1.JIMIN

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Tipo storia: love


tu e Jimin eravate usciti per festeggiare il vostro 4 anno di fidanzamento. il locale era pieno di gente, vi sedeste al tavolino vicino all'entrata. tu e Jimin eravate una coppia bellissima, capitava raramente di litigare, in più lui era per te come un migliore amico, i tuoi segreti li avevi confessati a lui, ogni volta che avevi qualche dubbio, ti aiutava sempre a risolverlo. vi amavate tantissimo. arrivò il vostro ordine, avevate ordinato del sushi. finito di mangiare, usciste dal locale per fare una passeggiata. vi eravate dati la mano.

:- piaciuta la serata?- annuisti alla sua domanda. lo baciasti, un bacio veloce, ma intenso.  sorridesti, erano l'unica persona che ti faceva stare bene. ti squillò il telefono. lo prendesti e rispondesti. chiusero la chiamata.

:- chi era?- scrollasti le spalle.

:- probabilmente avranno sbagliato numero- ti arrivò un messaggio, da parte di uno sconosciuto. apristi la chat.

CHAT

- ehi, sei Y\N?-

-Sì-

- sono Kai! il tuo migliore amico- ti ricordasti di lui. eravate migliori amici alle elementari, avete continuato ad esserlo alle medie e alle superiori, fin quando ti sei trasferita a Seoul e non vi siete più visti.

- oddio, quel Kai?!- sorridesti. Jimin prese il cellulare e lesse la chat. poi ti guardò confuso.

:- chi è questo quà?- rispondesti che era un tuo amico. lui annuì e ti ridiede il telefono.

- ti va di vederci domani?-

- ma abito a Seoul non più in Italia-

- mi sono trasferito 3 giorni fa ^-^- alla fine vi daste appuntamento per il giorno seguente, verso le 16 di pomeriggio. verso le 11 tu e Jimin tornaste a casa. 

:- ehi, Chimmi, domani esco con il mio amico- lui annuì.

:- dove andate?- tu scrollasti le spalle.

:- credo che faremo solo una passeggiata- lui annuì e ti diede la buonanotte. il giorno dopo ti svegliasti felice. Jimin era uscito molto prima di te, ultimamente avevi trovato lavoro in un piccolo mercatino di quadri. ti piaceva molto disegnare, e i disegni che più ti piacevano li vendevi online, e chi voleva li acquistava. andasti nel tuo piccolo studio ed iniziasti a dipingere. ti arrivò un messaggio. prendesti il cellulare, sporcando leggermente la cover di blu.

- sono Kai, già sveglia?- rispondesti subito.

- sì, sto dipingendo-

- allora ti lascio lavorare- spegnesti il telefono continuando il dipinto. alla fine, eri soddisfatta. facesti una foto e la postasti sul tuo profilo. dopo pochi minuti molte persone commentarono. andasti in salotto e accendesti la tv. verso le 16 di pomeriggio ti andasti a preparare. 10 minuti dopo suonarono al cancello. andasti ad aprire e ti ritrovasti davanti a Kai.

:- ehilà! da quanto tempo- lo abbracciasti. non era cambiato molto. usciste.

:- allora, ti sono mancato?- tu annuisti, lui sorrise.

:- scusa se te lo chiedo, ma come facevi a sapere dove abitavo?- lui ti guardò. notasti che gli tremavano leggermente le mani.

:- un mio amico lavora quà, e spesso ti ha vista uscire- tu annuisti e continuaste a camminare. verso le 19, ti ritrovasti davanti a una discoteca.

:- allora, andiamo a scatenarci-. lo seguisti. dopo neanche 5 minuti ti ritrovasti ubriaca, ti girava la testa. ti sentisti prendere le mani e portarti in bagno. qualcuno ti sbattè vicino al muro freddo. avevi il corpo che tremava, girasti di poco la testa e notasti che c'erano altri due ragazzi.

:- ora chiudete la porta e fate da guardia.- i due annuirono. riconoscesti quella voce, speravi di aver sentito male.

:- Kai basta, ti prego- lui ti strinse più forte le mani. iniziasti a piangere. lui ti girò.

:- ora baciami- ti disse. tu girasti la testa, non appena lo vedesti avvicinarsi alle ue labbra. ti baciò il collo, lasciandoti baci caldi fino al petto. iniziò a sbottonarti la camicia. tu piangevi, lui ti aveva messo lo scotch sulla bocca. si tolse la maglietta e la tolse anche a te. poi iniziò a toccarti il seno, ti aveva legato le mani al muro, ma riuscivi ad arrivare al telefono. sentiste un rumore e Kai andò a controllare, afferrasti il cellulare velocemente e chiamasti Jimin, non riuscivi a parlare dalla tua bocca uscivano soltanto versi. alla fine riuscisti a tiglierti lo scoth liberandoti una mano.

:- Jimin, ti prego vieni- lo dicesti piangendo. ti chiese dov'eri. gli dicesti alla dicoteca di Seoul. lui spense la chiamata. dopo 2 minuti sentisti dei passi, speravi fosse lui, invece era ancora Kai. ti eri messa in un angolino, ma lui ti aveva voista, stava venendo verso di te, quando lo vedesti cadere a terra. appena vedesti Jimin, ti alzasti e lo abbracciasti baciandolo. lui ti prese in braccio. fuori faceva abbastanza freddo, ti mise in macchina. stavi tremando.

:- non preoccuparti, ora sei con me- Jimin ti abbracciò. chiudesti gli occhi. ti diede la sua giacca.

:- non ti ha fatto niente vero?- tu annuisti poggiando la testa sulla sua spalla. lui ti mise un braccio attorno al bacino e ti strinse a se. dopo 5 minuti eravate a casa. scendesti, rimanendo vicino a lui. ti prese la mano e ti portò dentro casa. andò di sopra e prese una sua felpa, te la mettesti.

:- grazie Jimin- lui sorrise.

:- non devi ringraziarmi piccola- lo baciasti. ti sedesti sulle sue gambe continuando il bacio. vi staccaste per prendere fiato. lo abbracciasti poggiando la testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi. lui iniziò a coccolarti, accarezzandoti la schiena. ti addormentasti, ti mise nel letto e si stese vicino a te. spense la luce e si addormentò.

BTS one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora