Yoongi scese dall'auto e raggiunse Jimin.
-cosa ci fai qui? – gli chiese quando gli si fermò di fronte.
-avevo bisogno di vederti- gli sembrò così tenero che ebbe la necessità di stringergli le guance così forte come lo fa una nonnina.
-e per cosa? –
-perché... perché non so più cosa fare-
-fare con cosa Yoongi? – la tensione si poteva sentire nell'ambiente -non capisco-
-non c'è niente da capire- Yoongi si avvicinò a Jimin restando a pochi centimetri dal suo viso, i loro respiri si mescolavano -è facile da capire- prese il viso di Jimin tra le sue mani -cosa devo fare con quello che provo per te? –
"quello che sente per me? Si sta dichiarando?"
-q-quello che senti per m-me? – Jimin non poteva crederci.
-si- ammise -quello che sento per te, tu...- lo avvicinò fino a quando non sfiorò le sue labbra -tu mi rendi pazzo Park Jimin- e quello fu il momento in cui non ci fu più nessuna distanza tra di loro, si unirono in un bacio diverso, era molto intenso, con sentimenti in mezzo. Finalmente Yoongi stava dichiarando il suo amore a Jimin. E solo lui lo aveva aiutato senza rendersene conto.
-Yoongi- sussurrò quando si allontanò di poco da Yoongi.
-dimmi che anche tu senti lo stesso- baciò per poco le sue labbra -dimmi che anche tu mi ami come io amo te-
"Questo e molto di più, amore mio"
-Yoongi- questa è la tua opportunità, non poteva perderla -anch'io sento lo stesso, questo e molto, molto di più- e ora cosa sarebbe successo tra di loro? il loro amore si notava a chilometri di distanza e avevano dato il primo passo verso la felicità, stare insieme era ciò che i due desideravano.
-sei l'uomo che stavo aspettando- lo abbracciò sussurrandolo nel suo orecchio -sei perfetto, sei colui che mi ha insegnato milioni di cose per lottare con quello che voglio veramente, Jimin tu sei ...- baciò la sua fronte e poi la unì a quella contraria -promettimi che non mi tradirai-
-lo prometto Yoongi- gli diede un veloce bacio e lo abbracciò, aveva bisogno di sentirlo vicino, aveva bisogno di baciarlo e dirgli mille volte quanto lo voleva, che avrebbe cercato di fare il meglio per lui e non avrebbe più sofferto di ciò che già aveva sofferto.
-pensavo che uscire con Yulhee sarebbe stata una buona idea... però mi è solo servito a capire che sono l'essere più gay che esiste sul pianeta e che tu sei l'unico che mi fa sentire voluto, mi fai sentire vivo, mi fai sentire vivo, tu hai la medicina perfetta per il mio dolore- e ora Jimin si sentiva morire tra le sue braccia, lui sognò cosi tanto dei momenti così Yoongi, però non avrebbe mai pensato che ciò si fosse realizzato -perciò mi dichiaro Jiminsexual-
Aveva voglia di mangiarlo, i suoi occhi si fecero rossi e lasciar scappare un paio di lacrime.
-grazie- sussurrò.
-perché? – lo prese dalle guance -non piangere- pulì le lacrime che erano cadute sulle sue guance.
-per essere arrivato nella mia vita-
-grazie a te per essere arrivato nella mia vita-
-non vuoi entrare? –
-però ci sono i tuoi genitori e non voglio dare fastidio-
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Un Semplice Impiegato
Fiksi PenggemarPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...