2.Jimin

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Y

era a casa della piccola Salang, il medico aveva appena chiamato a casa e le aveva detto che la madre della bambina si era svegliata dal coma. lei era felicissima, sperava di poter rimanere baby sitter della bambina anche quando la madre sarebbe tornata a casa. ora stava preparando la colazione. era in cucina vicino ai fornelli a scaldare del latte. a un tratto si sentì avvolta da due braccia. si girò e si trovò davanti la figura di un Jimin assonnato.

:- ehm... ciao...- disse imbarazzata. il biondo si andò a sedere vicino al tavolo e gli disse "buongiorno". lei si rigirò e spense il fuoco. prese il latte e lo lascio raffreddare un pochino, non appena fu tiepido lo rovesciò nel biberon e iniziò a salire le scale. nel frattempo Jimin si era addormentato seduto sulla sedia, con la testa poggiata sul tavolo. Y

salì le scale, aprì la camera della piccola e posò il biberon sul comodino vicino alla culla. prese la piccola e la cambiò velocemente. poi si sedette con lei in braccio su un lettino e le diede la colazione. finito di mangiare, si alzò e la portò giù. quel giorno sarebbero andati tutti e tre a trovare la mamma. posò la piccola in un seggiolone lì vicino e andò dinuovo in cucina. trovò un Jimin addormentato sul tavolo. allora gli scosse leggermente la spalla. lui si alzò e aprì gli occhi su guardò attorno e si alzò. andò vicino al frigo e prese il latte. poi lo riposò e prese una bottiglia di succo alla pesca (non pensate male), poi prese delle fette biscottate, alla fine bevve un bicchiere intero di succo e qualche mozzico alla fetta biscottata. stava uscendo per andare a lavorare, quando Y

lo fermò e gli chiese.

:- Jimin, che lavoro fai?- lui in risposta le disse che faceva parte di una boy band coreana.

:- non è un pò troppo pocco quello che hai mangiato? insomma devi ballare e cantare, non hai abbastanza forza se non mangi bene- lui abbassò lo sguardo e le disse che non aveva molta fame. lei annuì e gli sussurrò un " va bene". allora Jimin si girò aprì la porta e salutò la sorellina e Y

, che contraccambiarono il saluto, poi uscì e si chiuse la porta alle spalle. era diretto alla Big Hit, era diventata la sua casa ormai. spesso lavorava davvero molto, non credeva mai di fare una coreografia perfetta, per questo si allenava e dava sempre il meglio. non mangiava molto, da piccolo veniva sempre bullizzato per la sua corporatura, e una volta una fan gli disse che era grasso. da quel giorno ha iniziato a mangiare di meno e allenarsi di più. ciò una volta ha comportato perdita di molto sangue dal naso, ma la cosa che gli importava di più era dare il meglio e non deludere le persone che gli erano accanto da tanto. Y

lo trovava perfetto. aveva delle labbra bellissime, una faccia bellissima per non parlare del suo sorriso. credeva di essersi presa una leggera cotta, ma essendosi conosciuti da un giorno preferiva aspettare e vedere se Jimin contraccambiava i suoi sentimenti. il suo carattere era bellissimo, era sicura che in futuro sarebbe statoun gran padre. la cosa che ancora doveva aver chiara era perchè lui fosse scappato di casa. magari lo aveva fatto per la boy band o forse per dei litigi con i suoi. non lo sapeva ma non volva chiederlo, era così felice quei giorni che fargli tornare un brutto ricordo,avrebbe fatto star tiste anche a lei. verso le 13:00 Jimin tornò a casa.era molto stanco e si andò a fare la doccia. Y

aveva preparato il pranzo, lui andò in cucina, bevve un pò d'acqua e poi andò in camera sua. era molto stanco e gli si vedeva dalla faccia, ma Y

capiva anche che aveva fame. non vederlo mangiare la faceva stare in pensiero. preparò il piatto del ragazzo e lo poggiò su un vassoio, la piccola dormiva sul divano. allora la coprì con una coperta e mise dei cuscini vicino a lei, così non poteva cadere. prese il vassoio, oltre al piatto aveva poggiato anche un bicchiere e aveva preso una bottiglia d'acqua fresca. salì le scale e aprì la porta della camera di Jimin. prima ovviamente bussò. entrò, il biondo era steso sul letto, sembrava stesse dormendo. allora Y

poggiò il vassoio sopra a un tavolino che si trovava in camera del ragazzo. poi si sedette vicino a lui.

:- Jimin sei sveglio?- in risposta Jimin mugulò.

:- ti ho lascaito del cibo ul tavolo, torno fra un pò per prendermi il vassoio vuoto- scandì bene la parola vuoto, per far capire al giovane che doveva finire il pranzo. lui le disse

:- puoi anche portartelo ora, non ho fame- allora lei si risedette vicino a lui e gli disse.

:- Jimin perchè non mangi?- lui le ridisse che non aveva fame. ma lei continuò ad insistere. lui non ascoltava, faceva finta di sormire e sperava che la ragazza se ne sarebbe andarta. allora sedette più vicino a lui e gli accarezzò la schiena. lui non si aspettava quel contatto, allora si girò un pò di fianco. e la guardò con la coda dell'occhio. aveva una faccia preoccupata e triste, e ciò fece rattristire anche Jimin.

:- non vuoi nemmeno assaggiare?- lui sta volta non rispose. magari, pensava, è triste perchè ha preparato il pranzo apposta per me e io non lo voglio mangiare. in realtà lui aveva fame, e non poca, e l'odore che cacciava quel cibo, lo attirava di più. si alzò dal letto e prese il piatto, iniziò mangiarlo e dopo qualche minuto aveva finito tutto. la ragazza sorrise e lo abbracciò. poi gli disse " grazie". lui ricambiò l'abbraccio. si andò a lavare i denti, nel frattempo Y

portò di sotto il vassoio vuoto. la bimba si era svegliaat, allora la prese ed iniziò a cullarla. accese la tv e lasciò la bimba a guardare i cartoni. andò in cucina ed iniziò a lavare i piatti. si fecero le 16:00, dovevano andare all'ospedale, la bimba era sveglia, allora la prese, la mise sul fasciatoio e la cambiò. mancava solo Jimin. posò la bimba già pronta sul divano e andò di sopra. busso alla porta e nessuno rispose. allora l'aprì leggermente. stava dormendo. andò piano vicino a lui ed iniziò a chiamarlo. lui sisvegliò dopo un pò, poi gli disse.

:- dobbiamo andare all'ospedale, ricordi?- lui si alzò di scatto e andò a prepararsi. nel frattempo Y

era rimasta sul letto. era davvero morbido e comodo, non aveva voglia di alzarsi. quando il biondo uscì  dal bagno lei si alzò e uscì dalla porta. si sentì afferrare il polso, si girò e si trovò le labbra di Jimin sulle sue. il bacio durò qualche secondo. lei si sentiva bloccata. il biondo sorrise non appena si staccarono. la ragazza invece sussurrò il suo nome. la sua risposta fu.

:- se non ricambi non importa, sono stato troppo veloce- invece lei ricambiava eccome, allora prese la faccia del ragazzo, l'avvicinò alla sua e lo ribaciò.

BTS one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora