Capitolo 28

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Mi fiondo in mensa tallonato da Lydia. A una parte di me dispiace aver lasciato Magnus da solo in mezzo al corridoio, ma credo che possa resistere per cinque minuti.

Dal tono con cui ha parlato, Lydia mi è sembrata veramente preoccupata e questo non aiuta. Mentre corro, inizio a vagliare le possibili cause del malessere di Isabelle, dal calo di pressione al cianuro nel cibo, e il mezzo minuto che impiego per raggiungere la mensa pare prolungarsi all'infinito.

Quando finalmente arrivo al tavolo, noto immediatamente che mia sorella non c'è.

"Dov'è Izzy?!"

"Alec, che c'è? È tutto okay?" chiede Jace, preoccupato.

"Ditemi. Subito. Dov'è. Mia. Sorella."

"È là, in coda per il bis di budino alla vaniglia. Ha una vera e propria ossessione" risponde Simon, indicandomela.

Seguo il dito di Simon con lo sguardo e vedo che sì, Isabelle è effettivamente in coda al bancone.

Mi volto alla ricerca di Lydia, ma non la vedo più.

"Alec, sicuro di star bene?" chiede Clary.

"Sicuro. Avete visto Lydia?"

"Si è alzata un paio di minuti dopo di te, ha detto che aveva una verifica di storia e che voleva andare prima in classe. Perchè lo chiedi?" è il turno di Catarina.

"Perchè stavo parlando con Magnus quando è arrivata a dirmi che Izzy stava male, così sono corso qui e... CAZZO, MAGNUS!"

Riprendo a correre, stavolta verso il corridoio in cui ho lasciato Magnus. Tutto quello a cui riesco a pensare è che no, non può essere successo un'altra volta. Magnus è un ragazzo buono e la vita è stata crudele con lui, non si merita questo, non di nuovo. E poi, perchè Lydia, una dei miei migliori amici, ci avrebbe traditi? Sento il cuore scoppiare per l'ansia, ho veramente paura.

Quando raggiungo il corridoio in cui l'ho lasciato, lo trovo vuoto. Di Magnus nemmeno l'ombra.

Prendo il cellulare, con dita tremanti, e lo chiamo. Dopo un minuto abbondante di squilli a vuoto, risponde la segreteria.

Sono uno stupido. Stupido, stupido, stupido. Non avrei dovuto lasciarlo qui così, chissà cosa gli starà succedendo, non riesco a pensarci.

Mi accascio sul pavimento, con le spalle appoggiate al muro giallo del corridoio, cercando di fare mente locale. Dove potrebbero averlo portato? Non di nuovo nel laboratorio di biologia, tra qualche istante dovrebbe cominciare una lezione proprio lì. Nelle aule normali e in palestra no, tra poco riprenderanno le lezioni. In biblioteca nemmeno, ci sarà sicuramente qualcuno che ripassa. Forse nello sgabuzzino del secondo pian-

"Lightwood, cosa ci fa qui? La lezione sta per iniziare"

A parlare è stata la professoressa Corcoran. Non posso andare a lezione, devo cercare Magnus. Se le spiegassi tutto, forse si dimostrerebbe comprensiva e mi aiuterebbe.

"Professoressa, scusi, non posso partecipare allla sua-"

"Si sente male, Lightwood?"

"No professoressa, ma-"

"Niente ma, Lightwood. La voglio in classe tra un minuto o farò rapporto alla preside e prenderò provvedimenti disciplinari."

Sto per ribattere che se c'è in gioco la sicurezza di Magnus mi importa assai poco dei suoi provvedimenti, quando Jace si para davanti a me. "Non si preoccupi professoressa, Alec sarà in classe prima della campanella" afferma, regalandole uno dei suoi abbaglianti sorrisi.

Under Pressure || MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora