Lo stava di nuovo baciando, cercava nuovamente di capire il perché di quel bacio, non poteva più negarlo, si sentiva attratto per quel frivolo uomo.
I loro sguardi si connessero, nessuno dei due diceva qualcosa, non potevano, tutti e due si sentivano logorati dai nervi.
-i-io....- cercava di parlare un Jimin arrossito.
-mi dispiace- disse Yoongi, alzandosi dalla panca -mi sono lasciato andare... qui non è successo niente- aggiunse.
-qui non è successo niente? – chiese Jimin guardandolo negli occhi.
-è che non è successo niente qui Jimin, solo è stato... è stato un errore- disse lui come se niente fosse.
Jimin si aspettava un altro tipo di risposta, forse un "credo che mi attrai" o gli bastava anche un semplice "ho sentito solo che dovevo farlo" però niente di tutto ciò.... Se no uno stupido "è stato solo un errore".
Pensava veramente che questo bacio e stato un errore?
Dall'altra parte Yoongi era più che confuso, desiderava quelle labbra rossicce che appartenevano a Jimin, però si sentiva anche male, sentiva da dentro che stava tradendo il suo fidanzato, perché anche se era moto lui lo ricordava. Jimin era il primo uomo che baciava dopo la morte del suo fidanzato.
Si sentiva attratto da lui, perché doveva negarlo? Anche da fuori non voleva niente con lui, dentro di se sentiva di volersi buttare un'altra volta a divorare quelle labbra così appetitose.
Vedendola su un aspetto sociale, non gli era neanche permesso uscire con Jimin, che volesse o no. I suoi genitori erano dell'idea che le coppie si formavano nello stesso ambito sociale.
Una relazione tra un impiegato e qualcuno con molti soldi non funziona, vero?
-hai ragione... - disse Jimin abbassando lo sguardo -è stato un errore-
Uscì dal seminterrato, lasciando solo Yoongi con i suoi pensieri, lui già non sapeva cosa pensare.
Yoongi voleva quell'uomo fuori dalla sua vita, non voleva una relazione con lui, e c'è la stava facendo con Jimin che era il primo ad andarsene. Però... perché si sentiva male?
Semplice, doveva sempre avere l'ultima parola però poi rovinare tutto. Perché doveva essere dolce dentro e così freddo fuori?
(...)
-Jimin- lo chiamò qualcuno dietro di lui.
Si è girato per metà per vedere ed era... perché dover dire chi era? Se è ovvio chi era.
-che vuoi? –
-credi realmente che quello che è successo lì sotto sia stato solo un errore? –
Jimin realmente non pensava che era un errore, tutto il contrario, gli piacerebbe che questa cosa succedesse per altre mille volte.
-no, non è stato un errore. Però se tu la pensi così, non succederà mai più qualcosa come quella che è successa-
-va bene- disse Yoongi.
"va bene" CERTAMENTE CHE VA TUTTO BENE, perché doveva essere così?
Narra Yoongi
Per me non è stato un errore, quello che succede e che non so cosa pensare.
-lo era o non lo era? – si chiedeva in un sussurro.
Ogni volta che faccio qualcosa con qualche altro uomo (escludendo i miei fratelli e mio padre) mi appariva sempre nei miei pensieri.
Però quando lo baciato... niente, niente. Assolutamente niente è apparso per impedire quel bacio e questo era totalmente era strano.
-però è un impiegato... Non posso! Non posso! NO!!!
I PROBLEMI MENTALI DI YOONGI SONO FANTASTICI OSEREI DIRE, TI FANNO IMPAZZIRE!!! (ovviamente nella storia!)
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Un Semplice Impiegato
FanfictionPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...