17. Vecchie amicizie

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E' passata quasi una settimana, siamo arrivati a sabato, e Lorenzo ancora non mi parla e io ancora non capisco perché Che cosa gli ho fatto di male? Ho solo omesso nel dirgli la verità, okay, capisco che siamo amici e lui avrebbe preferito saperlo piuttosto che vederci in quel modo, ma la sua reazione mi sembra completamente esagerata e insensata.

Nel mentre le cose fra me e Alessandro vanno abbastanza bene, discutiamo ogni tanto, ma niente di importante, ci vediamo ogni mattina per stare un pochino da soli, ma cerchiamo comunque di non fare troppo la coppietta, anche perché a me non piace molto amoreggiare in giro. Parlo con Valentina nonostante tutto, ma si comporta in modo un po' distante e la capisco, infondo stiamo parlando del suo ragazzo e di una sua amica. Però anche Alessandro è rimesto in mezzo. Li ho visti parlare ogni tanto, ma credo che Lorenzo sia arrabbiato anche con lui, insomma dovrebbe essere così.

Oggi a scuola ci siamo solo scambiati degli sguardi, mi manca stare con lui e parlarci e non credo di poter andare avanti così per molto tempo. Ogni giorno vorrei andare da lui a parlargli e fare le solite cagate nostre, abbracciarlo, dargli fastidio e tutto. Persino quando sono a casa vorrei uscire a andare da lui come facevamo prima, adesso invece prendo il telefono e fisso la nostra chat aspettando che quel 'online' o 'ultimo accesso alle...' diventi un 'sta scrivendo'.

Ora sono a casa e ho appena finito di pranzare con i miei, sto aspettando che siano le 15 per andare a prendere Tania e Emma in stazione per andare in giro per la Brianza. Per oggi vorrei evitare di pensare a Lorenzo o Alessandro e qualsiasi altra cosa, voglio solo concentrarmi sulle mie amiche.

Aiuto mia madre a mettere apposto e corro subito a cambiarmi e lavarmi i denti. Mi metto dei jeans un po' larghi e una maglia a maniche lunghe nera, prendo la felpa e corro di sotto.

Mentre siamo in macchina canticchio un po' le canzoni che sono alla radio e cerco di non pensare a niente anche se è difficile perché partono tutte le canzoni che di solito ascolto con Lorenzo. Il pensiero delle nostre serate in camera sua ad ascoltare musica e cantare con evidenziatori improvvisati come microfoni mi fa sentire male, quindi cerco di scacciare via il ricordo e guardo fuori. Non mi ero neanche accorta che siamo quasi arrivate.

Vicino alla stazione vedo due ragazze una alta bionda e una poco più bassa coi capelli marroni, eccole le mie migliori amiche. Mamma accosta e io prendo la borsa e scendo.

"Vi passo a prendere verso le 19.30 tesoro."

"Va bene mamma, grazie!" chiudo la portiera per correre in contro a Tania.

"Angelika!" mi urlano insieme. Abbraccio entrambe allo stesso momento per poi riabbracciarle una ad una.

"Come state ragazze? Mi siete mancate un casino! Non ci vediamo da troppo tempo!"

"Si hai ragione tutta colpa tua che ti sei trasferita e ti sei scordata di noi." Dice Emma scherzando.

"Si è vero, ha ragione. Ti sei fatta nuovi amici e non ci sei più venuta a trovare. Lorenzo di qua, Alessandro di là e Valentina qui e Marco lì. Prontooo?! Noi cosa siamo?" aggiunge poi Tania.

"Ragazze! Sapete che non è così dai! Voi siete come sorelle per me e poi ci siamo sentite ogni giorno e vi ho raccontato tutto di loro." Si mettono a ridere.

"Va che stiamo scherzando!" dice Tania prima di abbracciarmi di nuovo.

"Dai andiamo su che è una bella giornata, non stiamo qui impalate." dico prendendo le loro mani e portandole con me.

