"Si pronto mamma?" faccio cenno a Lorenzo di stare zitto e non fare rumore "Si si tutto bene tu? Ehm... si sto studiando. Cosa? Matematica. Si si ci sentiamo più tardi. Ciao mamma, ti voglio bene anch'io." Riattacco e mi rimetto seduta.
"Dove eravamo rimasti?" dice Lorenzo.
"Mi stavi per dire il tuo cognome..." esclamo cercando di fargli dimenticare quello che stava per succedere pochi secondi fa.
"Hai ragione non sai il mio cognome. Facciamo così se lo indovini te lo dico."
"Va bene." e comincio a sparare cognomi a caso, tutti quello che mi vengono in mente. "Eee non so i cognomii..." dico quasi piagnucolando.
"No, No e no. Mi dispiace."
"Va bè rinuncio, non mi viene in mente niente. Quindi lascio perdere sarà per un'altra volta...anzi" esclamo ricordandomi che siamo in classe insieme "lo scoprirò direttamente domani quando faranno l'appello."
"Astuta la ragazza..." ride "senti Angel non è che per caso hai un phon per asciugarmi i vestiti e i capelli?"
"Certo, vieni con me."
Andiamo in bagno e gli do l'asciuga capelli per asciugarsi. Nel frattempo torno in salotto per sedermi dopo dieci minuti torna asciutto e cambiato.
"Perfetto sono apposto controllo le scarpe e tolgo il disturbo." si dirige verso la porta e prende le scarpe che sono ancora leggermente bagnate ma non fa niente, se le mette ai piedi e alza la testa per guardarmi.
"Ti ringrazio di nuovo per tutto, ci sentiamo dopo?"
"Certo" dico avvicinandomi a lui per salutarlo.
"Allora a dopo Angel." dice continuando a rimanere davanti a me e guardandomi.
"A dopo Lorenzo." rispondo senza muovermi di un millimetro tenendo la pprta con una mano.
E prima che io possa fare il minimo movimento, si avvicina a me piano e mi da un bacio dalla guancia, fa un piccolo sorriso e corre di sotto dalle scale. Resto ferma a cercare di capire cosa sia appena successo, ma l'unica cosa di cui mi rendo conto è che la mia guancia sta andando a fuoco e questo perché appena la sfioro con la mano sono caldissima.
Chiudo la porta e senza passare davanti al balcone vado in bagno a specchiarmi e noto di essere diventata tutta rossa, che imbarazzo. Mi guardo e comincio a ridacchiare come una bambina, poi mi ricompongo e torno di sopra in camera mia a riordinare. Metto della musica e tra un messaggio e l'altro sistemo gli scatoloni rimasti. Ballo e canto fregandomene di quanto io possa sembrare stupida, anche perché sono a casa da sola quindi posso fare quello che voglio. Vado di sotto e mangio della frutta mentre guardo la tv e prima che io me ne accorga sono le 6. Preparo la tavola e la cena e circa tre quarti d' ora dopo arrivano i miei genitori dal lavoro.
"Tesoro siamo a casa." dice mia madre appena entra dalla porta.
Vado a salutare entrambi e torno alla cena. Mentre loro si cambiano porto tutto a tavolo e dopo pochi minuti ci sediamo gli racconto più in dettaglio la mia giornata e loro mi raccontano la loro. Gli dico di Lorenzo, dei professori e anche degli altri compagni come Marco, Anna, Valentina e anche Alessandro, ma cerco di non fargli capire che già spasimo per lui. Dopo cena guardiamo un po' di tv insieme e verso le 22 vado di sopra per preparare lo zaino, i vestiti per domani e lavarmi i denti.
Dopo aver preparato tutto dò la buona notte ai miei genitori e mi infilo nel letto con il telefono, continuo a parlare con i miei amici, compreso Lorenzo, per una decina di minuti, finché non mi viene un sonno allucinante e mollo il cellulare scrivendo un semplice "Buonanotte" con un cuoricino a tutti.
