Ventisei - Fool's gold

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Harry era spensierato, non c'era niente che in quel momento potesse minare la sua voglia di sorridere. I ragazzi del villaggio stavano organizzando un falò per festeggiare il suo primo posto alle selezioni e per fare i complimenti anche agli altri ragazzi del villaggio che si erano classificati alla seconda tornata di gare. Era una bellissima giornata: il mare era calmo e sereno, il sole splendeva un po' basso nel cielo data l'ora del tramonto che si stava avvicinando, e tutti sembravano avere il sorriso sul volto mentre il falò era in allestimento. O quasi tutti.

Harry non poteva non aver notato Niall che, un poco distaccatosi dal gruppo, teneva la chitarra in mano e guardava la sabbia con espressione vuota, pizzicando le corde ogni tanto. Quel pomeriggio era andato al suo bangalow per poter passare un po' di tempo insieme, e lo aveva trovato steso sul letto a guardare il soffitto. Poi gli aveva fatto sentire la registrazione in segreteria fatta dal moro, e aveva capito. 

Non c'era niente che potesse realmente fare, a Niall mancava quel ragazzo così cupo e tetro e, anche se non se lo spiegava, era così. In fondo lui non sarebbe stato male nel vedere Louis partire?

Evitò di raggiungere l'amico perché sapeva che non era quello che voleva, in quel momento stare solo era il suo unico pensiero. Concentrò la mente altrove per non pensarci, così si alzò e cominciò ad aiutare tutti quanti a sistemare quel che c'era da posizionare perché il falò potesse iniziare tranquillamente un paio di ore successive.

-

"Ma l'avevo presa, dove cazzo l'ho messa?"

Zayn era arrivato al punto si parlare da solo. La stazione principale di Brighton non era grandissima, ma era più affollata del previsto. C'erano decine di bambini che correvano in tutte le direzioni e i loro genitori che cercavano di placarli, c'era qualche coppia che se ne andava in giro mano nella mano trascinandosi dietro le valigie o le borse, e c'erano anche numerose persone anziane che invece restavano sedute a quelle stesse panchine dove ora era seduto anche Zayn, con le mani infilate nel borsone alla ricerca della busta con i soldi per comprare il biglietto.

L'aveva presi quando lui e Niall erano andati in quel locale, qualcuno un po' brillo doveva aver lasciato il portafoglio sul bancone del bar e lui non si era fatto più di due domande prima di prendervi i soldi senza farsi vedere e poi rimetterlo al suo posto completamente indifferente riguardo alle altre cose che vi erano dentro.

E ora non trovava la maledetta busta bianca in cui li aveva messi. Aprì la tasca principale dove vi erano i vestiti anche se dubitava di verla messa lì, e continuò la sua ricerca.

Tirò un sospiro di sollievo quando la sua mano si imbattè in un involucro di carta bianco, ma quando lo tirò fuori sgranò gli occhi. Non era quello che si aspettava.

"Cazzo." - imprecò, quando realizzò cosa potesse contenere quella busta.

Le mani presero a tremare senza alcun motivo sensato, mentre ne tirava fuori il foglio bianco e lo apriva, rivelando invece varie scritte in nero, in una grafia scomposta ma comprensibile.

Cominciò a leggere, facendo un respiro profondo per non rischiare di sprofondare nel sedile mentre quelle parole gli strappavano lo stomaco e lo lanciavano in una fogna.

Ei. Probabilmente sarai già a Bradford, ma non importa. Non chiederti perché hai trovato queste parole, io non mi chiederò cosa mi ha spinto a scriverle.

Volevo solo dirti che in fondo sono felice di averti conosciuto, anche se non come avrei voluto. Non mi pento di nulla di ciò che abbiamo fatto insieme. Non so quale sia il senso di dirti queste cose, ma la vita mi ha insegnato che bisogna dire alle persone ciò che si prova finché si è in tempo per farlo, perché poi potrebbe non essere più possibile. Custodirò gelosamente quello schizzo accartocciato del mio viso che hai lanciato sulla sabbia, so che lo hai fatto tu. Ricorderò i baci, il succhiotto, perfino la scopata e la gara di limbo. Spero mi ricorderai con il sorriso anche tu, anche se evidentemente non ero davvero un motivo valido per farti restare. Ti ho lascito usarmi dal primo giorno che ci siamo visti, ma va bene così.

Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora