mi presento, mi chiamo Y
e ho 20 anni. vivo da sola a Seoul e come lavoro, faccio la baby sitter.
Y
POV
scesi le scale e andai in cucina, misi il cellulare sotto carica e mi spostai in salotto. iniziai a riordinare quando ad un tratto, sentì un rumore provenire da sopra. mi precipitai velocemente ed entrai in camera della piccola. stava cercando di uscire dalla culla, ma le sbarre non glie lo permettevano. andai lì vicino e la presi in braccio. iniziai a cullarla, poi scesi e la posai sulla sua sediolina. presi il suo omogenizzato dal frigo e glie lo diedi. poi la cambiai, le misi il giubbino e andammo a fare una passeggiata. era da tre settimane che guardavo quella bambina. i suoi genitori avevano fatto un incidente ed erano entrambi in coma. sapevo che la bambina aveva un fratello maggiore, ma i medici non me ne hanno mai parlato fino a fondo, mi hanno solo detto che è scappato di casa a soli 18 anni, per poi non tornare più. mi pare si chiamasse Jimin, Park Jimin, mentre la piccolina che tenevo fra le braccia, si chiamava Park Salang, che in italiano significa amore. ero seduta su una panchina, quando vidi un ragazzo avvicinarsi. si sedette sulla mia stessa panchina.
:- ciao- dissi un pò in imbarazzo. misi la bambina sul passeggino e mi alzai. quando lui mi fermò.
:- ciao, conosci queste persone?- mi mostrò la foto. li riconobbi subito, erano i genitori di Salang, ma percè aveva la loro foto?
:- sì, li conosco, lei è la loro bambina- lui si alzò e mi chiese se sapevo dove erano. io annuì e mi chiese di portarlo da loro. gli dissi dell'inciente che avevano fatto, e vidi dai suoi occhi cadere una lacrima. cadde a terra in ginocchio e iniziò a piangere. la gente che passava a volte si fermava e guardava la scena. allora mi sedetti vicino a lui, e gli chiesi perchè voleva vederli. si asciugò le lacrime e si alzò.
:- io sono loro figlio. Park Jimin- a quelle parole, rimasi un pò shoccata. era davvero carino. gli dissi che se voleva lo potevo portare all'ospedale, nella loro stanza, ma lui mi chiese semplicemente di porarlo a casa. allora iniziammo a camminare, io gli raccontai un pò di me, e lui mi raccontò un pò di lui, e di cosa aveva fatto in questi giorni. arrivammo a casa e lo feci sedere sul divano. mi chiese se poteva prenderla in braccio, io annuì e glie la diedi. ora mi accorgevo quando fossero uguali. andai in cucina e gli portai un pò di acqua fresca con del cibo. lui mi ringraziò ed iniziò a mangiare. la sorellina nel frattempo lo guardava e sorrideva. dopo aver mangiato mi disse che aveva sonno, allora gli dissi dov'era la sua camera. lui si alzò ed andò a dormire. era una persona davvero bella e gentile, ancora non capivo perchè fosse scappato di casa.
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BTS one shot
FanfictionBTS one shot in your area...ddu ddu ddu...ok la smetto, dal titolo si capise tutto, se siete interessati leggete, altrimenti andate avanti ^-^. Buona Lettura!