Capitolo 14

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"Ancora qui, Lightwood? Pensavo di essere stato chiaro, prima, quando ti ho quasi spezzato il braccio: non ti voglio intorno."

Quanto odio Valentine Morgenstern.

Sono uscito dalla classe appena la mia faccia è tornata di un colore normale dopo essere diventata rossa come un pomodoro in seguito al bacio di Magnus, e sono arrivato giusto in tempo per impedire a Valentine di pestarlo a sangue.

E non ho nemmeno una battuta figa da usare come risposta, è Jace quello bravo in queste cose.

"E invece eccomi qui" dico, pronto a ricevere altri colpi.

Lui mi osserva un secondo e si appoggia al muro.

"Certo che ti piace proprio tanto"

Cosa? Non mi pesta più? E soprattutto: chi?!

"Chi?"

"Bane"

No. Certo che non mi piace. Siamo solo buoni amici, e non desidero nulla oltre questo.

"No!" rispondo, ma mentre lo dico sento le mie guance imporporarsi.

Ma che ho oggi, perchè devo arrossire per ogni minima cosa?!

Valentine ride, ma non si stacca dal muro.

"Quindi?" chiedo.

"Quindi - dice - non faccio a botte con le femmine, Lightwood. Ci si vede in giro"

Mi supera colpendomi la spalla con la sua.

Lo osservo allontanarsi, per essere sicuro che non torni indietro, e mi appoggio al muro a mia volta.

Sospiro.

Ho sempre saputo che essere gay non sarebbe stato facile, soprattutto qui, in una scuola superiore che, per quanto progressista possa essere, è comunque piena di ragazzi ignoranti, sprezzanti e che insultano per il solo gusto di farlo.

Io non sono nemmeno dichiarato, tranne che con due persone, e già vengo trattato in questo modo.

Se anche mi fosse passato per la mente di fare coming out, direi che grazie a Val posso ricacciare quel pensiero nei meandri più profondi della mia mente.

In fondo, manca solo un anno e mezzo alla fine della scuola, potrei sopravvivere fino ad allora e poi...

Poi cosa? Andarmene? E dove? È così ovunque.

A quello penserò poi.

Per ora mi basta sopravvivere, farmi trascinare dalla grigia esistenza verso una grigia estate e un nuovo anno, grigio anch'esso, nella speranza che uscito da qui forse potrò vivere come una persona normale, senza temere insulti omofobi e attacchi a sorpresa come è successo a Magnus.

Mi chiedo come faccia a resistere, ad essere così forte, a non avere paura del giudizio degli altri, che alla nostra età è tutto...

Tiro su la manica della felpa e guardo il mio nuovo livido violaceo: mi sa che il ghiaccio non basterà a farlo sparire.

Tiro giù la manica e raggiungo Izzy, che aveva il delicato compito di intrattenere mio padre affinchè non venisse a cercarmi.

A giudicare dalla sua espressione esasperata, direi che mia sorella è riuscita nell'intento.

"Ehy papà"

"Dove sei stato?"

"Stavo parlando con il professor Morrison"

"Ah, ok. Sali, andiamo a casa"

***

Metto del ghiaccio sulla ferita: all'inizio fa male, ma pian piano passa e finalmente riesco a concedermi il primo sospiro quasi liberatorio della giornata.

Under Pressure || MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora