Quarantaquattro - The wrong kiss

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Harry si svegliò con uno dei peggiori mal di testa della storia, perché a quanto pare i suoi pensieri non avevano voluto saperne di stare zitti nemmeno mentre dormiva, o tentava di farlo. 

Si passò una mano tra i capelli per tirarli indietro dal viso e la prima cosa che gli venne in mente di pensare fu che era uno stramaledetto idiota. Non tanto perché ci era davvero stato male quando Louis aveva detto quella frase su Matthew la sera prima e su come non lo avesse mai dimenticato, tanto perché sapeva che essendosi alzato l'unica cosa che era riuscito a fare era dare soddisfazione  Matthew, passare per un coglione, e dimostrare a Louis che i suoi tentativi di allontanamento funzionavano davvero.

Decise di farsi una passeggiata in riva al mare, tanto per schiarirsi le idee. Così si alzò dal letto e con poca voglia andò al bagno per sciacquarsi il viso e sistemarsi i capelli fin troppo indiavolati, prima di vestirsi con le prime cose a portata di mano ed uscire dal bangalow con fretta quasi impossibile.

Da lì in poi la giornata sarebbe passata anche troppo velocemente.


-


Louis si svegliò con un mal di schiena impensabile, perché aveva dormito sulla poltrona. Si ricordava che la sera prima una volta rientrati era crollato moralmente esausto sulla poltrona stessa. Aveva chiuso gli occhi e non si ricordava esattamente in che momento, alla fine si era addormentato.

Quando aprì gli occhi si tirò leggermente su sedendosi più comodo, poi si portò le mani al viso per stropicciarle sugli occhi con uno sbadiglio. Quando fu in grado di mettere a fuoco vide che Matthew era seduto sul letto a gambe incrociate e che trafficava con qualcosa che aveva tra le mani. 


"Buongiorno"- gli disse il riccio, senza alzare lo sguardo -"Avrei voluto svegliarti per farti dormire sul letto, ma russavi così profondamente che non mi pareva il caso."


Louis scosse la testa come a dire che non c'era problema. -"Che stai facendo?"- chiese.


Matthew sorrise. -"Preparo qualche canna, se mai dovesse servire."


Louis sorrise a sua volta. -"Mhh, mhh."- mugugnò, in senso affermativo.


"E poi mi è venuta un'idea."- cominciò a spiegare Matthew -"non ne ho tanta di roba, ma ci sono dei miei amici che domani sera vanno ad un raduno non troppo lontano da qui. Sarà una bomba! Ci vieni? Sono sicuro che qualcosa rimediamo."


Louis era ancora assonnato. -"Queste cose portano casini Matty, non ho voglia di immischiarmi in niente."


"Non fare il noioso. Che il ragazzo riccio di ieri ti ha davvero reso così debole?"- chiese, sapendo di aver toccato un tasto dolente.


Louis sembrò come essersi svegliato da una diavolo di doccia fredda nel sentir nominare Harry. -"No, cazzo. Ci vengo, ma non rompere."


Matthew sorrise. -"Questo è il mio ragazzo"-


Il riccio si alzò con lentezza portando con sé una delle canne che aveva appena finito di preparare. L'accese prima di dirigersi verso di lui, con passo lento e sorriso enigmatico. Si accomodò con delicatezza sulle gambe di Louis, che non si oppose, e si portò lo spinello alle labbra. Louis si ricordò immediatamente di quando erano più piccoli e di quanto avesse sempre amato il trasporto con cui Matthew si portava sigarette e canne alle labbra, con gioia quasi del tutto folle. Aspirò il fumo chiudendo le labbra intorno al filtro, poi si sporse verso Louis. Sapeva cosa voleva da lui. Aprì la bocca ma chiuse gli occhi, Matthew sembrò non badarci e si abbassò per far quasi toccare le loro labbra. Poi aprì la bocca e fece finire il fumo nella bocca dell'altro, che nonostante tutto, nonostante la situazione e nonostante i pensieri tutti ingarbugliati, lo accolse con dannata e maledetta felicità. Le loro labbra si sfiorarono, non si toccarono, e Louis ricordò la prima volta che lo aveva baciato per davvero.

Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora