-rispondimi, cosa ci fai qui? E guardi cose che non fanno parte dei tuoi incarichi- disse Yoongi mentre gli toglieva dalle mani la collana che aveva trovato Jimin.
-stavo solamente pulendo e questa scatola è caduta a terra- guardò la scatola -ti da fastidio? – disse mentre si alzava da terra.
-sono le mie cose private- disse.
-mi dispiace- si scusò per poi raccoglie la scatola che era a terra e gliela diede -prendi- l'altro prese la scatola -era veramente molto bello il tuo fidanzato-
-lo so- rispose l'altro.
-deve essere stato molto difficile per te- sorrise dolcemente.
-lo è stato- rispose brevemente, Jimin rimase in silenzio e sospirò -e tu... non hai avuto un fidanzato? – chiese, Jimin alzò il suo sguardo.
-non ho incontrato la persona corretta- disse -però non sono così disperato da cercarne uno-
-bene- diede uno sguardo generale in quel luogo -hai bisogno di aiuto? – chiese.
- se ci fosse qualcuno che mi dia una mano, ne sarei molto felice- sorrise lievemente -però non c'è nessuno- disse e prese la scopa.
-se vuoi io ti posso aiutare- disse Yoongi mentre si grattava il collo.
Cosa gli succede? Oggi è molto raro... non sarà stato forse per quello che ho detto la notte scorsa? Che fa? Bisogna approfittare che oggi è di buon umore per aiutarmi, finché ovviamente gli dura...
-stai parlando seriamente? –
-credi che sto scherzando? – disse mentre alzava una delle sue sopracciglia.
-semplicemente, mi sorprende, però se non è molto lavoro per te- prese un panno e lo lasciò nelle mani i Yoongi -benvenuto a lavoro- Yoongi gli sorrise e prese una scopa per scopare in quel luogo.
(...)
Pulirono ogni parte di quella stanza, alcune volte scambiavano degli sguardi o degli sfioramenti, Jimin mai lo aveva visto lavorare in quel modo, e si stava rendendo conto che Yoongi non era una brutta persona, lui voleva essere amabile però non trovava la forma di come esserlo.
Semplicemente ammirava come lo vedeva così concentrato nel cambiare di posizione ad un mobile mentre Jimin puliva un piano, da quando era piccolo aveva frequentato delle classi per poter suonare quello strumento, però ha dovuto lasciarle quando ha compiuto 16 anni, gli studi e altri doveri lo hanno obbligato a lasciarle, e smise di fare quello che gli piaceva.
Non resistette più e toccò una delle tastiere producendo un suono acuto e facendo in modo così di far spaventare Yoongi.
-mi dispiace- si scusò Jimin mentre abbassava il suo sguardo sul piano.
-ti piace? –
-è il mio strumento preferito- rispose Jimin.
-e lo sai suonare? – chiese Yoongi.
-Si-
-vuoi... suonarlo? – chiese un'altra volta.
-posso? – lo guardo come per chiedere il permesso per farlo.
-fallo-
Obbedì e si sedette su quella che era una panca pulita, Yoongi solo guardava.
Rilassò un po' le sue dita muovendole un po', per poi iniziare a schiacciare quei tasti e suonare così una melodia.
Yoongi non capiva il perché, però sentì ammirazione davanti a lui e davanti a quel suono che fu perfettamente bellissimo, fu bellissimo per le sue orecchie.
-suoni... bellissimo- aggiunse guardandolo.
-lo dici seriamente? – Jimin arrossì.
-io non mento- rispose lui, si sedette sulla panca anche lui insieme a Jimin -ancora non capisco il perché, però... - fece una pausa -però già non ti odio-
-mi odiavi? –
-letteralmente non eri di mio gradimento- Jimin sorrise, stava iniziando ad avere confidenza anche con lui, gli piaceva il fatto che potevano parlare come due persone civili e non come gatto e cane.
-io non ti ho mai odiato, solo mi irritava il tuo modo di essere e il tuo modo negativo nei miei confronti- disse Jimin.
Yoongi lo guardò negli occhi, atto seguito da Jimin, si ammiravano mutuamente la loro bellezza, Yoongi insieme a Jimin si persero nei loro sguardi, non sbattevano neanche le palpebre.
Un impulso ha fatto si che Yoongi si avvicinasse di più a lui, i loro volti erano ad una piccola distanza, lo sguardo di Jimin si diresse alle labbra di Yoongi, quelle labbra con una bellissima forma a cuore e con un improvviso movimento di Yoongi, catturò delicatamente le sue labbra, così delicatamente che le loro labbra si muovevano in movimenti lenti però passionali.
Nessuno dei due aveva immaginato che sarebbero ritornati a quel punto, per una parte Yoongi lo detestava mentre dall'altra Jimin non sopportava la sua attitudine, però avvolte la vita da un cambio inaspettato, e in loro quel cambio era più che inaspettato.
Le loro labbra semplicemente erano fatte l'uno per l'altro, i loro occhi chiusi, davano una scena molto romantica, fin quando per mancanza di aria si separarono da quel immemorabile e perfetto bacio.
STAI LEGGENDO
Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...