Due -Troubles

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L'allarme aveva smesso di suonare non appena Harry, Niall e gli altri responsabili del villaggio -Sophie, Martin e Lily- erano arrivati al centro del villaggio. Ciò che aveva fatto attivare l'allarme da qualcuno era piuttosto ovvio, anche se probabilmente non avrebbe meritato la conseguenza di far svegliare tutti, che ora erano affacciati curiosi dalle porticine e dalle finestre dei vari bangalow.

Il problema, comunque, era che a quanto pare i motociclisti si erano divertiti a rubare varie casse di birra e di altri alcolici per ubriacarsi, cercando  di creare il maggior scompiglio possibile. Alcuni erano crollati a terra e dormivano placidamente sul brecciolino o su qualche panchina, mentre uno di loro era addormentato a pancia sopra su un tavolo, ed era sicuramente stato vittima di uno scherzo, dato che aveva un pene molto buffo disegnato intorno al naso a patata.

Il centro del villaggio, che in generale era un grandissimo piazzale di terra e brecciolino con tavoli - due dei quali da ping pong-  un piccolo bar e dei tendoni per ripararsi dal sole durante la giornata, in quel momento era diventato il cimitero di bottiglie di birra vuote e una di whiskey,  bicchieri di plastica schiacciati, e anche di diverse pozze di vomito  sparse un po' ovunque.

Harry storse il naso per cercare di non sentire l'odore pungente del vomito e degli alcolici, mentre guardava gli unici quattro uomini svegli che avevano le braccia ognuno intorno alle spalle dell'altro e si muovevano lateralmente dondolandosi, mentre cantavano biascicando le parole di una canzone davvero terribile.

Harry vide Martin avvicinarsi a Marcus e prenderlo per il bevero della maglietta per tirarlo su.

"Domani sistemerete tutto, sono stato chiaro?"

Marcus rise con quell'alito che Harry era sicuro puzzasse d'alcol, e tirò su il braccio con una delle ultime bottiglie di birra non vuote, come per fingere un brindisi con un'altrettanta bottiglia di birra invisibile.

"Sicuro amico"- e portò la bottiglia alle labbra per prenderne un sorso.

Harry vide Louis poggiato ad un albero lì vicino, che sorrideva osservando la scena molto divertito.

Spostò gli occhi su Harry. -"Non crederai davvero che lo farà, vero? Non è esattamente il tipo."

"Non ci importa se ne è il tipo" - rispose Niall al suo posto -"Sistemerete tutti, tu compreso."

Vide il viso di Louis trasformarsi a causa di una smorfia sarcastica, come a prenderlo per il culo, cosa che però Niall decise di ignorare, per rivolgersi a tutti i ragazzi che li stavano osservando.

"Tornate a dormire, ci penseremo quando farà mattina, non preoccupatevi."

I ragazzi annuirono e tutti tornarono lentamente, con gli occhi assonnati, ognuno nel proprio bangalow e nel proprio letto. Tutti tranne i responsabili e un altro paio di persone che aiutarono a portare i motociclisti dormienti e non all'interno dei tre bangalow a cui erano stati destinati.

Harry guardò in direzione di Louis, che ancora in quella posizione, appoggiato all'albero con le braccia tatuate incrociate al petto; gli stava rivolgendo un'occhiata di scherno abbastanza esplicita.

"Sapevi che sarebbe andata a finire così."-

-

Mentre si svegliava a causa delle botte alla porta date da chissà chi Harry si rese conto che sì, sapeva che sarebbe andata a finire esattemente a quel modo, ma era stato troppo stupido e gentile per evitare che accadesse quello che era accaduto.

"Caspita aspetta un attimo!"- urlò con la faccia nel cuscino.

Prese un respiro profondo e si costrinse ad alzarsi dal letto, con le gambe doloranti come tutte le mattine, per il sonno e la stanchezza.
Aprì la porta e il Niall più spettinato di sempre lo stava guardando leggermente innervosito.

Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora