Under Pressure || Malec

Capitolo 20

Ancora non ci credo.

Io, Alexander Gideon Lightwood, proprio ieri mi sono presentato alla porta del ragazzo che mi piace, mi sono dichiarato - non so ancora bene con che coraggio io ci sia riuscito - e lui, il ragazzo più bello sulla faccia della Terra, ha ricambiato.

Ora ho un ragazzo.

E stiamo per andare al nostro primo appuntamento ufficiale.

O meglio, io sono già qui e sto aspettando che arrivi anche lui.

Avevo talmente tanta ansia che qualcosa andasse storto che mi sono presentato davanti al cinema con tre quarti d'ora di anticipo.

Ho anche già comprato i biglietti.

E devo ammettere che qui, in piedi in mezzo al marciapiede, inizia a fare freddino.

Guardo l'ora sul cellulare: le 17.59.

E se non si presentasse? Se ci avesse ripensato? Se avesse capito che può aspirare a qualcuno di gran lunga migliore di me? E se...

No, Alec. Non andare in paranoia. Magari è dietro l'angolo e adesso arriverà qui da te.

O forse no.

Mi siedo sulla fredda panchina fuori dal cinema, in attesa di non so nemmeno io cosa.

Tutto quello che riesco a fare è fissare un punto non meglio identificato dall'altra parte della strada.

"Ehy Fiorellino, aspetti qualcuno?" sussurra una voce direttamente nel mio orecchio.

Non credo di aver mai fatto un salto così alto in vita mia.

"MAGNUS" - urlo, affannato - non. farlo. mai. più."

Lui ridacchia, prima di dire: "Scusami tanto, Fiorellino" e mi lascia un bacio sulla guancia.

Ed ecco che arrissisco in 3, 2, 1...

"Era da tanto che aspettavi?"

"Cos... Io? Nono, affatto"

Mi guarda dubbioso per qualche istante, poi scrolla le spalle.

"Andiamo?"

"Andiamo."

Entriamo in sala, mostrando i biglietti alla ragazza che controlla l'ingresso, e prendiamo posto.

Abbiamo passato almeno un'ora a cercare un film che potesse interessare a entrambi: a me piacciono i film d'azione e i thriller, a lui commedie e film romantici.

Alla fine abbiamo optato per un giallo abbastanza leggero, un po' come i casi di Sherlock Holmes.

"Vuoi che prenda dei popcorn o qualcos'altro?" chiedo.

"No, grazie"

Cala un silenzio imbarazzante.

Non ho la minima idea di cosa dire.

A salvarmi sono le luci della sala, che si spengono annunciando l'imminente inizio del film, che non tarda a partire.

Tengo gli occhi puntati sullo schermo, troppo in imbarazzo per fare qualunque altra cosa.

Dopo qualche minuto dall'inizio, sento Magnus prendermi la mano.

È calda contro la mia, eccezion fatta per l'anello che porta al dito.

Da quell'istante, il mio cervello si disconnette totalmente.

                               ***

"... soprattutto quando hanno scoperto il colpevole, anche se io l'avevo già capito. Tu che ne pensi?"

Cosa?