1.Namjoon

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era estate, molte volte nella tua città venivano molti turisti, questa volta però non c'era traccia di nessuno di nuovo. stavi sul tuo letto e messaggiavi con la tua migliore amica. vi sareste viste il pomeriggio stesso per un'uscita. la scuola era finita, avevi preso il diploma, il mese prossimo saresti andata in Corea. non volevi lasciare la ua famiglia, ma fin da bambina avevi questo sogno, visitare uno dei tuoi posti preferiti in assoluto. volevi assaggiare le varie pietanze. saresti andata lì qualche mese, poi saresti tornata per le vacanze di Natale. avevi trovato lavoro online, ma due giorni dopo l'zienda aveva chiuso. cercsti sul web e trovasti posti liberi di lavoro in Corea. avresti fatto la commessa in uno dei supermercati di Seoul. di pomeriggio uscisti. fuori faceva davvero caldo. ti attiravano molto le persone asiatiche, ogni volta che ne vedevi una ti avvicinavi e cercavi di farci amicizia. incontrasti la tua amica. vi salutaste e iniziaste a camminare. non c'erano molte person per il troppo caldo, ma ciò non ti dispiaceva.

:- guarda là- ti disse la tua amica. ti girasti verso la parte indicata. vedesti un ragazzo, forse più grande di te. appena si girò incontrasti i suoi occhi. abbassasti lo sguardo e continuasti a camminare.

:- cosa c'era?- chiedesti alla tua amica.

:- cosa? non lo hai visto? era un asiatico, peccato- la fulminasti con lo sguardo.non appena la vedesti alzarsi e andare a chiamare quel ragazzo.

:- ehilà, ciao, sei nuovo da queste parti?- il ragazzo annuì. era coreano, per fortuna avevi studiato a fondo quella lingua. la tua amica capì solo che si chiamava Namjoon e che aveva 28 anni. tu ne avevi 19.

:- oh, lei è la mia mihgliore amica, Y\N- tu la guardasti, poi ti girasti verso il ragazzo e lo salutasti sorridendo.

:- sai, ha una gran attrazione per gli asiatici, specialmete i cor- calpestasti il piede alla tua amica, che si zittì guardando in basso.

:- bene, oi dobbiamo andare, ciao- ti girasti e trascinasti la tua amica con te. quando non lo vedesti più, la lasciasti.

:- ma cosa vai a dire?- lo dicesti con aria arrabbiata.

:- ehi, ehi, calma! volevo solo trovarti un ragazzo- ti disse. tu sbuffasti e continuasti a camminare ingorandola.

:- non è colpa mia se nessuno ti calcola- la guardasti di nuovo.

:- non è colpa mia se esco con una che mi fa fare solo brutte figure- la tua migliore amica si indicò.

:- dici a me?- accellerasti il passo lasciandola indietro.

:- ehi dai! aspetta!- iniziast a correre. ti tornò il sorriso, era incredibile. pochi minuti fa eri arrabbiata e ora avevi già il sorriso. si vedeva che eravate migliori amiche. lei sapeva ogni tuo singolo segreto. passò una settimana, poi due, tre. alla fine arrivò il giorno della tua partenza. andasti all'aereoporto per prendere l'aereo. eri 10 minuti in anticipo, con te c'erano i tuoi genitori e la tua migliore amica.

:- ci vediamo Chiara- l'abbracciasti, poi salutasti i tuoi. avevano le lacrime agli occhi. salisti sull'aereo. dopo mezz'ora ti addormentasti. ti risvegliasti sentendoti toccare la spalla.

:- mmh, cosa?- chiedesti e poi ti girasti.

:- scusi potrei sedermi quì? i posti sono occupati- tu annuisti. poi lo guardasti meglio. " ma certo!" pensasti. " lui è il ragazzo che avevamo incontarto quel giorno" lui si accorse del tuo sguardo puntato su di lui, si girò verso di te.

:- ci conosiamo?- a sentire la sua voce ti girasti verso il lato opposo di scatto. due secondi dopo, sentisti un telefono squillare. era il suo. lo prese e rispose.

:- sì, no, non urlare!- sentisti dire. ti girasti verso di lui. dopo pochi minuti spense la chiamata.

:- scusami, a volte esagera un pochino con i toni- ti disse, tu annuisti e ti girasti verso il finestrino. ormai eri in altro, l'Italia già ti mancava, ma a Seoul avresti trovato un buon lavoro. 

:- piacere Namjoon, ma puoi chiamarmi Joonie o Nam- ti girasti verso di lui. gli porgesti una mano

:- piacere Y\N- lui sembrò guardarti stranamente. ritirasti la mano ricordandoti che loro s'inchinavano.  abbassasti lo sguardo.

:- non sei coreana vero?- tu gli dicesti di no. poi prendesti il telefono. erano le 19 di sera. tra un pò l'aereo sarebbe atterrato. 

:- dove sei diretta? -  ti chiese.

:- a Seoul -

:- oh davvero? Anche io- tu sorridesti e riprendesti a fissare il cielo ormai scuro. Dopo 10 minuti l'aereo atterrò. Namjoon sembrava molto ansioso.

:- qualcosa non va? Ti senti bene? - lui so girò verso di te ed annuì.

:-sisi tranquilla, è solo che domani ho un provino e sono molto ansioso - tu lo guardasti sorridendo. E annuisti.

:- tranquillo andrà bene- lui ti ringraziò.

:- bene, ci dobbiamo lasciare quí, magari ci vediamo in giro- ti disse. Tu annuisti e lo salutasti, eri diretta verso all'hotel da te prenotato. Chissà se si sarebbero incontrati veramente in futuro.

BTS one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora