diventare una cuoca era il tuo sogno da quando eri bambina. guardavi spesso trasmissioni di cucina, insieme ai tuoi genitori. avevi deciso che quello sarebbe stato il tuo lavoro, così all'età di 17 anni, lasciasti l'Italia, gli studi e la tua famiglia, e partisti per la Corea. in particolare ti piaceva la cucina Coreana. trovasti un piccolo appartamento, così lo comprasti. all'inizio iniziasi a cercare qualcuno che ti volesse prendere, mostrando le tue abilità, ma nessuno ti sceglieva. eri triste, non avevi ancora trovato un lavoro, dopo 2 settimane a Seoul. un mattino ti trovasti a passeffiare per le bancarelle della città, e ti ritrovasti davanti a un ragazzo.
:- ciao, sei nuovi da queste parti?- ti chiese. tu annuisti e ricambiasti il saluto. ti bloccò per un polso.
:- il mio capo ha detto di consegnarti questo- ti consegnò un foglietto. non potevi crederci. finalmente qualcuno aveva accettato le tue capacità, e ti veva assunta. abbracciasti il ragazzo, eri felicissima, tornasti a casa saltellando e sventolando in alto il foglio. avresti iniziato il giorno successivo. il tuo compagno era un certo Kim Seokjin. nn lo conoscevi ancora ma dal nome sembrava una persona abbastanza affidabile. attaccasti il foglio vicino al frigo, e andasti di sopra. i mettesti i panni per casa, e andasti di nuovo in cucina. iniziasti a preparare del riso al curry. in realtà era un piatto giapponese, ma in dispensa non avevi molto. dopo aver finito di mangiare, chiamasti i uoi per dargli la notizia, erano felici quasi quanto te. il giorno dopo ti preparasti per andare al lavoro, non avevi ancora la divisa, quindi ti mettesti una semplice camicia bianca, e sotto dei pantaloni neri. andasti davanti al ristorante ed entrasti. ti accolsero tutti bene, il capo aveva un aria da arrogante, ma in realtà era molto dolce.
:- lui è il tuo compagno, Seokjin, ti mostrerà cosa fare, va con lui- annuisti e seguisti il tuo "collega".la cucina era davvero enorme, rimanesti a bocca aperta, tutto messo in ordine, nessuna cosa fuori posto.
:- tieni, indossa la tua divisa- ti consegnò un grembiule bianco con un cappello da chef, solo che più piccolo. la prendesti e te la misi.
:- quì ci sono le pentole, mentre quì le posate e i vari mestoli. per il cibo le varie dispense e i frigoriferi- annuisti e ti misi all'opera. il primo cliente voleva del kimchi. un piatto tipico coreano, allora prendesti i giusti ingredienti e iniziasti a cucinare. finito il piatto, venne una ragazza abbastanza giovane, prese il piatto e lo portò al cliente. il lavoro proseguì a gonfie vele. te la cavavi abbastanza bene, il capo era davvero contento. verso le 12, tornasti a casa. posasti la divisa sulla lavatrice e ti andasti a cambiare. dopo aver mangiato, ti andasti a riposare. ogni giorno ti recavi a lavoro verso le 8 e tornavi alle 12:00. tu e Seokjin eravate davvero una bella coppia in cucina, sapevate cucinre allo stesso livello, e a differenza delle altre coppie, non litigavate mai. i clienti erano molto gentili, erano pazienti in caso di problemi in cucina. un giorno andasti a lavoro, ti aspettavi una giornata come tutte le altre. ti mettesti la divisa ed entrasti in cucina.
:- ciao Jin- ormai lo chiamavi con il soprannome che gli avevi dato. eravate diventati grandi amici. ammettevi a te stessa che un pò te ne stavi innamorando.
:- porta questo al cliente numero 3, le cameriere stanno facendo ritardo- annuisti, prendesti il piatto e lo portasti.
:- alla buon ora- disse il cliente.
:- mi scusi oggi le cameriere hanno fatto un pò tardi-
:- lasci stare signorina, ristorante pessimo- ti sentisti presa in giro allora rispondesti alla sua affermazione.
:- allora vada pure via- prese il cucchiaio con cui stava mangiando la zupp e lo fece cadera a terra. si alzò e se ne andò.
:- il conto- gli dicesti tu. allora lui si fermò e iniziò ad urlarti contro. tutti si girarno. le porte della cucina si aprirono. arrivò Seokjin inieme agli altri cuochi.
:- cosa sta succedendo?- disse. non appena vide il signore urlarti contro si avvicinò a te e mandò via il cliente. eri spaventata non era mai successa una cosa simile. ti scese una lacrima non appena vedesti tutti gli altri alzarsi e andare via. il locale era vuoto. andasti in cucina portando i piatti ormai vuoti. il capo chiuse il locale e vi mandò a casa. il resto dei giorni al ristorante non andava più nessuno, allora decisero di ciuderlo. ora non avevi più un lavoro, tutto per colpa tua.
:- ci sei?- Jin era venuto a casa tua.
:- Ciao Jin- lo salutasti e lui ti abbracciò.
:-perchè ci sono delle valigie?-
:- sono le mie, domani me ne torno in Italia-
:- stai scherzando? tu resti quì-
:- no Jin, combinerei altri guai- lo facesti entrare, lui si accomodò sul divano. gli portasti del tè verde. beveste e iniziaste a parlare.
:- che lavoro fai ora?-
:- ancora niente, ma troverò qualcosa, Seoul è abbastanza grande-
:- mh, ok- ti arrivò poi una chiamata. andasti a rispondere. era la donna che ti aveva venduto la casa, diceva che non avevi pagato i due mesi e che quindi ti avrebbero tolto la casa. posasti il telefono e andasti sul divano, avevi le lacrime agli occhi.
:- cosa ti ha detto? chi era?-
:- la propietaria di casa, mi toglieranno l'appartamento-
:- vieni a vivere da me, la mia casa è abbastanza grande-
:- causerei troppi danni, e poi i tuoi genitori?-
:- loro non abitano con me, vivono a Pusan- annuisti. di pomeriggio prendeti le valigie. avresti prolungato il tuo soggiorno da Jin, la cosa non ti dispiaceva affatto essedo che te ne eri innamorata,ma il fatto di causare problemi, ti metteva ansia.
:- queta è la tua camera, poi la cucina e il soggiorno, se ti serve il bagno, puoi andare sia sopra che sotto.- annuisti e sorridesti.
:- grazie oppa-
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BTS one shot
FanfictionBTS one shot in your area...ddu ddu ddu...ok la smetto, dal titolo si capise tutto, se siete interessati leggete, altrimenti andate avanti ^-^. Buona Lettura!