39. Ah, Venezia...dove incontrai Lucrezia

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Ecco che anche marzo se ne va e finalmente è aprile e fra pochissimo si parte. Questo mese è passato abbastanza veloce, ma devo dire che è stato anche un po' strano. Mentirei se dicessi che tutto è tornato alla normalità come speravo, si abbiamo tutti chiarito, ma non è come prima, ora che i sentimenti sono stati svelati non riesco a fare a meno di notare cose che prima non notavo nel mio rapporto con Lorenzo. Ci sono stati alcuni momenti imbarazzanti e rincontri ravvicinati, ma non è mai successo niente fra di noi. 

Quando torneremo dalla gita sarà il suo compleanno, ma ci penserò quando torneremo, per adesso cercherò di pensare alla gita che ci aspetta e nient'altro. Voglio divertirmi e cambiare aria, non potrà che farmi bene infondo. 

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato e stiamo partendo per andare in gita insieme all'altra classe la 4°B.

Prima tappa appena partiti è Vicenza. Facciamo un veloce giro della città per circa una o due orette; finito di visitare musei e teatri, le professoresse ci hanno lasciato del tempo per poter pranzare in un parco non troppo lontano dai pullman, che avremmo dovuto riprendere subito dopo per andare a Venezia.

Siamo arrivati a Venezia il pomeriggio tardi e dopo litigi, discussioni, risate e pianti da parte di Mary perché era spaventata dalle scale, siamo finite io e Valentina in camera insieme al terzo piano, Mary e Giorgia insieme, Naylah, Claire e Anna insieme, tutte e cinque al secondo piano.
La prima sera è passata abbastanza tranquilla. Siamo stati nella camera di Lorenzo, Alessandro e altri due miei compagni a chiacchierare, bere alcool, che i nostri coraggiosi maggiorenni avevano comprato e giocare a "Non ho mai...". E' stato molto divertente e cose molto imbarazzanti sono uscite fuori, persino cose che non mi aspettavo da persone che non mi immaginavo. Quindi posso dire che è stata una serata esilarante, esattamente come mi immaginavo, sarebbe andata meglio se solo non mi fossi sentita un po' male perché avevo bevuto senza mangiare abbastanza, però per il resto è stata una notte fantastica. 

Poi inoltre la mia cara amica e infermiera Valentina si è presa cura di me, quindi non potevo chiedere di meglio.

Il secondo giorno abbiamo passato tutta la giornata a camminare e andare in giro per le strade di Venezia cercando di non cadere dentro i canali. Esattamente come speravo abbiamo visto la piazza di San Marco e siamo entrati dentro alla Basilica ed era tutto assolutamente bellissimo. Ovviamente non poteva mancare il Palazzo Ducale e poi abbiamo passato anche il ponte di Rialto e abbiamo visto il Canal Grande. Sono abbastanza sicura che abbiamo camminato anche per la strada vedendo Burano e poi continuando il giro abbiamo visto tantissime altre piccole chiesette e diversi monumenti dei quali, ormai, non ricordo più neanche il nome, ma posso dire con sicurezza che erano tutti affascinanti stupendi e mozzafiato.

Ho fatto un sacco di foto in giro, ne ho mandate infinite ai miei con Lorenzo, Valentina e Alessandro, perché non facevano altro che chiedermele. Poi abbiamo fatto delle foto di classe davvero carine, anche se i miei amici non volevano e li ho dovuti costringere io. 

Dopo un faticoso pomeriggio, la sera siamo tornati un po' stremati. La lunga camminata fatta per tutta la giornata si fa sentire, ma comunque dobbiamo sfruttare il tempo che abbiamo qui. 

Andiamo a cena nello stesso ristorante della sera prima e questa volta mi siedo a tavola con Naylah, Claire e Giacomo. Ci mettiamo a parlare come sempre delle nostre cavolate e nel mentre ci portano da mangiare. 

Lasagne. Beh, insomma, credo siano lasagne, ma non ne sono sicura. 

Se erano o no delle lasagne non lo sappiamo, ma era come mangiare un pezzo d'inferno. Non so descrivere bene quanto fossero terribili. Per il resto della serata cerco di non pensarci e di ridere con Naylah e Claire, su una storia d'amore inventata dalla prima, tra uno straniero e una ragazza di nome Lucrezia ambientata a Venezia. Il tutto ideato grazie all'accento del cameriere che continuava ad insistere chiedendoci se volessimo ancora di lasagne.

Una storia d'amore, tra una ragazza italiana Lucrezia che si vive in Egitto, viene a visitare Venezia e qui mentre si trova su una barca, in giro per i canali incrocia lo sguardo di Ahmal, un egiziano che vive a Venezia. Il loro è amore a prima vista, ma non è destinato a durare a causa della distanza tra i due.

E cito parole testuali di Naylah, solo lei poteva, ideare una storia così divertente e triste allo stesso tempo. Ma pur sempre una storia d'amore migliore di quella di Twilight... Non so spiegare bene quanto tempo abbiamo passato a ridere e piangere per quella stupida storia, ma posso garantire che non ho mai riso così tanto in vita mia. 

Torniamo in albergo continuando a ridere come delle stupide e dopo cena, tornati in camera ci siamo preparati e siamo usciti tutti insieme, anche con l'altra classe. In teoria doveva essere un'uscita insieme alle insegnanti, però ci siamo un po' persi durante la passeggiata notturna e alla fine le professoresse hanno rinunciato andando in giro loro due e lasciandoci a noi stessi. 

Abbiamo cercato invano di entrare nel famoso Casinò di Venezia dove, ovviamente, non ci hanno permesso di entrare perché eravamo quasi tutti minorenni; quindi dopo aver girato per ore e ore in giro per Venezia, abbiamo deciso di tornare nelle nostre camere. Alcuni dei ragazzi si sono uniti ai ragazzi della 4°B e hanno continuato a fare dei giri. Anna Naylah e Claire sono tornate in camera loro, Giorgia è andata a dormire, mentre io, Mary e Valentina siamo andate in una camera dei ragazzi.

Devo ammettere che non ho capito bene di chi fosse la camera, però eravamo in cinque: io Valentina, Mary, Leonardo e Giacomo e so per certezza che nessuno era uno dei veri residenti nella camera. Abbiamo riso, urlato e parlato per tutta la notte. I ragazzi in tutto ciò erano anche mezzi nudi e non so il perché. E' stato tutto molto spassoso, finché, verso le due, le ragazze dalla camera accanto non sono venuta a bussare dicendo che dalla reception avevano sgridato loro, per il casino che stavamo facendo noi!

Ci siamo scusati mille volte anche se so so che Naylah se l'è legata al dito. Abbiamo quindi deciso di andare a dormire e proprio in quel momento si è aggiunto a noi un altro dei miei compagni, Kevin. Gli abbiamo spiegato che saremmo andati a dormire che non potevamo continuare a fare confusione, lui ha accettato, si è tolto la maglia 《 Ma perché tutti i ragazzi hanno questa fissa?!  e ci siamo tutti messi in un letto a dormire tutti e sei insieme. 

~Spazio autrice~ 

Hey!! Ciao a tutti!

Voilà il capitolo 39! Finalmente in gita!!! 

Vi giuro che tutto questo è successo davvero, ogni minimo particolare, se non anche di peggio  e di più.

Spero vi sia piaciuto, vediamo se il 40 vi piacerà ugualmente...
-5 capitoli alla fine

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