eri in quella stanza al buio, da sola. faceva freddo, non potevo ancora crederci. perchè uno come lui, mi aveva fatto questo? mi portarono da mangiare 2 ragazzi. mi pare si chiamassero Namjoon e Seokjin. il cibo era freddo, ma i loro sguardi ancora di più, perciò continuai a mangiare. dopo aver finito, presero il piatto e se ne andarono, richiudendo la porta a chiave, mi scese una lacrima. poi una, poi due. iniziai a piangere, cercando di darmi forza. alla fine mi fece un sacco male la testa e svenni. mi risvegliai. vedevo luce. non ero più seduta su quella sedia fredda. due braccia davanti a me. riconobbi la voce.
:- forza vieni! ti prenderanno-
:- no Jungkook, fai parte di loro-
:- non più- le due braccia mi afferrarono. proprio nel momento in cui mi toccarono, la luce iniziò a spegnersi. buio, di nuovo.
:- svegliati!- sentì dell'acqua cadermi addosso. aprì gli occhi. davanti a me un ragazzo con il ciuffo menta.
:- alla buon ora, principessa- lo disse con aria arrabbiata.
:- chi sei?- lo chiesi impaurita dalla sua faccia. aveva uno sguardo serio\innervosito.
:- sono le 3 di notte, prova a fare casino e ti ammazzo.- prese una corda. mi slegò, gli avrei tirato un calcio dritto dove non batte il sole, ma avevo gambe e piedi legati. stavo per cadere a terra, quando lui mi afferrò. mi prese a sacco di patate e mi portò in un salottino. credo che la stanza buia era molto meglio. faceva ancora più freddo. i divani erano strappati. a terra goccioline di sangue secco. vicino al muro, appese varie armi, pistole, fucili da caccia. mi fece stendere sul divano e mi legò. mi sentivo la corda stringere forte il bacino. ero bloccata non riuscivo a muovermi. si sedette su una poltroncina là davanti e mi diede la buona notte nel suo modo scorbutico, ovvero
:- piangi, respira, prova a svegliarmi e sei morta- poi dopo 2 minuti si addormentò. avendo dormito prima, non avevo sonno. le sue parole mi avevano bloccata più di prima. iniziai a fissare il vuoto, quando sentì uno scricchiolio. mi sentì leggermente meno stretta. guardai la corda e notai che si stava slacciando. iniziai a muovermi facendo attenzione a non svegliarlo. avevo le goccioline di sudore che scendevano. il mio battito cardiaco era sempre più veloce. alla fine la corda si ruppe. proprio nel momento in cui stava per toccare terra, l'afferrai. mi alzai. avevo paura, e non poca. iniziai a sgattaiolare. alla fine mi ritrovai davanti ad una porta. era chiusa a chiave. mi guardai a torno e alla fine notai sotto di me un tappeto. perchè un tappeto dentro casa? lo sollevai leggermente e trovai la chiave. girai la chiave nella serratura, e finalmente si aprì. c'era un giardino. il recinto a torno non era troppo alto, avrei potuto benissimo scavalcare. uscì fuori, chiusi la porta e misi in tasca la chiave. scavalcai il cancelletto e fui fuori. proprio in quel momento sentì un rumore all'interno della casa, come un fischio, un allarme. sentì tutti svegliarsi e iniziai a correre. non sapevo dove stavo andando, ma l'unica cosa che m'importava era scappare. mi vennero in mente le parole del menta. le goccioline di sudore iniziarono a scendere quando sentì una macchina dietro di me. dopo 5 minuti, non sentì più niente. mi fermai. case. ma alle 4 di notte dormivano tutti sicuramente. non avrei voluto svegliare persone e poi coinvolgerle nel caso. mi sedetti a terra, in un angolo buio. dopo 2 minuti, un coltello davanti ai miei occhi.
:- puttanella, volevi scappare- mi tirò per i capelli, mi alzai. di nuovo lui. il menta.
:- a casa faremo i conti- io ero paralizzata. mi misero in un furgone. scotch sulla bocca, mani e piedi legati.
:- Yoongi è colpa tua. dovevi guardarla e legarla meglio- a parlare era stato Namjoon. a quanto pare era il leader del gruppo.