Andiamo subito in giro per la città, girando un pochino a vuoto senza un reale scopo o fine, prendiamo una cioccolata calda e delle castagne. Continuiamo a camminare e parlare di tutto. Loro mi raccontano della loro mattinata a Milano e delle loro ultime giornate, io invece resto un po' sul vago senza dirgli quello che è successo in questi ultimi giorni. Giriamo ed entriamo in un negozio di caramelle e ne compriamo di tutti i tipi, lo facevamo sempre quando eravamo alle medie e i primi anni di superiori quando eravamo nella stessa città. Continuiamo finché non si fanno le 19.30 e mia madre mi chiama per dirmi che ci sta aspettando dove mi ha lasciata prima. Ci incamminiamo e la vediamo in lontananza, mia madre scende per abbracciare e saliamo tutte e quattro in macchina.

Arrivate a casa io e le ragazze saliamo subito di sopra per lasciare le loro cose in camera mia e andiamo a sistemarci prima di scendere a cena.

"Allora Angelika, pensi di dirci cosa c' è che non va?" Mi chiede Tania.

"Come scusa?"

"Dai Angelika non fare così, ti conosciamo da anni ormai, sappiamo quando qualcosa ti frulla per la testa. Dicci cosa c'è che non va?" Ribatte di nuovo.

"Niente ragazze davvero.Non vi preoccupate."

"Angelika se non ce lo dici non possiamo esserti d'aiuto però."

"Si vede che è successo qualcosa. Riguarda la scuola?" a questa domanda nego guardando verso la porta "Qualche problema con i tuoi?"

"No, ma figurati. Non ci sono mai."

"Allora cosa Angel, dicci, per favore." mi dice Emma e a questo punto mi sembra inutile anche solo nasconderglielo.

"Si tratta di Lorenzo..."

"Lorenzo il tuo nuovo "migliore amico"?" annuisco "Cosa è successo? Avete litigato? Ti ha fatto qualcosa? Dobbiamo picchiarlo?"

"Cos? No no no. Abbiamo avuto una specie di discussione. O meglio lui mi ha visto baciare Alessandro, si è arrabbiato, ha sbraitato e urlato, io ho cercato di spiegarmi e lui se n'è andato. E ora non parliamo da lunedì."

"Ma scusa tu e Alessandro state insieme, perché si è sorpreso che vi siete baciati?" mi chiede Tania.

"E poi lui non stava con una? Cos'è si è innamorato di te e poi si è messo un'altra?"

"Noo Emma ma che dici?" faccio un sospiro "Io non gli avevo detto ancora che io e Alessandro stavamo insieme e lui ci è rimasto male, dicendo che io avrei dovuto dirglielo prima che non avrei dovuto tenerglielo nascosto, che lui mi avrebbe aiutato ecc...non lo so ragazze, io non..."

"Ragazze la cena è pronta!" vengo interrotta da mio padre che ci chiama per la cena.

"Arriviamo!" rispondo io a mia volta.

"Senti Angel andiamo a mangiare poi dopo ci spieghi per bene, okay?" Annuisco e scendiamo di sotto a mangiare.

Cerchiamo di cenare abbastanza in fretta e aiutiamo i miei a mettere apposto per poi salire di sopra. Ci cambiamo mettendoci subito il pigiama e ci strucchiamo e subito siamo a letto con cinque pacchetti di caramelle diversi, pronte per parlare.

Da un lato sono felice di poter condividere tutto questo con qualcuno che non sia coinvolto nella vicenda, magari loro potranno essere più obbiettive e aiutarmi meglio, forse riuscirò a trovare un modo e una soluzione per riuscire a tornare ad avere il mio rapporto normale con Lorenzo.

"Allora vuoi raccontarci?"

"Noi ti ascoltiamo."

"Va bene partiamo dal principio allora..."

~Spazio autrice~

Ciao a tutti, scusare se questo capitolo è un po' così, ma è stata una giornata pesante oggi all'Uni e sono completamente morta, spero via piaccia. Ciauuu

Sempre davanti a meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora