Capitolo 17

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Finalmente è una nuova giornata.

Non è speciale, non ci sono ricorrenze, ricordi, cose strane... una normalissima, banalissima giornata come tante altre.

E sono veramente felice che sia così.

È a questo che penso mentre cammino verso la porta della scuola cercando di non farmi schiacciare dalla calca di studenti con la grazia di una mandria di bufali che cerca di entrare, ma all'improvviso una mano mi blocca il polso.

Mi giro. È Ragnor.

"Tutto confermato per stasera?" chiede.

"Certo. Preparati per la più amara delle sconfitte!" rispondo prima di correre in classe per non dargli il tempo di ribattere.

Oggi alla prima ora c'è biologia. Bene, potrò sedermi vicino ad Alexander.

Quando entro in classe lui è giá lì. E ha delle occhiaie non indifferenti.

"Tutto bene?" chiedo sedendomi nel posto accanto al suo.

"Sì, è solo - sbadiglia - sonno"

"Se è per colpa mia, mi disp..."

"No, non è colpa tua. Davvero"

Però potrebbe esserlo stasera. È da un po' che ho in mente di chiedergli questa cosa, in effetti.

"Menomale. Senti, hai da fare stanotte?"

"No, perchè?"

"Perchè io e Ragnor abbiamo in mente una certa cosa..."

"Cosa?" chiede con un'espressione vagamente allarmata.

"Niente di che, solo un pedinamento notturno"

"Spiegati meglio"

"È da un po' che Raphael esce la sera presto e rientra a casa solo a notte fonda. Abbiamo provato a chiedergli dove va e cosa fa, ma non ci vuole rispondere. Secondo Ragnor ha una fidanzata, secondo me fa lo spacciatore. Così abbiamo fatto una scommessa, e stanotte lo pedineremo per vedere chi ha ragione. Sei dei nostri? Un paio di occhi in più, nonchè un arbitro, può sempre farci comodo"

Alec riflette qualche istante, prima di dire: "Se trovo in modo per evadere da casa mia, contami pure. A che ora?"

"Per mezzanotte. Davanti a casa tua, che è più vicina alla zona in cui va?"

"Come fai a sapere dove va, se non te lo vuole dire?"

"Ragnor ha un amico appassionato di meccanica e spionaggio e..."

"Non dire altro. Va bene. Aspettate sotto casa mia un paio di minuti, se per mezzanotte e cinque non arrivo, è perchè non sono riuscito a uscire di casa, quindi andate pure senza di me"

Mi dispiacerebbe andare senza di lui, ma quella che ha proposto è una soluzione intelligente.

Resta solo da dirlo a Ragnor.

                               ***

"Io esco. Ciao" ci saluta freddamente Raphael quella sera.

Under Pressure || MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora