26. Tutto è bene quel che finisce bene

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Appena torniamo dentro non do tempo a nessuno dei nostri due amici di fare domande, prendo Valentina e mi faccio accompagnare in bagno, mentre lasciamo i ragazzi seduti al tavolo. 

"Stai bene?" mi chiede Valentina mentre chiude la porta del bagno e mi appoggio al lavandino.

"Sinceramente, credo di si." le rispondo guardandola dallo specchio e lei mi rivolge un sorriso.

"Ma quindi adesso state di nuovo insieme?"

"No."

"Ma? Come no scusa? Noi abbiamo visto che vi siete baciati. E lasciatelo dire, quello non era un bacio molto casto. Ho avuto paura che lo faceste lì fuori davanti a tutti."

"Ma Valentina!! Ma che dici?! Come ti vengono queste idee? Ci siamo baciati okay si, ma era un bacio..."d'addio"? Si può dire?"

"Non lo so Angel. Io ho visto molta passione."

"Era diverso Vale. Non te lo so spiegare. Ammetto che è stato bello, ma non ha fatto si che io cambiassi idea." le spiego mentre mi pulisco il trucco colato.

"Quindi adesso cosa farete?"

"In realtà non lo so, ma l'ha presa meglio di quanto pensassi. Cercheremo di tornare amici immagino. E poi si vedrà..."

"Spero che tutto vada bene e soprattutto che voi stiate bene."

"Anch'io Vale, anch'io." alzo il volto per controllare il mio trucco e specchiarmi. Mi avvicino alla porta, ma prima di uscire lei mi tira un attimo a sé e mi abbraccia e ammetto che ne avevo proprio bisogno.

Torniamo dai ragazzi che stanno parlando, probabilmente della stessa cosa che di cui parlavamo noi in bagno. Valentina li interrompe subito e ci sediamo di nuovo davanti a loro.

"Angel ti ho preso un bicchiere d'acqua, pensavo ne avessi bisogno." guardo Ale mentre mi porge il bicchiere, io faccio un leggero sorriso e lo ringrazio. Porto il bicchiere alle labbra e bevo tutto d'un fiato. Ne avevo davvero proprio bisogno.

"Incredibile come bevi l'alcool nello stesso modo dell'acqua." mi prende in giro Lorenzo.

"Tu mi sa che questa sera vuoi le botte." lo minaccio appoggiando il bicchiere.

"Ma dai Angel stavo solo scherzando. Come sei acida." 

Lo guardo e devo trattenermi dal non saltargli addosso per strozzarlo con le mie mani. E' il mio migliore amico, ma ogni tanto lo odio.

"Ah ragazzi, se non vi dispiace vorrei dare una cosa ad Angelika."

Ci voltiamo tutti verso Alessandro e io non capisco di cosa stia parlando, finché non tira fuori una busta abbastanza grande che non posso credere di non aver notato fino a quel momento.

"Va bene, allora" pronuncia Alessandro prendendo un respiro profondo come se dovesse dire qualcosa di difficile "non c'è bisogno che nessuno di noi faccia finta di non sapere o altro. Quindi per farmi perdonare un ulteriore volta quanto io sia uno stupido" beh non ha tutti i torti, a questo tavolo tutti sappiamo cosa è successo negli ultimi giorni ed è inutile fingere "ho voluto farti un regalo Angel." rivolge uno sguardo a tutti e poi si sofferma su di me "E questa volta è tutto da parte mia."  dice porgendomi il regalo mentre io lo guardo stranita e poi mi rivolgo verso i miei due amici.

"Ah non guardare noi, non ne sapevamo nulla." risponde Lorenzo mentre indica se stesso e la sua ragazza.  

Rivolgo di nuovo lo sguardo ad Alessandro e lui mi sorride porgendomi questo pacco inaspettato. Un po' titubante lo prendo per aprire la busta e trovarmi un ulteriore pacco grande e quadrato molto fino. Lo tiro fuori e comincio a scartare la carta da regalo e quello che mi trovo davanti mi lascia senza parole. 

Non ci posso credere. Alzo subito lo sguardo le verso Alessandro che ha un enorme sorriso sul volto, probabilmente causato dalla mia reazione. 

 Mi ha regalato un vinile! E non un vinile qualsiasi, ma dei Queen. La mia band preferita! 

"Ma come hai fatto? Oh mio Dio Ale! Non so cosa dire, sono senza parole." dico mentre continuo a guardare e toccare la custodia del vinile. Non tutti sanno che io adoro i vinili. Non li ascolto perché non ho un gira dischi, ma adoro collezionarli, soprattutto quelli delle band dagli anni '60 in poi. 

"Diciamo che ho una buona memoria e il primo giorno di scuola è un po' indimenticabile per me..." dice lui mentre si guarda intorno imbarazzato e con quella frase mi tornano in mente i momenti a cui sta facendo riferimento e li rivedo proprio davanti ai miei occhi.

Il primo giorno di scuola davanti alle macchinette...

"Ascolto un po' tutto, ma la mia band preferita sono i Queen, anche se mi piace tutto dai 70 ai giorni d'oggi."
"Davvero i Queen sono la tua band preferita?"
"Si, mi piacciono davvero molto. Penso che non esista nessuno al mondo come Freddie e il modo in cui Brian suona, non esiste in nessun altro. So quasi tutte le loro canzoni a memoria e ho anche una felpa con il loro logo. Come mai ti sorprende tanto? "
"No niente, è solo che... non tutti apprezzano questa musica e le ragazze ancora di meno, il loro mondo gira intorno alla musica moderna, trucchi, shopping e ragazzi, quindi è raro e quasi emozionante trovare qualcuno o meglio qualcuna come te.

Il nostro primo appuntamento...

"Come faceva quella canzone dei Queen... Sometimes I get to feelin' I was back to the old age..."
"Long ago. When we were kids, when we were young. Things seemed so perfect, you know?"
"Si esatto, quella!"
"These are the days of our lives."

"Te ne sei ricordato?" gli chiedo guardandolo dritto negli occhi.

"Non non l'ho mai dimenticato." mi risponde lui con una voce molto profonda. 

Riguardo un ultima volta l'album e rivolgo uno dei miei sorrisi più grande e sinceri al ragazzo che mi sta davanti. Per poi alzarmi ed abbracciarlo.

"Grazie Ale, è un regalo stupendo e significa moltissimo per me." gli dico mentre lo stringo a me.

"Ho restituito la collana e ti ho preso questo per dimostrarti che sto cercando di conoscerti per davvero. Voglio riconquistare la tua fiducia, ad ogni costo."  mi bisbiglia per non farsi sentire dagli altri. Poi mi allontano sorridendo e vedo che anche lui fa lo stesso. 

"Allora se avete chiarito e il vostro momento molto molto toccante è finito..." dice Lorenzo mettendosi la mano sul petto "... possiamo andare a ballare un po' prima che la serata finisca?" 

"Beh, non vedo cosa stiamo aspettando!" dico io mentre mi alzo in piedi per incamminarmi verso la pista da ballo.

Il resto della serata passa molto bene, tra balli, risate, pomiciate varie di Lorenzo e Valentina e i momenti di disgusto miei e di Alessandro mentre li guardiamo. Nonostante tutto mi sono divertita molto ed è andato tutto bene. Dopo tanto tempo finalmente le cose sembrano andare per il verso giusto e spero che continui così, senza problemi. Noi e la nostra amicizia. 

~ Spazio autrice ~

Ecco a voi il capitolo 26, diciamo che tutto è bene quel che finisce bene. Anche se noi siamo ben lontani dalla fine ancora. Continuate a leggere per scoprire cosa succede.

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