Yoongi

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-smut-

lo amavi da tanto tempo, ma non riuscivi a confessarti. era lui Min Yoongi, aveva un cuore freddo con tutti, ma quando parlava con te, sembrava far sciogliere quelle pareti ghiacciate. andavate alla stessa scuola privata per piano forte, lo vedevi molto spesso, era più grande di te di solo 2 anni, infatti stava 2 classi dopo la tua. spesso vi incontravate nei corridoi e ci scambiavi qualche parola, volevi tanto riuscire a dichiararti, ma non sapevi se avrebbe accettato. andasti nella tua classe, il professore ti aspettava in piedi vicino al tuo piano. ti sedesti e iniziasti a suonare una delle tue melodie preferite. 

-eccellente signorina, in questi giorni sarò un pò impegnato, ma ho pensato che potrebbe continuare ad allenarsi con il signorino Min, penso tu lo conosca- annuisti alzandoti e prendendo gli spartiti.

-allora le vostre lezioni inizieranno domani, gli ho già parlato, per lui va bene, arrivederci- lo salutasti annuendo e uscendo dalla classe. eri felicissima, avresti passato dei pomeriggi al suo fianco, anche se solo per delle lezioni. nel mentre eri immersa nei tuoi pensieri, non ti accorgesti che qualcuno stava passando davanti a te, e ci andasti a sbattere contro. cadesti a terra, e insieme a te, caddero anche i fogli. 

-scusami tanto, che sbadata- sussurrasti iniziando a raccogliere i fogli. ne stavi per prendere uno, ma una mano lo fece prima di te, lo guardasti, era lui. sbattesti le palpebre incredula.

-questo deve essere tuo- ti disse porgendoti lo spartito che ti era caduto, annuisti ringraziandolo e salutandolo velocemente. "che figuraccia" pensasti, mentre te ne andavi a casa. il giorno dopo ti preparasti mezz'ora prima. andasti a casa sua, la sera precedente ti aveva scritto il suo indirizzo. bussasti alla porta, sospirando. ti venne ad aprire la madre, la salutasti ed entrasti in casa, togliendoti le scarpe e indossando le ciabatte che c'erano davanti all'entrata. la casa all'interno era bellissima, il salotto era molto accogliente, salisti al piano di sopra e bussasti alla camera che, come ti aveva detto la signora, doveva essere la sua. ti fece entrare salutandoti con un sorriso a 32 denti. ti fece sedere e iniziò a mostrarti alcuni dei suoi spartiti.

-.proviamo a farne una insieme- annuisti, avevi le mani che ti tremavano, avevi paura di sbagliare, iniziasti a suonare. eravate così vicini, ti girasti per guardarlo, la faccia concentrata sui tasti. ti rigirasti iniziando a suonare . finita la canzone si alzò. lo guardasti, stava prendendo altri fogli.

-quale preferisci?- ti mostrò due canzoni. alzasti le spalle.

-scegli tu, per me vanno bene entrambi- annuì prendendo un altro foglio e sedendosi, iniziando a suonare. non conoscevi questa melodia, era la prima volta che la sentivi, era così carina e rilassante.

-ti piace?- annuisti guardandolo sorridendo.

-l'ho scritta io, per, una persona speciale- abbassasti la testa sorridendo leggermente. alzasti lo sguardo, ti ritrovasti il viso vicino a lui. lo fissasti, chiudesti gli occhi e lasciasti che quel bacio si avverasse. vi staccaste per prendere fiato.vi ribaciaste, sta volta più intensamente, inseriste anche le lingue, rendendo il bacio caldo e voglioso. ti tolse la maglia, slacciandoti il reggiseno e iniziando a torturarti prima con le mani, poi con la bocca, lasciandoti succhiotti ben evidenti su tutto il bacino, fino al collo. si tolse la maglia, ti prese e ti poggiò sul letto, togliendoti i pantaloni e iniziando a istigarti da sopra le mutande. tu da sotto ansimavi cercando di prendere fiato. ti baciò per non farti gridare, quando inserì le dita in te, facendo entra ed esci dalla tua intimità. avevi gli occhi lucidi, le labbra rosse. ansimavi sotto di lui, gli avevi messo le braccia attorno al collo e spingevi sempre più giù la sua faccia, tirandogli leggermente i capelli dal piacere.

-aspetta piccola- prese dal cassetto un preservative e se lo infilò, entrando in te, prima con spinte leggere, poi iniziando a muoversi sempre più forte, facendoti venire, gridando leggermente dal piacere, mischiato al dolore. dopo poco venne anche lui. si stese vicino a te e ti prese la faccia tra le mani, lasciandoti un bacio veloce sulle labbra. lo guardasti sorridendo.

-ti amo- gli sussurrasti abbracciandolo.

-anche io jageun(piccola in coreano)-

BTS one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora