Uno dei miei vizi

Carla

Dopo tutto quello che abbiamo fatto mi aspettavo un minimo anche da parte sua, credevo che in realtà non fosse così stronza come avevo pensato all'inizio, ma invece no, mi sbagliavo.
Mi ha attirata a se e ci è riuscita, sapeva benissimo che mi sarei potuta... Innamorare, ma non le è importato.

Mi sveglio dopo aver passato una notte cupa, non mi sentivo così male da tanto, sopratutto per un'altra persona.
Mi alzo per fare colazione, ma non ho fame, mi sento spenta, vuota, con le occhiaie per le poche ore di sonno che ho fatto.
Sento bussare alla porta e vado ad aprire, forse sarà qualche postino.
Apro e a mia grande sorpresa c'è la mia amica Carla, con un sorriso stampato sul volto che mi saluta:"Ciao Maggie"
"Carla...non mi aspettavo questa visita"
"Lo so, ma passavo di qui e ho deciso di portarti la colazione" è troppo distratta per vedere il mio umore,
le dico:"Grazie mille, ma non ho fame"
Mi guarda stupita:"Ma come, ami la colaz-" mi osserva e si rende conto del mio stato trasandato.

"Mag che è successo?" mi chiede preoccupandosi leggermente.
"Nulla Carla, non preoccuparti" dico, sto quasi per piangere.
"Ehi Mag, ci sono io" si avvicina dolcemente e mi abbraccia, non posso fare a meno di scoppiare in lacrime poggiandomi alle sue spalle, mentre lei accarezza con cura i miei capelli.
Non voglio ammetterlo, ma avevo proprio bisogno di un supporto di qualcuno in questo momento.

Ci sediamo sul divano e io piano mi asciugo le lacrime, mentre lei stringe la mia mano.
"Mag, che è successo, non ti ho mai vista così"
"Non so se mi va di parlarne" le dico asciugandomi le ultime lacrime.
"Sai che puoi dirmi tutto"
Prendo un grande respiro e comincio, introducendole l'argomento, non credo sospetti nemmeno minimamente tutto ciò che è successo con Najwa.

"Beh, allora, diciamo che mi interessa una persona"
"Bene... Quindi? Chi è questo qui?"
La guardo intensamente negli occhi e riprendo:"Ecco... È questa qui"
Mi guarda sorpresa e mi chiede:"Ti piacciono le donne? È questo che ti turba?"
"No... È la prima donna che mi piace e comunque c'è altro a turbarmi, abbiamo avuto varie esperienze in questi giorni..."
"Devo pensare male?" mi interrompe
"... Si"

Riprendo a parlare e lei è sempre più curiosa:"Ieri mi sono quasi dichiarata, ma per lei era solo sesso, nient'altro, mi sono sentita una sciocca, mi sono sentita usata, mi s-"
Sono sull'orlo di un'altro pianto e lei mi interrompe:"Mag no, non fare così, magari lei ha sbagliato a non mettere le cose in chiaro, non doveva farti illudere, tu non hai nessuna colpa se non esserti innamorata"
Mi dice per tranquillizzarmi, continua poi a parlarmi e a confortarmi, è sempre stata capace di aiutarmi questa ragazza, non la ringrazierò mai abbastanza.
Continuiamo a parlare e lei mi tranquillizza, prova a farmi sentire meglio.

Ma finita la conversazione esce la domanda cruciale, diciamo il dettaglio più importante:"Mag, ma alla fine chi è?"
"La mia collega... Najwa"
"Najwa Nimri?"
"Si, lei"
Mi guarda e sorride:"Beh cavolo, te la sei scelta bene"
Le è sempre piaciuta Najwa per il ruolo che ha interpretato nella casa di carta, una delle sue serie preferite, quindi me l'aspettavo una reazione del genere.
Ridacchiamo e mangiamo, almeno per ora mi è tornata la fame.

Mi abbraccia e mi saluta:"Mag, ti raccomando, non stare più così"
"Te lo prometto"
"Ah e... A Iolanda quando lo dirai?"
Fa riferimento all'altra nostra amica, sinceramente non credo sia aperta come Carla, ma non abbiamo mai affrontato un argomento del genere, quindi non so come reagirà.
"Magari ci vediamo una sera e glielo dico" la rassicuro e la accompagno alla porta, sentendomi risollevata, almeno un po'.

Forse ho esagerato con Najwa, non è colpa sua se mi piace, eppure...
Non lo so, devo smetterla di pensarci per ora, non voglio tornare a farmi paranoie e voglio rilassarmi, domani mi toccherà rivederla sul set, dovremo continuare lo spin off, ormai siamo arrivati circa alla quarta puntata, quindi manca sempre meno e poi chissà, chissà cosa succederà.
Ma mi farà male vederla sempre sul set, registrare con lei, parlare e mantenere la professionalità come se nulla fosse... Mi farà male, lo so.

Doppio¿