Alle 7 si aprono le serrande automatiche dei velux e contemporaneamente suona la mia sveglia quindi non ho alternative, devo alzarmi. Mi siedo sul letto e mi metto i calzini e prima di andare in bagno accendo il telefono appoggiandolo sul tavolo, dopo che mi sono lavata la faccia, torno in camera e trovo circa 10 messaggi. Cerco di mettere a fuoco e noto che di questi 8 sono di Lorenzo e gli altri due dai miei amici di giù. Apro whats app e leggo i loro e dopo quelli di Lorenzo, anche se non ricordo bene ciò di cui stavamo parlando la sera prima;
"Concordo pienamente sul fatto che sia stato assurdo conoscerci in questo modo, anche perché non mi sarei mai immaginato di incontrare una ragazza come te, penso e spero che saremo buoni amici..."
"Angel perché non mi rispondi più ho di nuovo esagerato, guarda che non ti ho mica chiesto di essere la mia ragazza, ma solo di essere amici."
"Poi a me interessa un'altra e lo avrai anche capito da ieri che in un giorno mi sono invaghito di una splendida e bellissima dea."
"Non mi riferivo a te però, anche perché ho visto come guardavi Alessandro questa mattina e ho anche visto come ti guardava lui."
"Sono ben 45 minuti che non entri, mi stai evitando per caso?"
"Va bene ti lascio in pace ho capito."
"Ehm.. non mi ero accorto che mi avessi scritto buonanotte e fossi andata a dormire, sono un idiota, ahahah ho parlato a vuoto, lascia perdere i messaggi di prima e Buonanotte anche a te my beautiful Angel."
"Buongiorno Angelika."
Dopo aver letto l'ottavo messaggio rispondo a mia volta con un buongiorno e appoggio il telefono per vestirmi. Meno male che ho già preparato tutto ieri sera anche perché al momento non mi va neanche di vestirmi figuriamoci di scegliere i vestiti. Mentre mi preparo contro voglia, parlo con Lorenzo, poi scendo di sotto a fare colazione, do il buon giorno ai miei e mi preparo da mangiare, un classico latte e cereali.
Torno di sopra per lavarmi i denti, mi do un'ultima sistemata prima di scendere e vado a mettermi le scarpe;
Appena salgo in macchina comincia una canzone che mi piace molto e mentre la canto noto un ragazzo alla fermata dell'autobus, lo guardo attentamente e subito dopo averlo superato lo riconosco, Lorenzo, chi altro poteva essere così alto e magro, dico a mio padre di fermarsi e scendo dalla macchina.
"Lorenzo" urlo talmente forte che sono sicura che mi abbiano sentita sino a Milano. Lui si volta e mi saluta io gli faccio cenno di venire con me in macchina e lui si avvicina a me.
"Ti sei perso di nuovo?"
"No aspettavo solo una bella ragazza che mi desse un passaggio." mi risponde lui con tono malizioso.
"Dai su, sali e zitto!" gli comando e lui obbedisce.
"Papà, lui è Lorenzo. Il ragazzo nuovo."
"Molto piacere signor Menna." dice Lorenzo facendogli un cenno dallo specchietto.
"Piacere mio Lorenzo, ho sentito molto parlare di te." prima che possa dire altro intervengo io.
"Papà!!!"
"Allora Lorenzo come ti trovi da queste parti? Ti stai ambientando?" chiede mio padre dopo aver fatto in modo di imbarazzarmi.
"Si signore sto iniziando ad ambientarmi anche se sono qui da sole due settimane, ma Angelika mi ha detto che per informazioni posso chiedere a voi dato che siete qui da più tempo di me e della mia famiglia."
"Certo! Per qualsiasi cosa noi ci siamo, anche per accompagnarti a scuola se serve." risponde mio padre facedogli un sorriso dallo specchietto retrovisore. Per il tempo rimanente siamo tutti e tre a canticchiare le canzoni alla radio e appena arriviamo io scendo.
"Ciao papà ci vediamo sta sera."
"Buon divertimento a scuola ragazzi, ti voglio bene tesoro."
"Anch'io papi."
"Grazie per il passaggio signor Menna, è stato un piacere. Ah e buon lavoro." dice Lorenzo con modo molto gentile e garbato.
"Quando vuoi Lorenzo, grazie a te."
Papà riparte, noi lo salutiamo con la mano e dopo di che ci avviamo a scuola.
"Allora... hai parlato solo di me ai tuoi? Qualcuno si è preso una cotta per me?" mi dice con tono malizioso cercando di provocarmi.
