È domenica e mi sveglio un po' più presto del solito, ma ormai non ho più sonno quindi dopo giri vani nel letto scendo di sotto perché sento delle serrande aprirsi e so che è sicuramente mio padre.
"Buongiorno papà..." bisbiglio sbadigliando ancora in pigiama e con difficoltà ad aprire gli occhi. Lui mi fa cenno di fare piano perché la mamma sta ancora dormendo, io annuisco e vado in camera loro, notando che sono circa le 9.15 quindi decido di svegliare anche la mamma. Entro nella camera buia lasciando la porta aperta così che entri un pochino di luce e mi infilo nel letto per abbracciare mia madre che è completamente arrotolata dentro esse come un burrito. La chiamo piano per svegliarla e le accarezzo il braccio.
"Mamma..."
Nessuna risposta.
"Mammaa..." bisbiglio alzando leggermente la voce.
"Hmm..." finalmente un segno di vita.
"Mamma sono le 9 passate alzati che dobbiamo fare colazione." Le dico piano. E di risposta lei si gira verso di me e mi abbraccia, e si accomoda sul mio petto. Io la scanso un po' dispiaciuta cerco di risvegliarla.
"Dai mamma, c'ho famee, voglio mangià." Nel mentre arriva mio padre che viene vicino al letto dalla parte di mamma e ci abbraccia dandomi dei pizzicotti sul braccio come sempre.
"Voi preparate la tavola e fate il caffè, io poi mi alzo." Afferma mia madre. Ogni domenica è sempre la stessa storia, ma non fa niente. Le do un bacio sulla guancia e vado ad aiutare mio padre a preparare tutto, nel mentre mi vado anche a cambiare e dare una veloce lavata.
Prima di scendere prendo il telefono in telefono e trovo due diversi messaggi.
Lorenzo: "Oggi faccio un salto da te per raccontarti tutto e ovviamente voglio sapere tutto quello che è successo con Alex ieri, scommetto che avete passato la serata a fissarvi senza dire niente come fate sempre. Ti mando un messaggio prima di arrivare e mi porto dietro anche le cose per studiare non preoccuparti. A dopo my Angel."
Alessandro: "Buongiorno Angel, come sta la mia bellissima ragazza questa mattina? Già mi manchi."
Decido di non rispondere a nessuno dei due perché il primo è il mio migliore amico e anche se gli dicessi che non può venire lo farebbe comunque e in più devo pensare a cosa dirgli, non voglio subito raccontargli com'è andata la serata con Alessandro e tutto quello che è successo, voglio godermi un pochino il momento per adesso e al secondo non so ancora come rispondere sto ancora cercando di realizzare che ieri sera c'è stata davvero perché ancora non ci posso credere.
Mi siedo un attimo sul letto ripensando a tutta la serata, a lui che mi da quel tulipano che adesso è in un vaso sopra al mio tavolo, a lui che mi tiene la mano, a noi due che cantiamo come due stupidi sotto ad un lampione al freddo, lui che mi sfiora la guancia e poi mi bacia e alle sue labbra, cavolo quelle labbra. Ho passato così tanto tempo a fantasticare e sognare questo momento che adesso mi sembra proprio incredibile.
Mi sdraio e metto le mani sopra gli occhi e faccio un breve sospiro mentre mi immagino quelle scene ancora e ancora viste da fuori. Cavolo mi piace davvero.
Lascio il telefono sul comodino e scendo di sotto anche perché l'odore di pane tostato ormai si sente per tutta la casa.
Scendo e faccio colazione avvertendo i miei che più tardi verrà Lorenzo per studiare e loro non dicono niente ormai quel ragazzo è sempre qui e io sono sempre da lui quindi si sono abituati. Abbiamo fatto anche delle cene insieme alle nostre famiglie e i nostri genitori sono diventati molto amici.
"Tu e Lorenzo passate molto tempo insieme..." dice mio padre mentre mangiamo.
"Beh si è praticamente il mio migliore amico e in più siamo compagni di classe e viviamo vicini. In più preferisco studiare con lui, sapete che non sono proprio un asso in fisica..."
"Si si, ma ci chiedevamo se per caso state insieme, ma non ce lo volete dire?" esclama mia madre.
Mi va il latte di traverso e quasi mi strozzo un po' dal fatto che non me lo aspettavo e un po' dal fatto che mi fa troppo ridere. Tra un colpo di tosse e l'altro cerco di rispondere.
"No! Tranquilli" rido "Lorenzo è la cosa che si avvicina di meno al mio ragazzo fidatevi e in più ha già la ragazza," è vero "ieri lui e Valentina si sono messi insieme."
"Sono felice per lui!" Esclama mia madre "Valentina è una ragazza fantastica e loro due sono molto carini insieme."
"Già si. È proprio così..." Dico per chiudere il discorso, ma mio padre aggiunge una frase.
"Sai, anche io e tua madre eravamo migliori amici ai tempi dell'università e io uscivo con una sua amica, eppure guardaci adesso. Chissà..."~Spazio autrice~
Eccoci qui con il capitolo 11.
Non ho molto da dire, quindi vi auguro solo una buona giornata.😊
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Sempre davanti a me
Novela JuvenilTutta questa fatica per trovare la persona giusta mentre a volte è proprio davanti ai nostri occhi. Angelika una ragazza di quasi 17 anni è costretta a trasferirsi a causa del lavoro dei suoi genitori. Deve salutare tutto e tutti, lasciare la picco...