Jimin

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-Jealous Smut-

eri uscita con una tua amica, non vi vedavate da tempo a causa del tuo lavoro da cameriera nel bar che si trovava vicino alla fermata del bus. avevate passato l'intera giornata insieme, ti eri divertita molto con lei. di pomeriggio andasti a lavoro, prima salutasti Jimin, eravate fidanzati da molti anni, lo amavi, a volte ti ricordava un bambino, amavi ogni suo lato, uscisti di casa e ti dirigesti a lavoro. mettesti il tuo solito uniforme, e ti mettesti dietro il bancone. arrivarono subito dei ragazzi, si sedettero davanti a te e ordinarono da bere. portasti il loro ordine, non appena poggiasti il vassoio sul tavolino, ti sentisti toccare il tuo lato B. ti girasti di scatto e guardasti dietro di te, notasti poi i ragazzi ridacchiare, prendesti il vassoio vuoto e lo andasti a posare. 

-vado un attimo in bagno, controlla che tutto vada bene- ti disse il tuo collega. annuisti rimanendo ferma al posto di lavoro. subito dopo i ragazzi si alzarono, per pagare il conto.

-baby, quanto ti devo?- lo guardasti male, porgendogli lo scontrino. ti pagarono, notasti insieme ai soldi un foglietto, non ci facesti caso e lo mettesti in tasca, pensando di averlo perso prima. verso le 19 tornasti a casa, lasciando la tua divisa sul bancone del bar. apristi la porta, il tuo ragazzo era arrivato prima di te, lo salutasti baciandolo intensamente.

-mi mancavano le tue labbra- ti sussurrò all'orecchio. sorridesti lasciandogli un bacio veloce e andasti a cambiarti. mentre camminavi verso il piano di sopra non ti accorgesti che ti cadde il foglietto che avevi messo prima in tasca. ti cambiasti velocemente e scendesti, notasti il tuo ragazzo osservarti con faccia seria ma allo stesso tempo confusa.

-cosa c'è?- lo vedesti venire vicino a te, ti mostrò un foglietto.

-questo cosa significa?- prendesti il foglietto e leggesti cosa c'era scritto. "text me\call me baby **********" lo guardasti, ti ricordasti dei ragazzi, e di cosa era successo prima. guardasti Jimin gettando il biglietto.

-sono solo dei stupidi ragazzi, è una storia molto lunga, li ho incontrati al bar- ti prese in braccio e ti portò in camera, chiuse la porta.

-ora riceverai la tua punizione BABY- scandì bene l'ultima parola. lo guardasti, dalla sua faccia si capiva tutto, era arrabbiato, e quando si arrabbiava, sapevi che non avresti camminato per giorni.

-almeno vacci piano- lui ti mutò baciandoti e leccandoti le labbra.

-decido io cosa fare- ti sussurrò all'orecchio leccandoti il lobo. ti tolse la maglietta, iniziò a lasciarti una scia di caldi baci lungo tutto il collo, fino ad arrivare al reggiseno. lo tolse via, iniziando a leccarti il seno, risalendo alle labbra e iniziando a ribaciarti, scese con una mano fino alla tua intimità, ti fece stendere, sfilandoti la gonna e subito dopo, iniziando a provocarti da sopra la mutanda. ansimavi, dal piacere, mettesti le braccia attorno al suo collo.

-ti prego, entra- ti guardò sorridendo maliziosamente, ti guardò con occhi che dimostravano tutto il piacere che provava in quel momento. lo baciasti, lui approfondì il bacio, inserendo la lingua.  si tolse i pantaloni e i boxer, e dopo pochi minuti entrò in te, con spinte forti.  gemevi sotto al suo corpo, mentre gli tiravi leggermente i capelli dal piacere. venisti dopo poco, allora avvelocizzò, e venne anche lui, facendoti ingoiare tutto. chiudesti gli occhi e allargasti le braccia posandole sul materasso sfinita. ti prese in braccio come se fossi una sposa e ti fece sedere in braccio a lui. lo guardasti, ti baciò.

-scusami daddy- lo dicesti scherzosamente, sapendo quando gli piaceva venire chiamato così, in questi momenti intimi. poggiasti la testa sul suo busto ormai scoperto, chiudendo gli occhi e ti addormentasti, abbracciata al ragazzo che più amavi.

                                                                                                                                                           FINE.



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