grugnì – AHH! – lo prese fortemente dal braccio – non voglio che riprendi il tema del mio fidanzato! – gridò.
-tu parli di rispetto? Se vuoi che ti rispettino, allora inizia a farlo anche tu – disse ricalcando l'ultima parola – passi la tua vita criticando gli altri, però non ti rendi conto di quello che sei: un arrogante, freddo, irrispettoso, volgare, antipatico e molte altre qualità negative – rispose – sei il peggior essere vivente che ho conosciuto in vita mia Min! – disse e si lasciò in modo brusco dal braccio di Yoongi – mi dispiace essere cosi diretto però lo devi sapere –
-sei un inutile – lo insultò.
-un inutile che serve stancamente in questa casa, NO? –
-senti basta, non puoi restarti zitto? Non hai il diritto a dirmi le cose del mio passato che non ti interessano. A me non mi importi, e non ti preoccupare per me! –
Jimin lo guardò con odio, stava quasi per dargli uno schiaffo, però non lo ha fatto, si è girato e pianse, pianse dalla rabbia, di non poter uscire da quella casa, pianse per gli insulti di Yoongi, perché semplicemente non lo sopportava, in quel modo che già sentiva di odiarlo, si fermò bruscamente quando Yoongi lo fermò prendendolo dalla mano, impedendogli che questa colpisca la faccia di egli, lo prese dal braccio, vicino al gomito e lo spinse verso di se bruscamente, e improvvisamente, lo baciò in modo brusco, cosi come leggete.
Jimin aprì i suoi occhi più che poteva e cercò di liberarsi però gli era impossibile, lui era molto più forte, e si lasciò trasportare.
Man mano, lui lasciava la presa, le loro labbra si muovevano a ritmo, si univano alla perfezione. Jimin non aveva mai pensato che avrebbe finito per baciare quelle labbra, perché le uniche cose che uscivano da quella bocca erano insulti diretti contro la sua persona, però questa volta l'unica cosa che usciva era una lingua che cercava di legare la propria con quella di Jimin.
Jimin non sapeva come spiegare quello che sentiva, era confuso davanti a questo atto di Yoongi, dal principio il bacio fu brusco, dopo il bacio iniziò a cambiare diventando più sporco, e ora è tutto il contrario, lo faceva con delicatezza, ossia, sono degli autentici maiali.
Poco a poco il bacia stava terminando, perdeva il tatto fin quando Jimin si separò da lui, perché ovviamente aveva bisogno di aria perchè quello sporcaccione di Yoongi se l'era finito tutto.
-perché lo hai fatto Yoongi? – chiese Jimin sussurrando.
-se aspetti una risposta, dovrai aspettarla seduto, perché non ne ho la più pallida idea – disse mentre cercava qualcosa con lo sguardo – voglio la mia giacca – gliela diede e Yoongi se ne andò.
Narra YOONGI
-I miei impulsi mi hanno giocato un brutto scherzo- pensavo mentre ero steso nel mio letto – non dovevo baciarlo, non a lui. Però maledizione avevo una voglia di farlo.
È la prima volta che bacio qualcuno dopo quello che è successo con il mio fidanzato, questo bacio non a nessun significato e mai lo avrà, è stato solo un semplice sbaglio che non succederà più.
E ora cosa farò per tornare a guardargli la faccia...? Dopo lo penserò.
Credo di sembrar stupido mentre chiedo perdono al mio fidanzato morto, ho già chiaro che lui non c'è e che devo seguire con la mia vita, come ha detto Taehyung.
Conoscere nuove persone, andare all'università, avere un fidanzato (perché sono gay, le donne non mi attraggono) uscire con i miei "amici", ecc...
Non sono pronto per fare tutto questo. Ancora no.
Mi sono alzato dal letto, ho preso la mia giacca (quella che Jimin mi aveva ridato) e sono uscito fuori a cercare la mia auto e andare per le strade oscure.
-fratellino ti farò caso, da oggi sarò un altro ... – dico mentre esco dalla casa dei Min.
P.S. la storia inizia a cambiare, chissà cosa succederà prossimamente?
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Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...