capitolo speciale 2.

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il giorno dopo arrivasti a scuola con alcuni minuti di ritardo, per la tua prima volta ti ritrovasti ad entrare da sola in classe, con gli occhi dei tuoi compagni e del tuo professore puntati su di te. proprio non eri riuscita ad addormentarti la sera scorsa, da quando avevi rifiutato la richiesta di Jimin avevi iniziato a sentirti strana, era come se la vostra amicizia fosse finita tutto d'un tratto. ti andasti a sedere al posto, e cacciasti i libri riponendone alcuni sotto al banco. qualche minuto dopo sentisti qualcosa arrivarti sul banco per poi cadere a terra vicino ai tuoi piedi. ti abbassasti e l'afferrasti. era una pallina di carta accartocciata. l'apristi e leggesti ciò che c'era scritto. "dobbiamo parlare" era da parte di Jungkook. chiudesti gli occhi e sospirasti, puntando il tuo sguardo sulla figura del ragazzo seduto nella fila accanto alla tua, intento ad ascoltare la lezione, che passò molto in fretta. uscita da scuola, come già ti immaginavi, trovasti il moro seduto sul muretto vicino al cancello. ti avvicinasti a lui lentamente, avevi ansia e non avevi tanta voglia di parlare di quello che era successo l'altro giorno, ma sapevi che questo era l'unico momento in cui avresti potuto chiarire con lui, quindi con forza andasti da lui richiamando la sua attenzione su di te. appena ti vide si girò e ti regalo uno dei suoi magnifici sorrisi da coniglietto, quindi lo salutasti solamente con un cenno di capo.

-ecco, credo tu già sappia di cosa volevo parlarti- disse scendendo dal muretto e mettendosi davanti a te. annuisti e abbassasti di poco lo sguardo sentendoti arrossire ripensando alle sue labbra sulle tue.

-Y\N, non era mia intenzione, o meglio...tu...tu mi piaci-

Rimanesti ferma davanti a lui,in effetti dopo quello che era successo non ti aspettavi altro se non questa frase, cercasti di trovare qualcosa eer uscire da questa conversazione al piú presto, ma sta volta non fu tua madre la salvezza,ma bensì Kim Taehyung, tuo migliore amico dalle elementari. Si fermó dritto davanti a te.
-interrompo qualcosa?- disse come suo solito a voce bassa. Notasti il moro cercare di rispondere ma lo precedesti.
- in realtà no- dicesti tu girandoti e dando le spalle a Jungkook. Sapevi già che il ragazzo avrebbe trovato qualsiasi occasione per parlaeti,ma ora l'unica cosa che volevi era andartene da lì in fretta. Il castano ti prese per mano ed inizió a correre, non dandoti il tempo per salutare l'altro, che nel frattempo aveva lo sguardo basso. Dopo circa dieci minuti di corsa, vi ritrovaste davanti a una fontana che conoscevi troppo bene.
-Oddio non ci credo- dicesti quasi in un sussurrone guardandoti attorno. Il ragazzo sorrise.
-è tutto come un tempo, visto?- disse lui prendendoti per mano e portandoti vicino al laghetto in cui nuotavano ancora le stesse paperette di quel giorno.
- ricordi cosa successe in questo punto preciso?- disse il ragazzo guardandoti dritto negli occhi e facendoti distogliere lo sguardo dal lago. Ci pensasti su e alzasti le spalle, davvero non ricordavi.
- bene, allora lascia che ti rinfreschi la memoria- disse per poi portarti vicino ad un albero. Sopra erano incise due lettere, una (Y/N) e una T. Sfiorasti con il dito quelle due lettere e sorridesti al ricordo.
- quì é dove promisimo di non lasciarci mai...- dicesti abbassando lo sguardo per poi riportarlo al suo viso. Lo vedevi sorridere e guardare contento le due lettere. Improvvisamente il tuo sorriso svanì, non appena lo vedesti mettersi in ginocchio di fronte a te. Ti allontanasti di un passo. Sentivi gli occhi lucidi e pensavi "non anche lui". Ma a distoglierti dai pensieri furono le sue parole
-Y/N, mi chiedevo, io e te siamo da ormai troppo tempo amici, solo amici. Sono contento che entrambi abbiamo mantenuto questa promessa, ma, in tutti questi anni...tutto il tempo trascorso sl tuo fianco...Y/N io credo di essermi innamorat- non lo lasciasti finire che scappasti via piangendo. Avevi perso anche lui? Tutta colpa della tua ingenuitá. Vicino a quel lago aveva fatto la stessa e identica cosa, ma con un'altra bambina quando eravate piccoli. Tu ti eri ingelosita ed eri andata via piangendo, ma poi ti sentisti prendere per mano e trascinarti da qualche parte. Ti ritrovasti a un metro da lui, e poi faceste la vostra promessa. Dopo vari minuti di corsa ti fermsasti quasi davanti al cancello di casa tua e ti buttasti a terra in ginocchio iniziando a piangere, come non avevi mai fatto prima d'ora. Perché tutti ora? Perché proprio ora?

Angolo Autrice
lo so, dovevo pubblicarlo ieri e vi chiedo scusa per il ritardo, domani parte 3. 💕

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