Quarantuno - You don't deserve me

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Erano le due della notte e Louis camminava su una stradina ghiaiosa del villaggio. Non aveva sonno. Zayn aveva deciso di lasciare loro il letto e si era momentaneamente trasferito da Niall per la notte, e lui non si sentiva a suo agio nel dormire con Matthew dopo così tanto tempo. Ci aveva provato, davvero. Poi il nome di Harry gli era rientrato nella testa ed era stato ore a pensare a lui, e a cosa fosse giusto fare. Era giusto lasciarlo andare, aveva deciso alla fine, perché l'idea dell'amore che aveva Louis non corrispondeva assolutamente con la sua, anche se gli piaceva come si sentiva quando erano insieme, almeno prima di litigare.  Poi aveva pensato che la cosa migliore forse era quella di dirglielo una volta per tutte, così entrambi sarebbero potuti andare avanti.

I suoi piedi lo avevano portato proprio davanti al bangalow di Harry, tornare indietro non avrebbe avuto più senso. Anche se era piena notte decise di farlo lo stesso, perché, si sa, di notte si fa ciò che di giorno non si ha il coraggio di fare.

Aprì la porta, e la scena non fu quella che si era immaginato: Harry era accartocciato nel letto, si muoveva a scatti, completamente sudato, i ricci ovunque, un'espressione sul viso che non gli aveva mai visto. Poi urlò. Un grido disperato, e Louis si riscosse. Richiuse con forza la porta dietro di lui e si fiondò sul letto in ginocchio, chinandosi su Harry e scuotendolo per le spalle.


"Harry! Harry svegliati, è solo un sogno"- parlava, mentre lui non accennava a fermarsi -"Harry!"- lo chiamò per l'ultima volta.


Harry spalancò gli occhi dopo l'ultimo richiamo, e Louis vi lesse terrore e spavento. Lo guardò come se fosse l'unica persona che potesse salvarlo. -"Lou.."- sussurrò.


Louis annuì, e gli si fece più vicino in un disperato istinto di protezione. Harry si avvicinò e nascose la testa nel suo petto perché aveva bisogno di lui. Semplicemente. 

Rimasero così quel che era necessario, entrambi senza dire nulla, almeno finché il battito e il respiro di Harry ripresero un ritmo normale. Poi lui alzò la testa e si mosse di lato, allontanandosi da Louis perché non si era dimenticato quello che si erano detti.


"Che ci fai qui?"-chiese, e Louis trovò la sua voce maledettamente rotta.


Harry si era ripreso un po', gli occhi avevano perso terrore, il volto aveva ripreso colore e non era più sudato. Così decise di dire la verità almeno una volta. -"Non riuscivo a dormire, e dovevo dirti una cosa, non potevo aspettare."


Harry annuì. -"Dimmi."


Lo guardò negli occhi. -"Non mi devi interrompere."


Harry annuì, lui parlò. -"Giuro che è stato bello, non voglio negarlo né a te né a me stesso. I sorrisi che ho fatto a te non credo di averli mai fatti a nessuno. Eri capace di rendermi migliore in un modo che ancora non comprendo, ma che mi piacerebbe sapere. Quando ti ho detto che non credevo nell'amore non l'ho fatto per ferirti, te l'ho detto perché per me è la fottuta verità, per quanto mi faccia schifo. Non credo nell'amore ma credevo in noi, qualunque cosa fossimo stati o siamo ancora. Ma non posso farti niente di tutto questo, e te l'ho già spiegato. Ti ho lasciato avvicinarti troppo e ti sei perso, e mi dispiace dirti che non posso aiutarti a ritrovare la strada neanche se lo volessi. Quello che mi hai detto.. so quanto per te abbia significato, e mi piacerebbe pensare di meritarlo, ma so che non è così perché sono un cazzo di pezzo di merda assurdo e tu meriti qualcuno che ti baci in pubblico, che ti porti sulle giostre o che faccia tutte quelle cazzate che dimostrano affetto che io non so fare.Quindi non odiarmi se ho preso la decisione definitiva di allontanarmi da te, perché non tornerò indietro e lo sai, me lo puoi leggere negli occhi adesso che ti sto parlando. Smetti di cercarmi e vai avanti, troverai qualcuno da amare che se lo meriterà di più di quanto possa mai farlo io. Ti dico tutto questo perché ci tengo, okay?"

Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora