Mi tiro su di scatto e mi metto a sedere.
Uh, pessima scelta. Ho un mal di testa terribile, mi sa che ieri alla festa ho bevuto un po' troppo.
Gira tutto, girano le pareti grigio chiaro, girano le lenzuola blu, gira questa enorme stanza e...
No, aspetta: la mia camera non ha le pareti grigie, non è così grande e il mio letto non ha le lenzuola blu.
Dove sono finito?
Assottiglio gli occhi nel tentativo di attenuare un po' il mal di testa e mi guardo intorno: un'enorme libreria zeppa di libri occupa un'intera parete, c'è una scrivania bella grande con sopra accumulate decine di cose, un armadio relativamente piccolo, un sacco da boxe appoggiato al muro e una mensola con dei CD.
Chiudo forte gli occhi e li riapro.
No, sono ancora qui. Giro la testa e... beh, non è che mi possa lamentare di questa visione.
Alec, sdraiato a pancia in su, con gli occhi ancora chiusi, i capelli scompigliati, il petto nudo coperto dal lenzuolo solo fino alla base dell'addome e un'espressione beata dipinta sul volto.
Quanto è bello.
Poi mi accorgo che nemmeno io indosso la maglia. Indosso solo i boxer, in effetti.
No. Non avremo mica...?
No. No, non posso averlo fatto. La mia prima volta con Alec è qualcosa che voglio ricordare a tutti i costi, qualcosa di speciale per entrambi, non una cosa evaporata dalla mia mente a causa dei fumi dell'alcool.
Certo, Alexander dovrebbe avermelo impedito, ma forse aveva bevuto e dirmi di no è difficile, lo riconosco.
Mi lascio ricadere sul cuscino, ma così facendo sveglio Alec.
"Ehy - mormora con voce roca - come va?"
"Ml di test" borbotto.
"Mh" risponde mettendosi a sedere.
Si allunga verso il comodino, prende una pastiglia bianca e un bicchiere d'acqua e me li passa.
"Aspirina" spiega.
"Grzi" cerco di rispondere buttando giù acqua e aspirina.
Poi mi rimetto giù e aspetto che la pastiglia faccia effetto.
"Di nulla" risponde stiracchiandosi e, dopo essersi messo a sedere, tira le gambe giù dal letto e si alza.
Con una punta di delusione noto che porta un paio di pantaloni della tuta.
Ciabatta fino alla porta e biascica qualcosa come: "Resta qui, non alzarti, torno subito" ed esce dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
Affondo la testa nel cuscino, nel tentativo di ricordare qualcosa di più di ieri sera.
Dunque, ricordo che siamo arrivati al locale, che ho bevuto uno, due, tre drink prima di perdere il conto e che volevo ballare. Ho cercato di trascinare Alexander, ma lui si è rifiutato, quindi sono andato da solo.
Poi diventa tutto una macchia confusa.
Sbuffo per la frustrazione, dovrò chiedere ad Alec e perderò il diritto di vantarmi di reggere bene l'alcool.
"Colazione!" esclama Alexander entrando in camera.
Si è dato una pettinata, si è purtroppo infilato una maglietta e tiene in mano un vassoio con sopra una tazza di quello che dall'odore direi essere caffè, un croissant, una zuccheiera, un cucchiaino, tovagliolini e una bellissima rosa rossa.
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Under Pressure || Malec
FanfictionPer Magnus Bane è il primo giorno in una scuola nuova, a Brooklyn, fiancheggiato dagli amici di sempre, Ragnor e Raphael, che ogni giorno sostengono e supportano il loro amico nelle sue scelte stravaganti e dettate dal cuore. Ma i nuovi compagni di...