:- ehi Kookie, prenderai il suo posto- mi giratti e viddi Jungkook annuire. arrivati alla casa, mi slegarono i piedi. entrai, mi fecero sedere sul divano di prima.
:- scappa un'altra volta e giuro che di te resta soltanto il corpo.- credo che il menta sia il più pauroso del gruppo. tutti salirono le scale, alla fine rimasimo io e Jungkook.
:- scusa- me lo disse quasi con tono credibile. mi faceva quasi pena, poi ripensai alla situazione e gli dissi in risposta, con non so quale coraggio
:- vaffanculo. delle tue scuse non me ne frega un cazzo- lui mi guardò negli occhi. i suoi erano lucidi. venne verso di me e mi abbracciò.
:- davvero scusa, non volevo- iniziò a piangere. scesero lacrime anche a me. con voce spezzata gli dissi.
:- perchè l'hai fatto allora?- fermò l'abbraccio e mi guardò dritta negli occhi.
:- sono uno stupido, ecco perchè. ora fa silenzio.- mi slegò le mani, i piedi e mi fece alzare. poi mi diede una chiave e un ferma capelli.
:- ora scappa. lato ovest dritta.- io annuì. dovevo fidarmi? eppure mi aveva liberata. mi fece uscire dal portone di casa. mi bloccò il polso. io mi girai. sentì le sue labbra bagnate dalle lacrime, toccare le mie. mi stava baciando?. ricambiai il bacio. non so perchè ma non mi dipsiaceva il momento. lo amava? non lo sapevo ancora. ma quel bacio mi fece venire tanti ricordi in mente, che lo ribaciai. mi abbracciò, poi mi sussurrò all'orecchio
.- ora vai. ci vediamo domani forse- mi fece l'occhiolino e mi sorrise. il suo sorriso da coniglietto. lo adoravo, stavolta glie lo dissi.
:- non riesco a odiarti Kookie- lo baciai. lui mi prese in braccio. poi si staccò.
:- non possiamo. non ora, scappa- mi lasciò di nuovo a terra e chiuse la porta. nel momento in cui stavo per andarmene, sentì uno sparo. poi un altro, e ancora altri. in tutto 6 spari. caddi a terra, mi venne d'istinto aprire la porta e correre dentro.
:- JUNGKOOK!- mi sentì avvolta in un abbraccio. a terra i corpi dei ragazzi. mi girai e mi ritrovai davanti la faccia di Jungkook. lo abbracciai.
:- ti amo- glie lo dissi sinceramente.
:- li ho uccisi. come puoi amarmi ancora?- lo guardai negli occhi.
:- erano criminali. la polizia non ti farà niente.- ci baciammo. il giorno dopo andammo insieme alla centrale. per fortuna Jungkook, aveva fatto soltanto bene ad ucciderli.
:- ehi ragazzino, non devi affatto preoccuparti. quei sei ragazzi erano dei pazzi killer. hanno ucciso non so quante donne, chi stuprate, chi a coltellate o colpi di pistola. li cercavamo da tempo. come hai fatto a scoprire il loro nascondiglio?- Jungkook non rispose.
:- non importa. almeno ora nessuno verrà più ucciso. grazie- salutammo il poliziotto e uscimmo.
...
:- Mamma, come continua la vostra storia? -
:- il papà è proprio bravo!-
:- shh bambini, ora a nanna, forza me lo avevate promesso.- i bimbi tirarono.su le coperte e si misero a dormire.
:- notte piccoli miei.-
.- notte mamma-
.-buona notte mamma-
uscì dalla cameretta. baciai Jungkook e andammo nella nostra stanza.
:- ti amo Jungkook-
:- ti amo anche io darling- era il soprannome che mi aveva dato. stavamo insieme da 8 anni. eravamo più che felici. avevamo 2 bambini e una nostra casa. e questa era la storia della nostra vita ❤.
FINE.
SPAZIO AUTRICE
che ne pensate? fatemi sapere nei commenti ^-^.
STAI LEGGENDO
BTS one shot
FanfictionBTS one shot in your area...ddu ddu ddu...ok la smetto, dal titolo si capise tutto, se siete interessati leggete, altrimenti andate avanti ^-^. Buona Lettura!