Trentadue - Threat

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Niall in quel momento era tranquillo come poche volte riusciva ad esserlo, ed era pronto a fare quello che stava per fare. Anzi, se ne sentiva quasi in dovere. Perché era assolutamente necessario per una persona come lui fare quel genere di cose, soprattutto nei riguardi di un amico per il quale c'era sempre stato. Harry era in mare ad allenarsi per la seconda tornata di gare che era stata anticipata di una settimana e che quindi si sarebbe svolta un paio di giorni successivi, e Louis era invece seduto su un lettino da spiaggia, in costume, evidentemente pensando a qualcosa di cui Niall era all'oscuro o, ancora più probabilmente, ad aspettare che Harry uscisse dall'acqua una volta finito l'allenamento.


Si avvicinò lentamente ma con passo sicuro e certo, le mani nelle tasche dei pantaloncini e la mente completamente sgombra da qualunque tipo di ipotetico o fastidioso pensiero. -"Louis."


Il ragazzo sul lettino aprì gli occhi rivelando le sue iridi chiare, e alzò la testa per inquadrare la figura di Niall. Lo riconobbe solo dopo un po', quando si fu di nuovo abituato alla forte luce del sole. -"Ciao."- lo salutò.


Niall si mise seduto su un lettino lì accanto, e Louis tirò su il busto. -"Sei qui per parlarmi di Harry?"- gli chiese.


Niall annuì. -"Tu non sai quanto gli sia costato fare una cosa del genere, dirti una cosa del genere. Sono solo venuto a dirti che se ti azzardi a tradire la sua fiducia farò in modo di fartene pentire."- disse, riferendosi a ciò di cui Harry e Louis avevano parlato.


E non stava scherzando. Perché era buono, era dolce, era spensierato, ma sapeva anche essere selettivo e freddo nelle sue decisioni e nei riguardi delle persone che per lui contavano qualcosa. Si era fidato di Harry quando quest'ultimo gli aveva detto che parlare di sua madre a Louis lo avrebbe fatto sentire meglio, ma non era così ingenuo come poteva invece sembrare agli occhi di chi non lo conosceva abbastanza. E andava bene tutto, ma giocare con i sentimenti e con la storia e il passato di Harry sarebbe stato qualcosa che non avrebbe mai sopportato, nemmeno per gioco.


"Non serve che mi minacci."- la voce di Louis si fece tagliente, ma Niall non se ne curò minimamente.


"Non voglio minacciarti, volevo solo anticiparti cosa potrebbe succedere in caso contrario."


"Dovrei aver paura di te?"- chiese, ironico.


"Non si tratta di paura"- disse Niall, senza scherzare -"semplicemente non devi tradire la sua fiducia, il suo essersi scoperto così tanto. Gli è costato così tanto che probabilmente non riesci nemmeno a capirlo."


Il volto di Louis assunse un'espressione dura. -"Tu non mi conosci, biondino. Non puoi dirmi cosa capisco e cosa non capisco quando non sai nulla di me. Ma non preoccuparti, non lo tradirò, non lo farei. Non con lui, perché non se lo merita. Questo ti rende più sereno?"


"Decisamente. Ti auguro una buona giornata."- disse.


Si alzò con grazia, come sempre. Non lo guardò una volta di più prima di incamminarsi via, lontano da Louis e da tutto ciò che rappresentava. Si chiese se gli stesse portando via il suo migliore amico, se glielo stesse rubando così inesorabilmente che non se ne stava neppure rendendo conto.

Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora