Ventotto - A beautiful mistake

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"Harry?"

Il ragazzo stava guardando Louis, che a sua volta stava guardando la sabbia, quando una voce dolce e leggermente incerta gli fece distogliere lo sguardo. Quasi sperò di non averlo fatto, perché ciò che vide lo fece sussultare. Jaline era in piedi dietro di lui, con un delizioso vestitino a fiori che svolazzava a causa del leggero venticello, e i capelli sciolti lungo le spalle.

"Cosa c'é?"- chiese, cercando di risultare impassibile. Non perché non l'avesse superata, ma perché gli faceva comunque un certo effetto vederla dopo tutto il tempo passato insieme.

"Possiamo parlare? Ti rubo solo due minuti."- disse.

Harry lanciò un occhiata a Louis prima di rispondere, ma il ragazzo era ancora fisso a guardare la sabbia, e sembrava non essere intenzionato a fargli da sostegno. Quindi più per ripicca che per altro annuì e si alzò in piedi senza più guardare il liscio, che continuava ad ignorarlo. Jaline sembrò entusiasta della situazione, così gli afferrò il polso e lo trascinò poco più in là, in modo da poter parlare soli.

Era bellissima, e Harry non poteva non ammetterlo, nonostante tutto. I capelli erano sempre perfetti, il vestito le accentuava le forme in modo molto fine e per niente volgare, e la coroncina di fiori che portava sulla testa si abbinava perfettamente al suo vestito. Nonostante ciò Harry era felicissimo di non sentirsi in imbarazzo e di non sentirsi triste nell'essere così vicino a lei, benché non le fosse ovviamente indifferente. Certe cose non si possono dimenticare, ci si passa sopra e basta.

"Volevo dirti delle cose, se hai voglia di ascoltarmi."- disse, unendo le mani dietro la schiena, leggermente nervosa.

Harry annuì. -"Dimmi."

"Io e Liam ce ne andiamo, volevo informarti di questo, per prima cosa."

Harry sgranò gli occhi, sorpreso. -"E dove andate?"

Jaline sorrise. -"I suoi nonni hanno una casa in campagna in un paesino non troppo distante da qui, finiremo di passare l'estate lì."- abbassò lo sguado -"Questo non è più il posto per me, e lui è rimasto perché ero io a volerlo."

La mascella di Harry si contrasse. -"Cosa intendi? Questa è stata come una seconda casa per te da quando abbiamo sette anni. Perché non sarebbe più il posto per te?"

Sul volto di Jaline si aprì un sorriso amaro. -"Tutti ti amano Harry, nessuno escluso. E anche io ti amo, come si ama un fratello. E per quello che ti ho fatto nessuno mi tratta più come prima, non mi sento più a casa, e poi non ho più sette anni."

"Sei tu che hai voluto finisse così. Non c'era bisogno di tradirmi per potermi lasciare. Se tutti ti guardano male da quel giorno l'unica persona che puoi incolpare sei tu stessa."

Le annuì, guardandolo negli occhi. -"Hai totalmente ragione. Non so cosa mi sia passato per la testa, e ti chiedo perdono, anche se Liam mi piace davvero. Per questo ti ho chiesto di parlare. Prima di andarmene volevo chiederti scusa per tutto ciò che ti ho fatto. Non te lo meriti, non te lo sei mai meritato. E per quel che vale sappi che ho passato bellissimi anni con te Haz, anni che certamente non dimenticherò."

Harry non sapeva se crederci o meno. La voce di Jaline tremava a causa delle parole sentite che stava pronunciando, e il suo sguardo diceva milioni di cose, ma non stava mentendo. Però non se lo aspettava, perché non è che gli avesse dimostrato che di lui e dei suoi sentimenti interessasse molto, soprattutto da quando c'era Liam, e soprattutto da quando lo aveva tradito.

Però annuì, perché non era uno che portava rancore. "Va bene, dispiace anche a me per come è andata a finire."

Jaline sorrise, evidentemente sollevata dalla piega che avevano preso gli aventi. -"Posso farti un'ultima domanda?"

Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora