Mi chiedo solo chi abbia deciso di mettere motoria le prime due ore del venerdì.
Siamo nello spogliatoio delle ragazze e mi sto cambiando per andare a fare riscaldamento, nel mentre parlo con le ragazze delle interrogazioni che abbiamo in questi giorni. Appena pronte usciamo e andiamo in palestra dove i ragazzi e la prof ci aspettano già. Cominciamo a fare riscaldamento e poi giochiamo a basket a squadre. Odio sudare, ma adoro giocare e con le ragazze ci divertiamo tantissimo, finiamo sempre per piangere dal ridere per quanto siamo scarse, ma non fa niente, l'importante è divertirsi insieme. Io sono in squadra con Claire e Naylah, mentre l'altra squadra è composta da Valentina, Mary, Giorgia e Anna, ma giocano a turni se no sarebbe molto squilibrato 3 contro 4.
Le due ore passano abbastanza veloci, mentre le successive tre di lezione in classe un po' meno, ma finalmente suona la campanella finale e possiamo tornare a casa.
Davanti al cancello della scuola con Marco, Leo e Lorenzo aspetto Andrea, che come sempre arriva per ultimo. Quando le vedo da lontano che mi fa cenno con la mano, mi volto verso i ragazzi che cominciano ad incamminarsi senza aspettarci, che amici...
"Hey bella, grazie per avermi aspettato." mi dice Andrea quando si avvicina.
《Bella? Mi ha davvero chiamata bella?? Okay Angelika tranquilla, anche altri tuoi amici te lo dicono niente di cui preoccuparsi. 》
"Figurati Andre, lo faccio sempre con piacere. Almeno non devo sentire quei tre parlare delle lezioni che abbiamo appena finito."
Lui accenna una risata e ci incamminiamo in silenzio perché non so bene cosa dire.
《Dai Angelika è il tuo momento, fallo! Chiedigli se c'è qualcosa tra di voi! E' il momento giusto, siete da soli e c'è silenzio, non può andare mal-》
"Tutto bene? Ti vedo pensierosa." La voce preoccupata di Andrea mi fa tornare con i piedi per terra e torno alla realtà cercando di inventarmi una scusa sensata.
"Oh si, scusami. Ho molte cose per la testa oggi."
"Un giorno mi piacerebbe sapere cosa frulla nella tua testolina, sarebbe interessante sapere cosa ti distrae tanto dall'ascoltare quello che ti dico io." dice ridendo alla fine e si avvicina leggermente a me mentre camminiamo verso la fermata. Io abbasso il volto imbarazzata da quello che ha appena detto e noto come le nostre mani quasi si sfiorano. Per un attimo una scossa che parte dalle mie dita mi pervade il corpo, chissà se le stesse cose succedono anche a lui...
"Com'è andata oggi la giornata?" riprende lui.
"Credo bene, non sono stata chiamata in matematica, però è sicuro che succederà presto, se non domani." dico un pochino agitata. I miei voti non sono dei migliori, ho sufficienze solo alle interrogazioni quindi ho davvero bisogno di fortuna.
"Sono sicuro che se anche ti chiamasse domani andresti benissimo, sei troppo intelligente. Poi non avevi detto che alla prof piaci molto?"
"Beh essere la sua cocca non significa che se faccio schifo, come sempre, mi metterà 10." ribatto non alzando mai lo sguardo.
"Angelika te l'ho già detto tu sei brava, devi solo ripassare, stare calma e ce la puoi fare. Ti conosco ormai."
"Si ma ogni volta prendo solo 6, mi sono stufata di studiare per niente, va tutto male alla fine." mi lamento io, calciando un sasso. Ma all'improvviso prima di attraversare lui si ferma e io finalmente mi alzo a guardarlo con sguardo interrogativo.
"Hai finito di piangerti addosso?" Mi chiede lui prendendo le mie guance paffute nelle mani "Angelika, non te lo dirò di nuovo, sei intelligente, punto. Ora torniamo a casa e tu studi, poi domani mi dici com'è andata." continuo a guardarlo negli occhi e non posso fare a meno di pensare quando da fuori possa sembrare fraintendibile come situazione. Come sempre sono completamente persa a guardarlo e mi sono distrattala dal fermarlo, quindi torno in me e lo scanso e come se non fosse successo niente, mi volto verso la strada e vedo da lontano lo sguardo di Lorenzo che ride con Marco mentre guardano noi.
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Sempre davanti a me
Novela JuvenilTutta questa fatica per trovare la persona giusta mentre a volte è proprio davanti ai nostri occhi. Angelika una ragazza di quasi 17 anni è costretta a trasferirsi a causa del lavoro dei suoi genitori. Deve salutare tutto e tutti, lasciare la picco...