Terza ora del sabato.
Il momento è arrivato.
《Chissà se la prof chiamerà me. Beh, non è che siamo rimasti in molti o me o uno degli altri due rimasti.》
"Angelika vieni tu?" la prof di matematica mi chiama per essere interrogata. Prendo la mia calcolatrice e il quaderno e mi alzo andando verso la cattedra. Vedo i miei compagni che mi incitano come sempre e la prof comincia facendomi la prima domanda di teoria. Poi va avanti con la seconda e mi fa fare un esercizio non proprio facilissimo.
Tutta un interrogazione di quasi quaranta minuti sulla geometria eolica nello spazio. Mi ha chiesto i due teoremi che sapevo meglio e tranne un momento di esitazione penso di essere andata abbastanza bene, sia nell'enunciarsi che nel dimostrarli. L'esercizio è stata la parte un po' più difficile, sono sempre in difficoltà quando si tratta di quelli, ma diciamo che potevo andare peggio...
Torno al mio posto e aspetto che la prof mi dica il voto, spero almeno nella sufficienza.
"Stai calma Angel, guarda che sei andata bene." mi dice Valentina a bassa voce.
"Vieni a vedere il voto Angelika." mi chiama la professoressa dalla cattedra. Mi avvicino con quasi paura, l'ansia che mi uccide. Voglio sapere, ma non voglio una delusione.
Lei mi mostra il voto e quasi non ci credo.
Non ho preso la sufficienza, ho preso di più, ho preso otto. OTTO?! OTTO!
Non ho ci posso credere. La ringrazio e con un piccolo sorriso torno al mio posto.
Forse per altri non sarà un voto altissimo, ma per me è incredibile, mi impegno tantissimo in matematica perché i tre anni prima ho cambiato tantissimi professori e per mia sfortuna non ho delle buone basi, quindi rispetto ai miei compagni sono molto indietro. Essere riuscita a prendere questo voto per me è una conquista.
La prof mi rivolge un sorrido e comincia a spiegare finché non suona la campanella dell'intervallo.
A ricreazione tutti i miei amici mi fanno i complimenti e mi dicono che sono stata davvero brava, e questo non fa altro che riempire il mio ego d'orgoglio. Ringrazio tutti e prima di alzarmi Lorenzo mi fa cenno di guardare alla porta.
Andrea è lì che parla con Leonardo e Marco, ma appena mi vede e i nostri sguardi si incrociano viene verso di me.
"Allora Angelika com'è andata? Ti ha interrogata?"
Io senza dire niente annuisco.
"Allora? Dimmi parla? Non tenermi sulle spine!"
"E' andata benissimo André! Ho preso 8! Riesci a crederci 8!" gli dico io tutta euforica. Lui non esita un secondo ad abbracciarmi stretta, facendomi quasi staccare i piedi da terra. Io lo abbraccio a mia volta.
"Te lo avevo detto che saresti andata benissimo! Non avevo alcun dubbio Angel." dice lui allentando la stretta e rivolgendomi un sorriso sincero.
"Grazie, grazie davvero."
"Io non ho fatto proprio niente."
"Invece si hai creduto in me, quando neanche io lo facevo. Ti ringrazio." gli dico sinceramente. Lui mette una mano sulla mia guancia e io arrossisco un po' per il gesto fatto davanti a tutti.
"Io crederò sempre in te." dice sorridendo "Dai adesso andiamo a mangiare qualcosa, prima che l'intervallo finisca." toglie la mano dalla mia guancia e si avvia verso la porta, mentre io lo seguo a ruota.
Il resto della giornata passa abbastanza tranquillo. A cena mentre siamo in videochiamata con mia sorella dico ai miei del voto e non possono fare a meno di farmi mille complimenti e si congratulano con me, ripetendomi mille volte che sono molto fieri di me.
I giorni passano, tra ultime interrogazioni e verifiche, l'anno scolastico finisce e siamo arrivati così quasi a Natale.
E' il 23 e io e i miei stiamo andando a prendere mia sorella alla stazione, appena arriva l'abbraccio subito, mi è mandata tantissimo come sempre. Saliamo in macchina e durante il viaggio verso casa ci racconta delle sue ultime avventure con le coinquiline e noi la ascoltiamo ridendo.
La sera Lorenzo e la sua famiglia sono venuti a cena da noi per poter festeggiare un capodanno anticipato. Noi non festeggiamo Natale perché non siamo di religione cristiana, ma dato che la mamma di Lorenzo e mia madre volevano farsi dei regali abbiamo deciso di fare una cena tra di noi, anche perché domani mattina Lorenzo e i suoi torneranno a Torino per stare con il resto della famiglia, per poi tornare di nuovo per capodanno.
La cena come sempre è buonissima, le nostre mamme danno sempre il meglio di loro quando sono in cucina. Passiamo le ore a parlare e mangiare, ridere e scherzare non si può chiedere di meglio. Ci scambiamo i regali e tra calzini natalizi, sciarpe, cappelli e maglioni, concludiamo la serata in questo modo.
Lorenzo e suoi sono tornati a casa e io ora sono a letto con mia sorella nel letto accanto che aspettiamo che ci venga sonno, mentre ci raccontiamo ognuna gli ultimi avvenimenti delle nostre vite. Ora come ora non riesco a fare a meno di pensare a come questi ultimi mesi sono stati un po' frenetici, sono successe molte cose che non mi aspettavo neanche, a partire dal trasloco, ma va bene così.
Vediamo come andrà capodanno adesso, spero di riuscire a finire l'anno in bellezza.
~Spazio autrice~
Heyy, finalmente il semestre d'autunno è finito e con essa anche la sessione!!! Finalmente libera! Potrò aggiornare quando voglio.
Spero che questo breve capitolo vi sia piaciuto, spero di poter scrivere il prossimo presto e ho già le idee per i prossimi 10.
Manca poco alla fine... chissà cosa succederà ad Angelika...
STAI LEGGENDO
Sempre davanti a me
Подростковая литератураTutta questa fatica per trovare la persona giusta mentre a volte è proprio davanti ai nostri occhi. Angelika una ragazza di quasi 17 anni è costretta a trasferirsi a causa del lavoro dei suoi genitori. Deve salutare tutto e tutti, lasciare la picco...