"Secondo te posso essermi presa una cotta per te?", potrei.
"Non ti conosco neanche!", vero.
"E poi è passato solo un giorno." dopo quest' ultima affermazione scaccio il pensiero di lui come mia potenziale cotta dalla mente e lo ascolto parlare.
"Okay va bene diciamo che ti credo, anche perché dovrei friendzonarti e mi dispiacerebbe farlo."
"Fammi indovinare stai pensando di provarci con Valentina? Quella ragazza non fa per te fidati."
"Come fai a dirlo, non la conosci neanche."
"Mi è bastato ieri per capire che ragazza è, dammi retta."
" Bah, io non ci credo, quindi andiamo avanti con le nostre vite e cambiamo argomento. " risponde Lorenzo con un tono leggermente irritato. Probabilmente vuole fare di testa sua e infondo chi sono io per impedirglielo. Mentre entriamo a scuola incontriamo Giulia, Giorgia, Sofia, Claire e Giacomo che sono alle macchinette a prendere da bere, ci vedono e ci salutano poi tornano a ridere e scherzare fra loro. Io e Lorenzo ci dirigiamo in classe dove ci sono tutti gli altri, appoggio lo zaino sul banco, mi tolgo il giacchetto nero di pelle e mi volto per andare da Lorenzo, ma lui mi precede e prima che io possa fare un passo lui è davanti a me a parlare.
"Penso che qualcuno abbia un interesse per te qui dentro."
"Mi lusinghi, sei carino lo ammetto, ma non mi piaci. E preferirei che rimanessimo amici."
"Non stavo parlando di me ma di due ragazzi che stanno per entrare in classe, adesso."
Mi giro verso la porta e vedo Alessandro entrare mentre parla con Marco, devo ammettere che Alessandro ieri mi ha fatto davvero un grande effetto e Marco penso sia un attore fantastico, ma li ho appena conosciuti e so poco o niente di loro.
"Come fai a dire che gli piaccio scusami?"
"Beh, Alessandro è il mio compagno di banco ormai siamo migliori amici e ci diciamo tutto, siamo frat..."
Prima che possa finire la frase mi volto perché sta per dire una stupidaggine, ma lui prende il braccio e continua a parlare.
"Okay aspetta, la smetto. Ieri ha notato che stavamo molto insieme, io gli ho raccontato che mi sei venuta a salvare nel corridoio e che prima di entrare mi hai preso per mano, quindi mi ha chiesto se ci fosse qualcosa fra noi, ma io ovviamente ho negato che ci sia del tenero. Ho detto la verità tranquilla."
"Come fai a dire che gli piaccio se ti ha chiesto solo questo?"
"Semplice sono un ragazzo e so come ragionano i ragazzi."
"Beh se lo dici tu, mi fido. E invece di Marco come fai a dirlo?"
"Hai visto come ti parla? Come ti guarda? Sbava per te si vede. Da quando siamo entrati in classe ieri non ti leva gli occhi di dosso, com'è che si dice... "Amore a prima vista"" mima il testo delle virgolette.
"Io non credo. Penso che tu ti stia sbagliando, per tutti e due."
"Va bene, non credermi poi quando si metteranno a litigare per te verrò a dirti che te lo avevo detto."
<<È possibile che abbia ragione? Devo ammettere che ho notato che Marco mi sorride spesso quando incrocio il suo sguardo per sbaglio e Alessandro ieri è stato molto carino con me, però potrei anche sbagliarmi, infondo siamo solo al secondo giorno, giusto?>>~Spazio autrice~
Buongiorno a tuttiiii!! Spero che stiate tutti bene, ecco a voi il capitolo 7.
Ammetto che è più lungo degli altri, ma non riuscivo a trovare un bel momento per concludere, lol scusate.
Sono una causa persa...
Come sempre spero vi piaccia, un bacio😘
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Sempre davanti a me
Teen FictionTutta questa fatica per trovare la persona giusta mentre a volte è proprio davanti ai nostri occhi. Angelika una ragazza di quasi 17 anni è costretta a trasferirsi a causa del lavoro dei suoi genitori. Deve salutare tutto e tutti, lasciare la picco...