-Anche se ti conosco da poco, ti conosco abbastanza da sapere che si che ti succede qualcosa- insistette Yoongi.
-sono solo stanco-
-ti capisco, anche io lo sono- lasciò scappare un sospiro.
-Bene- disse quando fini di mettere a posto i piatti -vado a fare le valigie-
Valigie? Yoongi si era completamente dimenticato che Jimin sarebbe dovuto andare via, era stato un imbecille ad essersi dimenticato i questa cosa, era ovvio che stava così per questa cosa. neanche lui voleva che Jimin se ne andasse, anche se lo avrebbe visto durante il giorno, però non sarebbe stata la stessa cosa, non avrebbero dormito più nella stessa casa, non avrebbe più potuto chiedere a Jimin di dormire con lui, sarebbe stata una vera e propria tortura.
Jimin lo aveva cambiato così tanto, come aveva fatto? neanche lui se lo spiegava però lo aveva fatto, non si sentiva più colpevole, e non si odiava più. era impressionante il modo in cui lo aveva cambiato. Come poteva ringrazziarlo.
Non lo sapeva.
(...)
il giorno seguente arrivò, per alcuni era un giorno felice, e per altri no.
Jimin si svegliò ricordandosi che non avrebbe più dormito nello stesso letto nel quale si era svegliato, triste e ancora assonato se cambiò, le sue valigie già erano state fatte, le aveva fatte la sera prima, così non avrebbe avuto tanto lavoro.
uscì dalla stanza e si preparò una normale colazione, non c'era ancora nessuno, era normale che ancora stavano tutti dormendo.
" Cosa faccio ora? oggi c'è la riabilitazione di mio fratello, non posso dimenticarmene. devo ordinare le camere, pulire l'entrata, del pranzo se ne occupa Jin, pulire la piscina ... pulire la piscina? è qualcosa che mi fa paura, ho vissuto cosi tante cose lì che mi fa paura anche solo guardarla. "
lavò i piatti e si mise il grembiule, per poter iniziare con i suoi doveri. Prese una scopa e pulì tutta l'entrata. Dopo andò in piscina, il suo più grande incubo.
si tolse le scarpe e si sollevò i pantaloni e si mise a togliere le foglie che erano cadute in acqua, le toglie con calma per non scivolare e cadere nell'intento.
Era divertente togliere le foglie, rise per i suoi pensieri. una mano si posizionò sul suo bacino, si spaventò imapurito, però poi si calmò nel vedere Yoongi, che aveva solo un costume dabagno.
"Bello, vero?"
-che ci fai qui?- chiese Jimin.
-sono venuto a prevenire che tu muoia soffocato- rise.
-ah ah, che divertente-
sei ancora di mal umore?- Jimin rimase in silenzio -devo ammettere che non voglio che te ne vai, Jiminie- Jimin lo guardò sorpreso.
- p-parli seriamente?-
-si. mi annoierò- Yoongi gli tolse l'oggetto con il quale stava pulendo la piscina - però ... credo- parlò lentamente.
"questo qui sta tramando qualcosa"
- che dobbiamo divertirci- Yoongi posizionò dinuovo le mani sul bacino di Jimin.
-in che modo?-
-in...- sorrise - questo modo!- disse e si buttò insieme a Jimin in acqua, Jimin ringraziò che l'acqua non era gelata.
-sei uno stupido!- si lamentò Jimin afferrandosi al collo di Yoongi -sai che non so nuotare-
-è per questo- Yoongi lo abbracciò dal bacino -oggi ti voglio insegnare-
"starà parlando sul serio? lui voleva insegnarmi a nuotare? è la cosa più bella mai ascoltata prima d'ora"
-parli sul serio? non voglio che ti raffreddi per colpa mia-
-non mi raffredderò- lo rassicurò -vieni- lo prese dalla cintura portandolo nella parte più profonda-
-Yoongi! non voglio annegare!- aveva paura e non voleva lasciare il suo collo
-non lo farai-
-non lo farai-
l'acqua gli arrivava giusto al collo di Yoongi e ovviamente a Jimin un pò di più visto che era un pò più basso di lui.
-cerca di muovere i tuoi piedi così puoi restare a galla- spiegava mentre poco a poco lo lasciava-
-non lasciarmi tonto- disse e si strinse ancora di più a Yoongi
-va bene
(...)
sono rimasti cosi per molto tempo, fino a quando Jimin non è riuscito a nuotare da solo senza l'aiuto di Yoongi, si sentì vittorioso, ora non poteva affogare più, già che Yoongi si era incaricato di inegnarli.
-vedi? apprendi rapidamente- disse Yoongi prendendo Jimin per sederlo a bordo piscina
-si, però ora sto congelando per colpa tua-
Yoongi solo rise e uscì dalla piscina. Jimin si alzò seguendolo.
-prendi- Yoongi gli prese un asciugamano per asciugarsi.
-grazie- lo prese -ora non avrò più paura di pulire la piscina- rise.
-esatto- rise insieme a Jimin -devo andare a cambiarmi e invitare l'invitata di mia madre a un tour per la città-
"okay... questo è stato come un secchio di acqua fredda... fargli fare un tour per la città? cos'è, lei non può andare sola?"
-ah- sospirò -bene, vado a cambiarmi e a togliermi il cloro dal corpo- disse mentre si incamminava di nuovo verso casa.
-hey, non ti stai dimenticando di qualcosa?-
-di cosa?- si girò per vedere cosa stava dimenticando
-sul serio non lo ricordi?- chiese con un sorriso stupendo, Jimin negò con la testa. Yoongi gli si avvicinò sorridendo, prese il suo viso nelle mani e baciò le labbra di Jimin, poteva dire che non si sarebbe mai stancato di bacire le labbra di Jimin.
-vai a cambiarti- disse Jimin separandosi da Yoongi quando il bacio finì -non voglio che ti ammali-
-da una parte è un bene- sorrise e gli diede un piccolo bacio sul naso -perchè tu sarai la persona che si prenderà cura di me-
"poteva essere più dolce?"
"signore e signori, sono ufficialmente morto"
dopo di quello Yoongi se ne andò ancora perso, la verità questo non era una bugia, Jimin sarebbe stato il primo ad essersi preso cura di lui. sorrise dentro di se, questo ragazzo lo faceva impazzire.
MIEI CARI LETTORI, MI DISPIACE AGGIORNARE DOPO COSI TANTO TEMPO, CERCHERO' DI FINIRE GLI ULTIMI 5 PARTI, PERCHE' SI NE MANCANO SOLO 5. BENE, CI VEDIAMO AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO.
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Un Semplice Impiegato
Fiksi PenggemarPark Jimin è un ragazzo di 20 anni, umile e di buon cuore, decide di lavorare in una casa di ricchi, la casa dei Min. Una famiglia che si lascia trasportare dall'avarizia, l'apparenza e l'ambizione. Mai pensò che lavorare in quella casa sarebbe stat...