42. Hai già fatto abbastanza

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Siamo al terzo e penultimo giorno di gita, continuiamo a girare per le bellissime vie della città, sempre tra chiese, ponti, monumenti e statue. Nonostante le persone in giro siano molte riusciamo a girare tranquillamente ed è anche una bellissima giornata, fa caldo e il sole splende. Non potrebbe andare meglio di così.

Il pomeriggio dopo pranzo le professoresse ci lasciano girare per conto nostro, dicendo che siamo liberi fino all'ora di cena. 

Noi ne approfittiamo subito e ci perdiamo per le infinite strade senza uscita di Venezia, e non scherzo se dico che ci siamo persi almeno tre volte, solo per riuscire ad arrivare di nuovo in piazza San Marco, incredibile, solo a noi poteva capitare. Verso le 6 decidiamo di separarci e con le ragazze andiamo in un negozio che da fuori sembrerebbe una gelateria, ma quando entriamo si rivela molto meglio di una semplice gelateria: è una sede della Magnum. Si posso fare i gelati fai da te, e ovviamente non perdiamo l'occasione di abbuffarci.

Finiti i nostri gelati, da brave ciccione decidiamo di farci un giro prima di tornare in camera

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Finiti i nostri gelati, da brave ciccione decidiamo di farci un giro prima di tornare in camera. Nel mentre mi arriva un messaggio da Lorenzo che mi dice che sta per raggiungerci con Alessandro, avverto le ragazze e li aspettiamo. 

"Hey ragazze eccovi qui, vi stavamo cercando." dice Ale salutandoci tutte e torniamo a camminare tutti insieme. 

Io sono con Lorenzo, Valentina con Ale, Claire con Naylah, mentre le altre sono molto più avanti di noi. 

Non riesco a fare a meno di notare le occhiate di Valentina mentre camminiamo come se volesse incitarmi a parlare con Lorenzo. La guardo fulminandola con gli occhi e lei si volta ridendo sotto i baffi, mentre io sbuffo infastidita.

"Tutto bene?" mi chiede Lorenzo.

"Si certo, benissimo."

"Sei strana."

"Non sono strana, sono sempre così."

"Sarà..." dice lui credendo poco alle mie parole, si vede che è infastidito dal mio comportamento e cerca di aumentare il passo, ma io lo fermo prendendogli la mano e lui si volta guardando me e la mia mano che lo tiene. 

"Mi dispiace...per ieri sera intendo." gli dico non riuscendo a guardalo molto negli occhi.

"Per cosa ti spiace di preciso? Avermi svegliato alle 4? Oppure per avermi fatto preoccupare e poi essertene andata come se niente fosse salutandomi con la mano? O per aver mentito a Valentina davanti a me?" 

《 Okay è arrabbiato. E come dargli torto... 

"Mi dispiace per tutto, dico sul serio... io non so cosa mi sia preso."  

"Sull'avermi svegliato ti posso anche perdonare, ma perché hai detto che ci siamo incontrati così per caso? Che cosa c'era di male? Poi non mi hai neanche salutato per bene, pensavo di contare un po' di più."
"Lore, ma che dici?! Tu conti tantissimo per me."
"Se conto davvero così tanto, che bisogno c'era di mentire sul perché fossimo insieme e svegli?"

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