Salgo in macchina. R&R sono già seduti, è un miracolo che non siano già partiti lasciandomi qui.
"Dobbiamo parlare" inizia Ragnor, mettendo in moto dopo qualche attimo di silenzio.
"Ti ha trovato. Di nuovo." continua Raphael.
"Lo so."
"E ci ha messo anche meno di quanto ci mette normalmente - aggiunge Ragnor, con un sospiro - Questa volta tocca a Raphael scegliere, vero?"
"Credo proprio di sì" conferma lui.
"Aspetta aspetta aspetta, non voglio trasferirmi, voglio restare qui."
"Magnus, ci siamo sempre trasferiti non appena ci trovava. Ti sei lasciato dietro una scia di cuori infranti, uno più o uno meno che differenza potrà mai fare?"
"Fa differenza, invece! Io qui mi sento bene e so che è così anche per voi! Raphael esce tutte le sere e lo abbiamo anche visto sorridere, mentre tu sei sempre circondato dal tuo gruppetto di amici. Volete veramente rinunciare a tutto questo?"
"No, certo che no - risponde Ragnor - ma non volevamo lasciare nemmeno le altre persone che abbiamo conosciuto! Io ero felice a San Francisco e Raphael aveva trovato la sua dimensione a Vancouver, ma ce ne siamo andati per te. Abbiamo rinunciato a tante cose per te e l'abbiamo fatto senza mai lamentarci. Credi che adesso la situazione sia risolta?"
"No, ma-"
"Ecco. Stasera esci con il tuo ragazzo, o chiamalo, o scrivigli, non lo so, inventati qualche cavolata e lascialo. Da domani staremo chiusi in casa finchè non avremo trovato un nuovo posto in cui andare. Raphael?"
"Che ne pensate di Detroit?"
"Un posto grigio e triste. Come te. Detroit sia!"
Mi stringo sul sedile posteriore. Non voglio lasciare Alexander, lui mi piace davvero tanto, io... io lo amo. Raphael e Ragnor hanno fatto tanto per me e gliene sarò per sempre grato, ma credo che sia ora di farla finita. Le parole di quella donna rieccheggiano nella mia mente: non ho detto a nessuno di averle parlato, nemmeno ad Alexander, sono stanco di essere una fonte di preoccupazione e disgrazia. Non si può scappare per sempre, prima o poi le conseguenze delle nostre azioni ci raggiungono e lo fanno con gli interessi. Stasera andrò a cena da loro, ma non lascerò Alexander. Non lo farò mai, a meno che non debba farlo per il suo bene.
***
Alle otto precise sono davanti alla porta di casa di Alexander, come indicato nel messaggio che mi ha mandato oggi pomeriggio. Spero vivamente che questa cena sia migliore dell'ultima.
Viene ad aprirmi Max, il fratellino di Alec, con un grosso sorriso stampato in faccia che si affievolisce non appena mi vede.
"Tu non sei Tavvy" constata deluso.
"Ehm... no"
"Però sei il fidanzato di mio fratello!" esclama, riacquistando il sorriso.
"In persona. Posso entrare?"
"Certo, prego" dice spostandosi da davanti alla porta e chiudendola una volta che sono entrato. C'è un buon profumo, un miscuglio di aromi; mi sembra di riconoscere curry, fragole e crema.
"Ehi Mags!" esclama Izzy spuntando dalla sala da pranzo, vestita di tutto punto, prima di stritolarmi in un abbraccio.
"Izzy, così soffoco"
"Giusto, scusa - dice allentando la presa - ma sono troppo felice!"
Veniamo interrotti dal rumore di un clacson.
STAI LEGGENDO
Under Pressure || Malec
FanfictionPer Magnus Bane è il primo giorno in una scuola nuova, a Brooklyn, fiancheggiato dagli amici di sempre, Ragnor e Raphael, che ogni giorno sostengono e supportano il loro amico nelle sue scelte stravaganti e dettate dal cuore. Ma i nuovi compagni di...