Non andava bene così, assolutamente no. Harry prese un respiro profondo per distendere i nervi e si concentrò a guardare le onde del mare: era la giornata perfetta per surfare, anche se magari non per fare una gara. Oggi era la prima gara della stagione, in cui si decideva chi passava alle gare successive, esattamente come si svolgono tornei di qualsiasi altro sport.
Niall era accanto ad Harry, senza tavola. Non aveva mai amato la competizione, vedeva il surf più come uno sport per divertirsi con gli amici che un qualcosa sul quale gareggiare, era raro che Harry lo convincesse a partecipare a qualche gara. E poi c'era anche tutto il casino con Zayn, e il biondo non era proprio dell'umore giusto per affrontare lo stress psicologico di una gara di un torneo importante come quello. Harry era di tutt'altro avviso: doveva assolutamente vincere su Jace. Non tanto alla gara di oggi -anche se sarebbe stato bello- quanto sul torneo in generale. Sul proprio orgoglio non poteva permettersi di farsi strappare la coppa anche quest'anno,benché sapesse bene che lo scorso anno avrebbe vinto lui se Jace non avesse usato quel sotterfugio per rubargli tutti i trucchi sudati e allenati per un paio d'anni. Cose che non si dimenticano e basta.
Poi calcolando anche che Louis sarebbe venuto a vederlo cambiava tutto. Voleva fare bella figura, e voleva davvero sapere cosa il castano intendesse la sera prima quando gli aveva promesso un premio in cambio della sua vittoria.
"Sei preoccupato?"- chiese Niall, seduto sulla sabbia.
Harry si riscosse dai propri pensieri, ritornando sulla terra e divenendo di nuovo consapevole di sé e di quello che gli accadeva intorno.
C'erano tantissimi ragazzi e adulti intorno a lui, e il vociare era assordante. Da una parte c'erano i tavoli dei giudici appena allestiti, i controllori stavano ispezionando le due torrette dei bagnini per assicurarsi che tutto fosse al suo posto in caso di emergenza, i spettatori erano tantissimi e tutti radunati sulle dune e sulla spiaggia, seduti su teli da mare o sedie di plastica. Per ultimi c'erano gli atleti e i loro secondi, divisi dal resto delle persone tramite delle transenne di ferro ancorate sulla spiaggia. Molti dei partecipanti stavano mettendo la paraffina sulla superficie della propria tavola, altri si stavano infilando la muta e altri ancora facevano esercizi di riscaldamento.
Harry scosse la testa, facendo muovere i ricci un po' in tutte le direzioni. -"In realtà no, sono pronto."
"Se fossi in te non ne sarei così sicuro."- disse una voce alle loro spalle.
Harry si girò per vedere chi avesse parlato, anche se in effetti gli era impossibile dimenticare il suono di quella voce. Jace era dietro di lui, con i capelli biondissimi tirati indietro da una fascia elastica nera e lo sguardo fiero e furbo che lo aveva sempre caratterizzato impresso sul volto.
Harry non mostrò alcun tipo di tentennamento di fronte a quelle parole perché sapeva che chi gliele aveva rivolte non aspettava altro che quello.
"Vedremo in mare se sarai ancora così spavaldo. Se ora non ti dispiace vorrei essere lasciato in pace."- disse girandosi, senza neanche guardarlo in faccia.
Non gli fu difficile immaginare Jace che apriva le spalle in un movimento fiero. -"Certo, preparati pure psicologicamente alla sconfitta."
Stavolta Harry non si premurò neppure di rispondere, ma lo fece Niall quando il rivale si fu allontanato -"Che gran testa di cazzo."
Harry sorrise alle parole dell'amico, ritenendole fin troppo vere. Comunque ormai doveva mancare poco all'inizio della gara perché gli spettatori avevano cominciato a sedersi e i giudici avevano preso posto al loro tavolo, così come avevano fatto i bagnini sulle loro torrette. Così Harry si alzò in piedi, seguito subito da Niall, e si legò alla caviglia il laccetto della tavola, prendendo poi quest'ultima sotto braccio.
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Lately | Larry Stylinson
FanfictionLa vita di Harry è destinata a rivoluzionarsi, a causa di un semplice ragazzo dagli occhi blu e un animo più profondo di quel che crede. Dove la vita di Louis sembra avercela con lui, finché un angelo dai ricci ribelli e un'incontenibile passione pe...